Corrado Malanga – Cheope la fabbrica dell’immortalità
Anna Tamburini Torre e Corrado Malanga
Le frequenze del faraone – Corrado Malanga e Omega Click
Corrado Malanga da Red Ronnie, ottobre 2022 (5 parti)
Tecnica per vedere attraverso le Piramidi. Vogliono eliminare la storia
Faraoni erano alieni? E gli angeli? Perché le piramidi sono così importanti?
Frequenze 432 vs 440. Atantide. Polo Sud proibito, perché ci sono basi aliene?
Tartaria, Reset inizio 900. Oggi un risveglio. Perché Majorana è sparito?
Rischi la vita? Alieni promettono immortalità ai potenti. Governanti burattini
La comunità scientifica certifica lo studio del prof. Corrado Malanga: Giza non è una tomba!
Sotto l’Antartide – Corrado Malanga
Tom Bosco – La grande Tartaria
Corrado Malanga – Il mistero svelato. Cosa c’è dentro la piramide di Cheope (di Nicole Ciccolo)
L’Italia come la Grecia?
Perché siamo privati della conoscenza di tutte le civiltà precedenti?
Il mondo unito dei Tartari
Storia perduta della Terra Piana
7 video
Revelations – Nuove rivelazioni sulle piramidi (Corrado Malanga)
Corrado Malanga – La piramide di Cheope: conclusione della ricerca Montenero 18/09/2021
Ripropongo la conferenza supportata dalle “slide” e 3 video con le domande e risposte di Corrado, dopo la conferenza stessa.
Slide: https://drive.google.com/uc?id=1_q2MpuS_i2n2j-YIGijw2b2ZbTTyA_Fl&export=download
post conferenza parte 1
post conferenza parte 2
post conferenza parte 3
Casualità?
La realtà esoterica di Sara Gamberoni
parte 1
https://rumble.com/vm4rjw-apologis-la-realt-esoterica-di-sara-gamberoni.-parte-1.html
parte 2
https://rumble.com/vm4sgv-apologis-la-realt-esoterica-di-sara-gamberoni.-parte-2.html
parte 3
https://rumble.com/vm3mfl-apologis-la-realt-esoterica-di-sara-gamberoni.-parte-3.html
parte 4
https://rumble.com/vm5li7-apologis-la-realt-esoterica-di-sara-gamberoni.-parte-4-ed-ultima.html
La leggenda della Terra cava
https://www.facebook.com/100067655405263/posts/161718926093287/
La leggenda della Terra cava non è altro che la verità. Cunicoli e città sepolte, le città Etrusche, MU e Atlantide, Lemuria, Varchi sotterranei, il Triangolo delle Bermuda, l’ultima Thule, Piramidi, Obelischi, Sfingi e Colonne di Ercole. Queste opere hanno tutte lo zampino degli architetti elohim che vengono chiamati Rettiliani. Di certo i Rettiliani non costituirono la manovalanza, ma la dirigenza con Progetti di cultura Aliena e Simbiosi di osservazioni astronomiche con molte stelle e costellazioni. Altro che Preistoria indigena, ignorante e analfabeta. Hanno sempre spadroneggiato sulla terra considerando l’essere umano uno schiavo da sfamare per farlo lavorare. È stato considerato bestiame. Fin dall’antico Egitto,gli schiavi venivano scorticati attraverso le narici provocando una piccola lesione che serviva a chiudere la ghiandola pineale,per renderla spenta e perdere la connessione cristica e funzionale con i piani divini. Già all’epoca usavano tecnologia aliena e sull’essere umano costruivano il loro impero. costruivano Opere simboliche enormi per dimostrare la loro Origine mantenendo una supremazia territoriale e gerarchica. Hanno ibridato razze, sterminando popoli e creando spaccature attraverso religioni e politica. Entrambe fanno parte di un unico progetto di marchio Elohim. Il nostro dissenso è un nostro diritto per liberare i popoli terrestri da questa morza terribile. Oggi, Noi…cosa possiamo dimostrare da parte nostra? Ben poco perché siamo rimasti confinati su un pianeta bellissimo senza esserne padroni assoluti perché delegittimati da sempre.
A cosa servivano le piramidi?
Ringrazio Roberto!
Il Colle di Udine: come, dove, quando e perché. Una possibile soluzione
Non esistono foreste sulla Terra
Morirono solo i vaccinati: il macabro inganno dell’influenza spagnola
Corrado Malanga Cheope: la fabbrica dell’immortalità – Roma 22/05/2021
Secondo appuntamento. “Da dove venivano i costruttori delle Piramidi” Slide scaricabile a questo link: https://corradomalangaexperience.com/… Questa è la registrazione amatoriale autorizzata dell’intera relazione “Da dove venivano i costruttori delle Piramidi” tenuta da me durante l’evento di presentazione del libro Cheope. La fabbrica dell’immortalità, svoltosi a Roma il 22 maggio 2021. Il link al video professionale dell’intero evento (inclusivo delle domande del pubblico) è visibile sui canali di Spazio Interiore e della In&Out di Massimiliano Severi secondo le loro modalità di accesso. La terza puntata sarà visibile dal 7/07
La Svastica Sull’Antartide (Il Pensatore)
Il Pensatore – due puntate tutte da ascoltare!
Falsificazioni della scienza ortodossa sul popolamento del continente americano ⬇️⬇️⬇️
Le civiltà precolombiane: le certezze uffciali e le scomode contraddizioni ⬇️⬇️⬇️
Corrado Malanga: dall’origine dei geroglifici alla consapevolezza di sè
Controinformazione de “Il Pensatore”
La storia oltre la storia – Corrado Malanga – Cheope la fabbrica dell’immortalità S03X06
Corrado Malanga. Dalla teoria del Tutto, domande sul passato e sul futuro dell’Umanità
Nello specchio del tempo il riverbero dell’Umano – Angelo Floramo
Astrosofia, una lettura attuale
La Dea Madre e le società che la adoravano (testo di SDEI)
(prima parte)
Gentili & attenti LETTORI, una delle CONVINZIONI che ho “maturato” nella mia ormai abbastanza lunga VITA terrestre è che niente nasce per caso, infatti ogni qualvolta vengo a scoprire” una nuova CONOSCENZA, questa mi permette di compiere un passo verso quella che definiamo l’EVOLUZIONE di un INDIVIDUO pensante, dotato anche di un’ANIMA, ed è quello che recentemente mi è successo con un fatto STORICO straordinario che pochissimi conoscono e che il POTERE globale ha di fatto CANCELLATO dai LIBRI e nelle SCUOLE. Si tratta della STORIA delle antiche SOCIETA’ GILANICHE che hanno “creato” una CIVILTA’ veramente LIBERTARIA da NON confondere ATTENZIONE con quella LIBERISTA attuale.
La sociologa Riane ESLER ha coniato il termine GILANIA dalle parole greche gynè=donna e anèr=uomo. La”l” deriva invece dall’inglese link=unire e/o greca lyeno o lyo=liberare. Lo spazio temporale di questa evolutissima CIVILTA’ europea, fondata sull’eguaglianza dei due SESSI (= maschile & femminile) varia dagli 8.000 ai 2.500 anni a.c. Un’ altra sua particolare caratteristica è che era amministrata senza una GERARCHIA e AUTORITA’, quindi priva di un POTERE piramidale che caratterizza invece la maggioranza delle attuali NAZIONI definite democratiche(!?). In altre PAROLE, funzionava in maniera PARITARIA e/o EGUALITARIA e/o COLLETTIVA assolutamente NON violenta, in una riassuntiva PAROLA con il PARTENARIATO o GILANIA.
Dal lato RELIGIOSO, un’altra particolarità è che nelle S.G. (Società Gilaniche) NON esisteva la separazione tra il SACRO e il PROFANO, che erano tra di loro interconnessi, veniva praticato l’antichissimo CULTO della DEA MADRE. Come testimonianza c’è il ritrovamento di diverse statuette (vedi es. la VENERE di WILLENDORF) di materiali diversi (argilla, rame, oro etc.) raffiguranti l’essere FEMMINILE. Pertanto, la FEMMINA/DONNA ricopriva un ruolo importantissimo in quella Società, in quanto DONATRICE di VITA. Questo, in profonda sintonia poi con le PIANTE e gli ANIMALI. Altra particolarità, essendo popolazioni pacifiche, NON esistevano né ARMI, né ESERCITI e i villaggi quindi NON erano ne difesi, né recintati.
Da sottolineare che questo CULTO religioso era diffuso oltre che in EUROPA, nel vicino MEDIO ORIENTE, ma anche nella lontana ASIA, nella Valle dell’ INDO. Ricordo al riguardo alcune testimonianze storiche ricavate da importanti scavi archeologici, ad es. a VICA, località vicino a BELGRADO, la Capitale della SERBIA o ad HARAPPA in INDIA o quella dell’isola di CRETA, famosa località turistica greca. Di grande interesse è poi l’ ECONOMIA di questa CIVILTA’ e le cause per cui cessò di ESISTERE, ma queste saranno OGGETTO della seconda parte del mio POST di CONOSCENZA, che ho ritenuto di farvi DONO condividendolo. Il motivo principale è che penso possa STIMOLARE il Vs. interesse e curiosità, in quanto esso ci fa CAPIRE che la natura dell’UMANITA’ in realtà alle ORIGINI è stata molto POSITIVA e quindi diversa da quella di cui siamo OGGI “preoccupati” TESTIMONI, ed anche potenziali VITTIME!
(seconda parte)
Gentili & attenti LETTORI, dopo aver inquadrato la STORIA e le particolarità della S.G. (Società Gilanica) credo sia interessante descrivere la sua struttura ECONOMICA, che è questa, furono i GILANICI a “diffondere” la così detta RIVOLUZIONE AGRICOLA, ma senza che questa abbia “generato” forme di schiavismo, di gerarchizzazione e di dominio classista, come è avvenuto dopo o comunemente si crede. C’era sì la proprietà, ma NON privata, bensì Comunitaria, insomma una prima forma POLITICA di un vero e proprio SOCIAL-COMUNISMO=SOCIALITA’+COMUNIONE dei BENI.
Ma come ogni CIVILTA’ terrestre, anche quella GILANICA finì a causa di più INVASIONI da parte dei KURGAN, tribù di PASTORI nomadi guerrieri armati, a cavallo, provenienti dalle steppe RUSSE, bagnate dal fiume VOLGA. Ecco allora formarsi l’ ANDROCRAZIA, che è il sistema dominante MASCHILE che ha dato origine al patriarcato, alla gerarchia, alle classi sociali, all’autorità. Questi apparati diedero poi FORMA al CLAN, alla TRIBU’, alla CITTA’ e infine allo STATO, simbolo di un POTERE PIRAMIDALE che limita fortemente la LIBERTA’ individuale. Ecco allora “sorgere” dei nuovi tipi di CLAN come i PARTITI, i SINDACATI, le CORPORAZIONI e così via tutti CENTRI di POTERE, più o meno forti e potenti spesso in lotta tra loro.
A titolo di curiosità storica, l’ultima S.G. a cadere fu quella dell’isola greca di CRETA nel 1.500 a.c. Questo dovuto forse al fatto che i rozzi e violenti KURGAN, erano digiuni dell’arte navale. Vi chiederete: ma allora cosa è rimasto di quella socialmente avanzatissima S.G. durata migliaia di anni, più di ogni altra di quelle conosciute? Molto poco, sia dal lato MATERIALE, a parte dei reperti archeologici artistici di pregevole fattura, e poco anche dal lato SPIRITUALE religioso, salvo qualche Associazione culturale che conserva ancora quelle antiche tradizioni legate alla DEA MADRE. Invece, dal lato SOCIO-POLITICO immensa è l’EREDITA’ ricevuta da chi ha la MENTE aperta e sopratutto uno SPIRITO LIBERO, animato dalle 3 C che sono le iniziali delle sacre PAROLE della CONDIVISIONE, della COMUNIONE e della COMPASSIONE!
VI AUGURO una BUONA VITA e TANTA SALUTE
SDEI/Sergio
(Il MESTRI/STORICO)
TVCITY Speciale Piramidi con Corrado Malanga 6.11.2020
Venerdì 6 novembre su TVCITY: La Storia Oltre La Storia, con Corrado Malanga (Cheope la fabbrica dell’immortalità)
FONTE: https://www.facebook.com/tvcitytv/posts/2031562950308354
LA STORIA OLTRE LA STORIA – Speciale sul libro “Cheope la fabbrica degli Dei” con il Prof. Corrado Malanga in diretta Venerdi 6 Novembre alle ore 19:00. Durante la diretta Corrado Malanga risponderà alle vostre domande.
link diretta YouTube : https://youtu.be/K4FLOj0dT7s
info e segnalazione storia@tvcity.it
TVCITY Testata Registrata al Tribunale di Torre Annunziata R.G. 368/2015 Num. 4 Reg. stampa Data iscrizione 17 marzo 2015.
Il Mistero della Pieve di Nimis
de “il Pensatore” 14 agosto 2020
La conoscenza si basa sulle domande, o, se preferite, sulla voglia di sapere; le domande, a loro volta, possono basarsi su una necessità vitale oppure sul semplice capriccio: altrettanto, ambedue queste tipologie possono essere condivise dai molti oppure di pertinenza del singolo individuo. Senz’altro, i due rosoni, parzialmente sovrapposti, sulla facciata della pieve dei santi Gervasio e Protasio a Nimis1, sono fonte di stupore generale: che significato hanno? Ovviamente, non posso affermare di conoscere tutte le facciate delle chiese medievali, sicché mi limito a dire che io non ho mai visto una composizione così particolare, che tende più all’unicità che alla rarità: sì, questo sento di poterlo affermare.
Quei due rosoni impattano sull’emotività dello spettatore, ridestando sensazioni nascoste da strati cognitivi sovrapposti, un quid antico viene sfiorato e vibra di conseguenza: ci siamo imbattuti nella raffigurazione di un archetipo che porta a risonanza quella sua immagine presente dentro di noi? Ma di che archetipo può trattarsi in questa circostanza? Ecco, adesso dall’iniziale fase di affascinamento bisogna passare a quella della ricerca. Non è il caso di ripetere dati storici che sono già accessibili nell’ottimo sito http://parrocchiadinimis.it/san-gervasio-e-protasio/, l’interessato li troverà colà; ciò che mi interessa è approfondire un’analisi che si basa su alcuni elementi architettonici, qui basti dire che la fondazione risale all’epoca teodosiana. Essenzialmente, il motivo di questo particolarissimo effetto scenico è stato – ciò detto in estrema sintesi – l’ampliamento della chiesa effettuato in piena epoca medioevale, probabilmente verso la fine dell’XI secolo; questo ha comportato che il precedente – e più grande rosone – non fosse più al centro della facciata, sicché è stato necessario farne un altro: simmetria è sinonimo di armonia, cioè di bellezza.
In epoca medioevale, in conseguenza di un rifacimento di una qualsivoglia facciata, era prassi inserire negli spazi vuoti –sia nel caso di finestre, usci e portici, divenuti per un qualche motivo obsoleti2 – materiale di costruzione uguale a quello che formava le pareti circostanti, cioè, pietre o mattoni. Attenzione, quale che fosse, esso veniva messo accuratamente a filo e nello stesso senso con la superficie di contorno, così che l’esistenza dell’antico vano era – ed è in tantissimi casi anche oggi – percepibile solo grazie alla cornice preesistente. Il motivo di questa precisione era dovuto al fatto che quelle pareti erano destinate a rimanere a vista, cioè senza intonaco, sicché non sarebbe stata bella figura mostrare materiali diversi e posizionati a casaccio. Questo non è avvenuto a Nimis durante quei lavori, quasi un millennio fa, ma l’esito è tutt’altro che un fastidio per gli occhi. L’ignoto capomastro, pur occludendolo, non ha messo a livello l’antico rosone, lasciandone anche chiaramente visibile la circonferenza esterna delimitata da mattoni, nell’ambito della facciata in pietra. Non solo, egli ha costruito il nuovo rosone in modo che si intersecasse al precedente, ma, ciò che è più eclatante, lo ha fatto decisamente più piccolo, nonostante avesse lo spazio –potendo inglobare senza problemi quello vecchio- per farne uno maestoso e più consono all’aumentata superficie. Ecco, il secondo rosone non è sufficientemente grande per essere davvero proporzionato al suo contesto, come mai questa stranezza?3 Prima di proseguire in questo senso, debbo aggiungere che esiste un altro aspetto particolarmente intrigante: al momento dell’ampliamento, il capomastro non ha occultato la feritoia posta sotto il vecchio rosone, ma, qual è lo scopo della feritoia? Quest’apertura è un elemento assai costante nell’architettura ecclesiastica almeno a partire dal periodo longobardo4, pur non essendo ubiquo. Il suo scopo era quello di inviare un fascio di luce, in un determinato istante e durante un determinato giorno dell’anno, su un dato punto posto sulla facciata posteriore interna della chiesa: visto che, ovviamente, un raggio solare –nubi permettendo- entrava comunque ogni giorno, quale che fosse il punto voluto poteva essere stabilito solo dal costruttore. Nel nuovo testamento non v’è alcuna regola riguardo alla costruzione ed all’orientamento degli edifici che debbono ospitare le ecclesìe – ἐκκλησίαι, in greco – cioè le comunità dei fedeli; le chiese paleocristiane, in grande maggioranza, sono rivolte con l’entrata ad Ovest e l’altare ad Est, di modo che il sacerdote possa officiare il culto mattutino rivolto verso la levata del Sole5. Nel momento della presa del potere totale sull’ecumene, Costantino è un seguace di quella divinità cosmica ormai frutto della simbiosi tra Mithra e Sol Invictus, sicché, Attansio d’Alessandria, forse inconsapevolmente, ci dà una notizia che ricalca il sentimento dell’augusto sponsor del concilio di Nicea:
“…e la posizione delle chiese così era, affinché i fedeli, rivolti all’altare, pregassero verso il Sole, simbolo di Cristo, che è sia il sole della giustizia e sia la luce del mondo.” 6
Questa regola ufficiosa viene codificata nelle di poco successive “Costituzioni Apostoliche: II,7” del IV secolo7,e ciò è ulteriore prova di quanto il culto cristiano debba al preesistente culto mitraico e solare. Purtroppo, non è possibile nemmeno ipotizzare verso cosa potesse puntare quel particolare raggio di sole, in quell’ignoto momento di un inconoscibile giorno: in epoca contemporanea, un mosaico è stato sovrapposto all’affresco medioevale che impreziosiva proprio la parete orientale, né vi sono fotografie disponibili, si sa solo che esso raffigurava un qualcosa tratto dall’Apocalisse di Giovanni, davvero un gran peccato. Un altro elemento che stacca la pieve dal resto delle chiese d’ogni tempo è il posizionamento attuale del campanile: prima del rifacimento del XII secolo, il campanile, guardando verso la facciata, era attaccato alla parete di destra. Al momento dell’ampliamento, invece, esso viene ricostruito separatamente dal corpo principale e posto innanzi alla navata destra, come mai questo notevole cambiamento? Purtroppo, la risposta definitiva è sfuggente, ma cercherò di chiarire qualche dettaglio, La pieve sorge su una collinetta apparentemente angusta rispetto all’immediato contesto, che però è frutto di secoli di cambiamenti dovuti all’urbanizzazione, sicché non abbiamo prove che non ci fosse davvero spazio per riproporre la precedente pianta strutturale in versione ampliata; comunque sia avvenuto, un dislivello tutt’altro che ripido non è mai stato un deterrente alla costruzione né di edifici religiosi e né di edifici militari, anche colossali. Ma è la visione dall’alto, grazie a Google Maps, a darmi una sensazione assai intrigante: il campanile non è parallelo alla chiesa bensì è posizionato, puntando sulla parete posteriore, a formare un angolo acuto – o, più precisamente, un triangolo scaleno – con il lato occidentale della facciata. Sia detto per inciso: adesso, mi limito a dire che il vertice di questo angolo punta verso un altro elemento molto interessante, che vedremo poi.
Tornando all’aspetto architettonico: siamo innanzi ad un errore pacchiano? Non credo proprio; ordunque, se non ho basi per poter indicare una qualsivoglia certezza sul motivo di separare il campanile dal corpo principale, qui, invece, non ho dubbi: l’ignoto maestro costruttore ha voluto sottolineare l’allineamento astronomico azimutale della pieve, ovviamente, questa precisione non sarebbe stata assolutamente possibile se i due edifici fossero stati paralleli. Il grafico appena messo, ideato dal prof. Adriano Gaspani, è quasi completamente sovrapponibile alla menzionata veduta dall’alto fornita da Google Maps. Uso l’avverbio “quasi” poiché il centro del campanile non è sull’asse della chiesa, cosa ovviamente impossibile: se così fosse stato avrebbe bloccato sia l’accesso visivo che fisico alla chiesa. Siamo di fronte ad un lavoro accurato e mirato; per favore, non ci si inganni a causa della povera tecnologia del tempo: allora, le crociate avevano già messo gli europei innanzi alle tante eccellenze della matematica araba, luminosa figlia di quella greca; non solo, anche la bussola – inventata dai cinesi, poi portata dai selgiuchidi sul Mediterraneo ed infine resa famosa dagli amalfitani – era disponibile, pur se non di moda come invece è oggi. Ecco, giunti a questo punto, ritengo legittimo pensare ad un capomastro quasi alla pari di quelli citati da Fulcanelli nella sua opera più famosa: “Le Mystère des Cathédrales”; ma, ovviamente, all’occhio nudo, non è questa la vera stranezza: sì, di primo acchito, i due rosoni sono il vero colpo di scena. Solo a me, fin dal primo momento, è capitato di pensare alla raffigurazione di un’eclissi solare? Non credo proprio, però, la mia prima sensazione è stata struggente, ma andiamo con ordine. Ritengo congruo associare la validità di questa eventualità a due elementi. Il primo, e chiaramente più importante, è il palese riferimento all’eclissi solare che, in base al racconto dei sinottici, accadde al momento della morte di Gesù sulla croce8. Il secondo potrebbe darci, con buona probabilità, un’idea sul periodo in cui il rifacimento è stato effettuato: un’eclissi solare famosa di quel tempo fu visibile in Italia il 16 febbrario del 1086, di essa c’è menzione nella storia dei normanni in Sicilia di Goffredo Malaterra:
”Nel sesto giorno del mese di febbraio, tra la sesta e la nona ora, il sole fu oscurato per il tempo di tre ore; l’evento fu così grande che chiunque stesse lavorando al chiuso dovette accendere le lampade. Davvero, alcuni andarono da casa in casa per avere lanterne o torce. Molti furono i terrorizzati”9
Avviandomi a concludere, voglio sottolineare proprio l’elemento che in questo contesto ho trovato sommamente intrigante, seppure non di immediata percezione. Esattamente al vertice10 della triangolazione di cui sopra si trova una lapide raffigurante una croce gigliata patente su un compasso dotato di rivetto a cerniera.
Questa lapide – un rettangolo di circa 40 cm per 70, probabilmente una lastra tufacea – è quasi occultata da un palo della luce, ma, per fortuna è ben visibile anche con Google Maps. Essa è o un retaggio massonico propriamente detto oppure è, comunque, un segno di sincretismo tra il messaggio cristico e l’esoterismo. Il fatto che il compasso non sia sormontato dalla squadra non inficia, sia chiaro, l’attribuzione massonica: la simbologia massonica universale è pressocché illimitata. Dato che la lapide, ovviamente, è più recente rispetto alla pieve, colui che l’ha posizionata in quel particolarissimo modo – all’estremo lato destro della facciata – ha voluto enfatizzare la complementarietà, la sinergia, tra le due tradizioni. Perché dico “particolarissimo modo”? Le lapidi, le cotte d’armi e, in generale, i simboli araldici sono posizionati precisamente sopra le entrate principali; eccezionalmente, quasi sempre per mancanza di spazio, vengono poste lateralmente accanto all’entrata, affinché chiunque entri possa vedere facilmente quanto raffigurato. Questa volta no: nessuna simmetria con la facciata ed il portone è stata rispettata, non è stato questo lo scopo, bensì, si è voluto effettuare l’allineamento sul vertice del triangolo ideale già menzionato. La lastra risale a secoli fa e, forse, è impossibile dire quanti; la croce ed il compasso sono stati scalpellati a mano e qui bisogna aggiungere un elemento. Se è assolutamente vero che il 24 giugno 1717 – festa cristiana dedicata al Precursore, e nulla è per caso – quattro logge londinesi si fondono creando la prima fratellanza massonica moderna, è altrettanto vero che Robert Lomas e Christopher Knight – due illustri fratelli britannici – hanno dimostrato che la tradizione massonica è assai più antica: insomma, in quel particolare giorno di inizio estate essa è semplicemente venuta allo scoperto11. Parlando di stili, comunque sia, la lapide mi suscita un accostamento tardo barocco. Purtroppo, non sono riuscito a scoprire chi sia stata la famiglia proprietaria di quella abitazione secoli fa, nemmeno sono in grado di dire se gli attuali proprietari siano i diretti suoi discendenti. Giunti qui alla fine, posso, però, affermare che Nimis è un ameno borgo che merita un’attenta visita per diversi e coinvolgenti motivi.
NOTE
1 Ringrazio monsignor Rizieri, parroco di Nimis, per la paziente consulenza datami sulle fasi storiche dei lavori di costruzione e successivi restauri.
2 Per fare un solo esempio, le vie del centro della meravigliosa Siena abbondano di questi rimaneggiamenti.
3 Negli anni trenta del secolo scorso, la facciata venne ricoperta da malta, a sua volta intonacata e stuccata, occultando completamente i rosoni e la feritoia sottostante. Negli anni sessanta, un assai più intelligente restauro ha riportato alla luce la preziosa ed unica facciata originale; altrettanto fedele è stato il recupero dopo il terremoto del 1976.
4 La questione dell’origine temporale di questo elemento architettonico è ancora dibattuta, sicché non ritengo che in questa sede sia necessario dilungarmi oltre.
5I templi delle divinità patrie romane – così come quelli greci – erano, in linea di massima, rivolti con le facciate ad Est, verso il Sole nascente; in tal senso sono orientate anche la basilica di San Pietro e quella di San Giovanni in Laterano, ma non sono le uniche eccezioni in ambito cattolico.
6 Mia traduzione da Attanasio d’Alessandria, “Quaestiones in Evangelia, 14”, riportato da Carolus Kozma De Papi in “Liturgica Sacra Catholica: Exhibens Sacrorum Ecclesiae Romano-Catholicae Rituum Origines, Causas, Significationes” 1861, riprodotto in PDF da Nabu Press, Firenze, 2012.
7 Vedasi “L’orientazione astronomica delle chiese cristiane” di Adriano Gaspani, Istituto Nazionale di Astrofisica – Inaf, Brera, Milano.
8 Marco 15:33; Matteo 27:45; Matteo 25:51-54; Luca 23:44
9 Mia traduzione da https://www.britannica.com/science/eclipse/Medieval-European. Per la precisione, nessuna eclissi può durare più di qualche minuto; tutt’al più un oggetto sufficientemente grande – ma quale? – che si frapponga ad una congrua altezza tra sole e terra può dare la falsa apparenza di un’eclissi.
10 Sulla facciata di una casa, oltre la strada. L’allineamento è chiaramente visibile anche usando un drone sufficientemente avanzato.
11 Quasi tutti i libri di Lomas e Knight sono stati tradotti in italiano, ma non hanno mai ricevuto attenzione nell’ambito delle grandi emittenti televisive, sicché sono quasi rimasti sconosciuti al grande pubblico, spesso classificati – in modo assai farisaico – come letteratura new age. In particolare, suggerisco la lettura di: “La Chiave di Hiram”, “Il Secondo Messia” e “Il Segreto dei Massoni”, del solo Lomas.
Foto: andrea nicola
Elettroterapia a Sagrado nell’800
Queste sono notizie che raramente appaiono in giro, e perfino su internet non si sa di questa storia che andrò adesso a descrivere.
Il tutto inizia con un diligente studioso che porta il nome di Sergio Vittori, uno storico della “bisiacaria” (zona della provincia di Gorizia) che, per mezzo di libri e saggi storici, analizza per filo e per segno ogni vicenda di questi luoghi con date, curiosità, nomi, aneddoti, battaglie della prima guerra mondiale, documenti, costruzioni e quant’altro. Non a caso ha avuto diverse onorificenze dal Presidente della Repubblica Italiana e da quella Austriaca. Nel 2010 ha inoltre ottenuto la cittadinanza onoraria dal comune di Sagrado.
In uno di questi libri in mio possesso, (Sagrado – Il castello Alimonda, la chiesa, il ponte) Sergio Vittori, a quattro mani con la figlia Silvia, descrive le cure mediche che si effettuavano nei pressi di quella che verrà chiamata la “Miramare sull’Isonzo”, il Castello Alimonda appunto, a partire dagli anni ‘80 del 1800. Le cure praticate erano basate sull’elettroterapia, quando l’elettricità era ancora agli albori. Le testimonianze scritte su una rivista sanitaria dell’epoca, tradotte dal gotico, narrano di diverse guarigioni avvenute dopo una o poco più sedute:
dolori di testa, malattie renali, pleurite, cancri allo stomaco, lacerazioni gravi, ferite, dolori reumatici, sciatiche, disturbi psichici, nevralgie, malattie alle articolazioni, suppurazioni delle ghiandole linfatiche, malattie polmonari, bruciori, capogiri, respiri affannosi, febbre, gravidanze dopo diversi aborti, setticemie, gonfiori, dolori vari, lacerazioni gravi a varie parti del corpo, cancrene, commozioni cerebrali, epilessie, convulsioni, calcoli biliari, persa di sensibilità agli arti, tubercolosi, ecc…
All’inizio i pazienti in cura risiedevano nelle zone limitrofe di Sagrado, ma poi, data la validità delle terapie, le persone accorrevano sempre da più lontano (Austria, Ungheria, Germania, Italia).
Il ringraziamento va tutto ad Elisa e Sergio Vittori, al comune di Sagrado e alla Grafica Goriziana.
OltreCoscienza andrea nicola GRATIS il testo definitivo
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Corrado Malanga – La piramide di Cheope: approfondimenti
Corrado Malanga – Il ritorno degli Dei, la Piramide di Cheope
Le slide sono visionabili e scaricabili qui: https://www.dropbox.com/s/2a3v1pyljbta6fs/KEOPE.pdf?dl=0
Scoperta in Messico: Governi e Vaticano ora tremano
https://www.attivotv.it/governi-e-vaticano-ora-tremano-quello-che-si-e-scoperto-in-una-grotta-in-messico-e-inquietante/#
Commento de “Il Pensatore” che ringrazio:
Le persone coinvolte nel video sono degli onesti dilettanti che si stanno pisciando addosso per la gioia di aver scoperto qualcosa di davvero grande. Quella caverna è all’interno di una roccia calcarea ed i graffiti sono chiaramente vecchi almeno di alcuni secoli; è molto semplice: il ruscello, quando è in fase di piena, entra nella caverna, facendo attrito sugli angoli dei graffiti e, quindi, li smussa e li arrotonda. Data la facilità con la quale la pietra calcarea può essere incisa, se fossero stati fatti da burloni contemporanei, gli angoli sarebbero stati ben evidenti e taglienti. Non solo, fai caso che le zone circoscritte dai graffiti sono più sporgenti, mentre quelle più prossime alle incisioni lo sono meno: segno che l’acqua è entrata, probabilmente migliaia di volte all’interno di quei graffiti aumentandone -leggermente ma chiaramente la profondità – grazie anche all’attrito prodotto dal minuscolo pietrisco. La zona è molto impervia e pericolosa, solo dei cercatori di tesori potevano andare a finire da quelle parti. Ora, il potere ha solo due strade: o ignorare completamente la cosa, minacciando i membri di questa spedizione, oppure sigillare l’area adducendo di aver affidato la faccenda ad archeologi di qualche università, che sono i migliori falsari dulla faccia della terra.
Mille grazie per la comunicazione, seguirò la faccenda.