Audiospine S03E04 speciale Iron Maiden
Non è un TikTok video, nè uno short video, ma una chiacchierata di circa tre quarti d’ora sugli Iron Maiden!
Iron Maiden World Convention con Dennis Stratton 2011
Iron Maiden World Convention con Dennis Stratton 2011 @ Fillmore – Andrea Nicola (basso) scrivi questo: “Grazie a Dennis per aver suonato Transylvania, Prowler e altre canzoni del primo album “Iron Maiden” con me. Ricordo perfettamente le belle parole che mi hai detto quella sera……. Grazie!
In inglese: Iron Maiden World Convention con Dennis Stratton 2011 @ Fillmore – andrea nicola (bass guitar) write this: “Thanks to Dennis for playing Transylvania, Prowler, and other songs from the first album “Iron Maiden” with me. I remember perfectly the beautiful words you said to me that evening……. Thank you! 🙂
nota: l’anno era il 2011, come Rainmakers avevamo fatto una prova di 40/45 minuti a Gorizia dopo anni che non ci vedavamo neanche di persona. Bella esperienza, indimenticabile! 😀
What’s Next?……….
Il concerto
Moonchild: 00:07 Revelations: 05:53 Powerslave: 12:30 Children of the damned: 19:19 Heaven can wait: 24:19 Killers: 31:34 Aces high: 37:56 Run to the hills: 42:54
Fotoalbum della serata:
fotoalbum Da Eddie’s: http://www.eddies.it/fotografie/categ…
Hanno partecipato alla bellissima serata:
The Rainmakers https://www.facebook.com/TheRainmakersIronMaiden/
667 the neighbour of the beast http://www.6-6-7.com/
The Clairvoyants https://www.facebook.com/Clairvoyants/
Dennis Stratton http://www.dennisstratton.co.uk/
Un grosso ringraziamento va a tutti i presenti fans maideniani e agli organizzatori del locale che ha ospitato l’evento:
il Fillmore e naturalmente Mazzo e Marco Gamba http://www.eddies.it/
West Ham – winner European Conference League
Video chitarre Andrea
Ringrazio Norby Violano che ha desiderato che caricassi il video qui, nel mio canale… 🙂
CREDITI: Norby Violano – Smash Out Dall’album “The Nightrider 2” https://norbyviolano.bandcamp.com/album/the-nightrider-2
Emiliano Movio per l’arte e passione che ci ha messo per dipingere la chitarra “7th son of a 7th son”
A Praga
Steve Harris contrariato
Samson & Iron Maiden VS Thunderburst & The Ides Of March
Iron Maiden “Senjutsu”
(andrea nicola OltreCoscienza)
17 album, migliaia di concerti in oltre 40 anni di attività. Il gran merito va all'immortale (!?) Anima Steve Harris che ha creato una delle migliori band al mondo e tutt'ora "on the road": gli Iron Maiden.
Premessa 1: rovescerò un vasetto di marmellata alle fragole al primo che dirà: "sempre la solita solfa!" Non se ne può più, l'ho ribadito più volte, se siete coi paraocchi alle orecchie prendetevi il vinile/CD/MC di "7th Son Of A 7th Son" e "Killers" (capolavori indiscussi, ok...), ascoltateveli per la trecentesima volta ma smettete di leggere queste righe, grazie.
Premessa 2: ascolto gli Iron da quando ho 11 anni circa, comprato tutto originale negli anni, letto libri ed articoli, visti dal vivo 12 volte e suonato allo sfinimento le loro song.
Farò un “track by track” veramente veloce ed essenziale:
"Senjutsu" è tra le canzoni più strane ed inusuali degli Iron Maiden, una vera e propria marcia di guerra che fa da degna apripista ai minuti successivi. Orecchiabili e spaziali le varie parti vocali. (Voto 9)
https://youtu.be/vxgTpbKUANQ
"Stratego", il secondo singolo rilasciato a pochi giorni dall'uscita ufficiale del disco. È una bella cavalcata di 5 minuti in classico stile maideniano. (Voto 8)
https://youtu.be/mpuwr9fF7kw
"The Writing On The Wall" è il primo singolo che ormai abbiamo ascoltato più volte e piuttosto assimilato. Come ho scritto nella precedente recensione è una bella song roccheggiante, timbro Maiden ma nel contempo porta una ventata di "freschezza", freschezza mantenuta in diverse tracce del CD. (Voto 8)
https://youtu.be/FhBnW7bZHEE
"Lost In A Lost World" ci catapulta in un disco solista di Bruce Dickinson, poi prosegue e termina con un piglio Maiden post 2000. (Voto 7.5)
https://youtu.be/ieSXL6ElP68
"Days Of The Future Past" è la song più breve dell'album, vivace e roccheggiante, piacevole ma forse la meno ispirata del CD. (Voto 7.25)
https://youtu.be/FiLaLcB7SeM
"The Time Machine" o "The Legacy"? La macchina del tempo gioca appunto con la musica. Il brano prosegue spedito in classico stile Maiden. (Voto 8.5)
https://youtu.be/u-_DLK4a1ro
"Darkest Hour", i gabbiani ed il mare fanno da intro e outro a questa lenta/ballad, i richiami a Dickinson solista si fanno sentire anche qui. Belli gli assoli in mezzo alla canzone. (Voto 8)
https://youtu.be/BKEW69QjN4g
"Death Of The Celts" è la "The Clansman" del disco, è una sorta di collage Maiden post 2000. Piacevolissimi i soli. (Voto 7.5)
https://youtu.be/AsOFYvKohO4
Ora però si fa sul serio!
"The Parchment" è la più lunga dell'album con i suoi 12 minuti e 39 secondi di durata. Sonorità orientali ci introducono deliziandoci nel corso di tutta questa suite, sopraffina, da brividi. La colloco tra le migliori canzoni mai scritte da Harris, non andrebbe a stonare davanti ad una "Alexander The Great", "Hallowed Be Thy Name" o “Phantom Of The Opera”. (Voto 9.5)
https://youtu.be/dt8uqyirQvM
"Hell On Earth" è il decimo ed ultimo brano di questo disco. L'inizio, ma anche il resto della canzone, sembra uscire dal periodo "The X Factor" e "Virtual XI" (dischi barbaramente troppo sottovalutati dalla massa). Come la penultima "The Parchment" è una lunga canzone in cavalcata, ritornello epico e gradevolissimi soli ci accompagnano nel lento finale, in una sorta di "Blaze era". Monumentale come la precedente, a pari merito! (Voto 9.5)
https://youtu.be/B1EOkFeD3Ho
Vi invito a leggere la mia recentissima recensione di un box contenente ben 6 CD sugli Iron Maiden appena uscito:
https://www.oltrecoscienza.it/2021/08/26/iron-maiden-box-the-broadcast-archives-6-cd-recensione/
"Senjutsu" è registrato bene, le tastiere e i vari effetti sono un tappeto arricchente del disco. I protagonisti di questa nuova release sono, secondo me, Steve Harris e Bruce Dickinson. Steve (gradito risentirlo anche col basso acustico in qualche frangente) ha il merito come al solito di aver composto la maggior parte delle canzoni e Bruce per aver dimostrato ancora una volta al mondo come si canta a 63 anni. Buona, rodata e ormai consolidata intesa tra i tre chitarristi. Ultimo ma non ultimo Nicko che, alle soglie dei 70 anni, è ancora capace di spaccare i culi a mezzo mondo con la sua consueta astronave, ehm, batteria! Se proprio devo tirare fuori un "difetto" (da un certo punto di vista non lo è affatto) è che tutte le canzoni, o comunque la maggior parte, devono iniziare tutte lente...qui Harris, ormai, ha la fissa dal 1995. Come ho affermato in diverse recensioni dei nostri beniamini inglesi, spererei in un disco, come struttura, alla "Piece Of Mind", "Killers" o "Virtual XI", chissà se questo sogno verrà realizzato?
Dove collocherei "Senjutsu"? Non ho dubbi: il miglior disco post 2000, un gradino superiore al mio amato "Dance Of Death". (Voto generale: 9). Lo piazzo all’ottavo posto dopo i primi 7 dischi.
Ricordate infine che il miglior recensore al mondo siete voi con le vostre orecchie, e soprattutto col vostro cuore...quello non sbaglia mai!
Up the Irons! ♥️
IRON MAIDEN box The Broadcast Archives (6 CD) – recensione –
Fare una “nuova” recensione degli Iron Maiden a pochi giorni dall’uscita del loro diciassettesimo album “Senjutsu” mi è quantomeno inusuale.
Ci troviamo di fronte a questo nuovo box (tra l’altro anche ad un prezzo veramente conveniente) contenente ben 6 CD. Si tratta di canzoni live registrate in qualche trasmissione radio britannica, niente di ufficiale quindi, ma questo non significa che non sia degno di essere preso in considerazione. Premetto che ascolto i Maiden da quando ho 12 anni (anno più, anno meno), visti dal vivo 12 volte e comprato tutto originale, dai video VHS, alle cassette MC, ai CD, ai DVD/Blu-Ray, magliette, bandiere, gadget vari, ho suonato pure in una tribute band (the Rainmakers) dal 1999, anche se ufficialmente dal 2006.
Sono molto contento adesso di spendere quattro parole su questa uscita che presumevo fosse un mezzo bidone…
Il box cartonato contenente i 6 CD si presenta bene, nulla di eccelso ma comunque bellino da vedere, essenziale. Da notare il clamoroso errore della scaletta del sesto CD apposta sul retro del box.
I live contenuti sono stati presi dal:
– “Monster Of Rock” di Reggio Emilia del 1992 durante il tour di “Fear Of The Dark”, ultimo disco con Bruce Dickinson alla voce prima della sua partenza;
– “Metal 2000 World Tour” a supporto di “Brave New World”;
– “Virtual XI World Tour” del 1998.
La qualità audio dei CD mi ha veramente stupito in modo positivo, non è un bootleg registrato con un registratore a cassettine anni ‘80, ma non è nemmeno un live ufficiale (come precedentemente detto) registrato a dovere e manipolato in studio. Questo è un vero live, nudo e crudo!
Per quanto riguarda il live del “Monster Of Rock” a Reggio Emilia c’è poco da dire, carino nel suo insieme e nella scaletta ormai ben nota del “Live At Donington”. Qui troviamo un Bruce Dickinson che dà veramente proprio il minimo sindacale alla voce, non sto dicendo che canta male eh, non voglio essere frainteso…ma si sente, anche grazie alle sue stesse dichiarazioni dell’epoca, che da lì a qualche mese avrebbe abbandonato la band. Questa dipartita del singer mi aveva fortemente rattristato in quanto pensavo che avrei mai più visto i Maiden con lui alla voce. Infatti mi persi anche, per vari motivi, il concerto di Majano del 1993…
I CD riguardanti il tour di “Brave New World” sono una boccata d’ossigeno, perché? All’epoca feci una breve recensione del “Rock In Rio” puntando il dito sulla produzione che tutt’ora reputo non buona: rumore del pubblico esageratamente alto, chitarre “zanzare”, basso troppo basso, eccetera. Boccata di ossigeno dicevo, perché il suono è molto più ascoltabile, Steve Harris si sente a dovere e il missaggio più che sufficiente e performance esaltante degli inglesi.
Ecco che vengo a parlare dei CD registrati nel “Virtual XI World Tour” del 1998. Probabilmente qui si scateneranno i fans di una certa “schiera”, dato che il sostituto di un certo Bruce Dickinson (che reputo tra le migliori voci heavy metal di sempre) è Blaze Bayley. I Maiden hanno fatto uscire ufficialmente soltanto qualche song con Blaze dietro il microfono, mai un live completo… e su questo gli do pienamente ragione. Ma i meriti di Harris e soci si fermano esattamente qui. Per farla breve, non ci vogliono 70 lauree in musica per capire che Blaze Bayley non è minimamente adatto a cantare le canzoni di Bruce, mi riferisco soprattutto ai pezzi alti, mentre su quelli bassi possiamo salvare effettivamente qualcosa: vedi “Afraid To Shoot Strangers”, brani dell’era Paul Di’Anno ma poco altro. Ma vogliamo vedere il bicchiere anche mezzo pieno? Skippiamo ora le song “vecchie” e teniamo in considerazione le song di “X Factor” e “Virtual XI”? Vi dispiace ascoltare con le vostre orecchie e dirmi se vi fanno proprio schifo “When Two Worlds Collide”, “The Educated Fool”, “Lighting Strikes Twice”, “Sign Of The Cross”, “Lord Of The Flies”, “Man On The Edge”, “The Clansman” o la opener “Futureal”? Addirittura “The Angel And The Gambler” dal vivo ha un suo perché (e la reputo una delle peggiori canzoni scritte degli Iron). Sapete l’unica critica che faccio ai due album in studio con Blaze Bayley? Il suono in generale, moscio con chitarre basse e poco distorte. In questo live invece il suono è più granitico e metal! Non entro nel merito di recensire qui “X Factor” e “Virtual XI”, ma mi limito a dire che li reputo album buoni e probabilmente superiori ad altri dischi con Bruce alla voce, prima e post reunion del 1999.
Questi 6 CD li consiglio ai veri appassionati degli Iron Maiden, senza dubbio, ma anche ai tanti fans curiosi di ascoltare dei live specifici e particolari.
Non sentite con le orecchie e basta, ma ascoltate anche col cuore!
Ora non resta che attendere i primi di settembre… UP THE IRONS !!! 🙂
Il basso
Bruce Dickinson su “Senjutsu”
Iron Maiden – The Writing On The Wall – BASS
Iron Maiden – The Writing On The Wall (recensione)
Nuovo singolo degli inossidabili Iron Maiden. Ho atteso quasi 24 ore e una quindicina di ascolti prima di fare una recensione per questo brano.
Evito di entrare nelle solite diatribe tra i fans di vecchia data ed i nuovi supporter degli inglesi, quindi, come al solito cerco di essere obiettivo. “The Writing On The Wall” si apre con un arpeggio che sa tanto di “country”. Poi le ventate di blues/rock (lo zampino di Adrian si sente) fanno da preludio alle strofe ed i riff in classico stile Maiden mid-tempo post 2000. Si sente una certa somiglianza con “Mother Russia” del tanto bistrattato “No Prayer Of The Dying” del 1990. Ritornello nel solito stile Maiden, Bruce in buona forma fa sentire all’ascoltatore chi è ancora tra i migliori cantanti in attività al mondo. Da menzionare anche gli assoli che sono davvero belli, efficaci e melodici… come il trio chitarristico ci ha ormai abituato.
Il suono della canzone è eccellente anche se ho letto in giro diverse critiche, non paragonatemelo però all’ultimo live maideniano (Nights of the Dead, Legacy of the Beast: Live in Mexico City), vi prego! Vi invito a leggere la mia recensione sul mio sito o sulle recensioni del live su Amazon.
Il video: come spesso accade per i videoclip degli Iron anche questo è di animazione facendo storcere il naso a molti… ma andiamo oltre e guardiamo a 360 gradi? Vorrei puntare un po’ l’attenzione sul significato del video. Chi si occupa di esoterismo, simbolismo o di chi ha la capacità di leggere tra le righe, sa di cosa sto parlando.
Che dire infine? Un singolo piuttosto buono che fa da apripista al diciasettesimo disco marcato Iron Maiden, in uscita a settembre. Un brano non trascendentale come “Aces High”, ma comunque interessante con una sorta di ventata nuova (chi l’ha percepita?), nettamente migliore del precedente “Speed Of Light”. Le mie aspettative per questo disco sono positive per scavalcare anche il precedente “The Book Of Souls”. Vedremo… anzi ascolteremo!
(un fan di vecchia data che ha visto i beniamini dodici volte dal vivo e suonato le loro song per centinaia di volte)
UP THE IRONS! 🙂
videoclip:
audio:
The official music video for Iron Maiden – The Writing On The Wall
Available to stream on all platforms
Follow Iron Maiden on:
Official Site: http://ironmaiden.com Twitter: http://twitter.com/ironmaiden Instagram: https://instagram.com/ironmaiden Facebook: https://www.facebook.com/ironmaiden
Written by Smith / Dickinson
Lyrics
Across a painted desert lies a train of vagabonds
All that’s left of what we were it’s what we have become
Once our empires glorious but now the empire’s gone
The dead gave us the time to live and now our time is done
Now we are victorious we’ve become our slaves
A land of hope and glory building graveyards for the brave
Have you seen the writing on the wall
Have you seen that writing
Can you see the riders on the storm
Can you see them riding ~ can you see them riding
Holding on to jury is that all we ever know
Ignorance our judge and jury all we’ve got to show
From Hollywood to Babylon ~ holy war to kingdom come
On a trail of dust and ashes ~ when the burning sky is done
A tide of change is coming and that is what you fear
The earthquake is a coming but you don’t want to hear
You’re just too blind to see
Have you seen the writing on the wall
Have you seen that writing
Can you see the riders on the storm
Can you see them riding
Can you see them riding. . . Riding next to you
Written by Smith / Dickinson
#IronMaiden#TheWritingOnTheWall#TWOTW
traduzione in italiano:
Fonte: https://www.facebook.com/traduzioniironmaiden/posts/988870671887019
‘LA SCRITTA SUL MURO’
(SMITH/DICKINSON)
[Instrumental]
[Versetto 1]
Attraverso un deserto dipinto si trova un treno di vagabondi
Tutto ciò che resta di ciò che eravamo è ciò che siamo diventati
Un tempo i nostri imperi gloriosi, ma ora l’impero se n’è andato
I morti ci hanno dato il tempo di vivere e ora il nostro tempo è finito
[Pre-Coro]
Ora siamo vincitori siamo diventati i nostri schiavi
Una terra di speranza e gloria costruendo cimiteri per i coraggiosi
[Chorus]
Hai visto le scritte sul muro
Hai visto quella scritta?
Riesci a vedere i piloti sulla tempesta?
Li vedete in sella, li vedete in sella
[Versetto 2]
Aggrapparsi alla furia è tutto quello che sappiamo
Ignoranza il nostro giudice e la nostra giuria tutto quello che abbiamo da mostrare
Da Hollywood a Babilonia, la guerra santa al regno viene
Su una scia di polvere e ceneri quando il cielo ardente è finito
Una marea di cambiamenti sta arrivando e questo è ciò che temi
Il terremoto è in arrivo, ma non volete sentire
Sei troppo cieco per vedere
[Chorus]
Hai visto le scritte sul muro
Hai visto quella scritta?
Riesci a vedere i piloti sulla tempesta?
Li vedi guidare?
Li vedi guidare?
Cavalcando accanto a te
[Guitar solo]
[Chorus]
Hai visto le scritte sul muro
Hai visto quella scritta?
Riesci a vedere i piloti sulla tempesta?
Li vedi guidare?
Li vedi guidare?
Cavalcando accanto a te
Hai visto le scritte sul muro
Hai visto quella scritta?
Riesci a vedere i piloti sulla tempesta?
Li vedi guidare?
Li vedi guidare?
Cavalcando accanto a te
Riferimenti e citazioni nel video
Interessante e notevole riproposizione:
Steve Harris: Non so leggere la musica, e non ho bisogno di impararlo a fare! (1993)
Killers: la copertina del secondo disco degli Iron Maiden disegnata da Derek Riggs, analizzata da Enrico Silvestrin
Auguri a Steve Harris!
British Lion – The Burning
2 dicembre 1995, 24 anni fa il “The X Factour” degli Iron Maiden a Pordenone
La prima volta, la mia prima volta che ho visto gli Iron Maiden dal vivo a pochi chilometri da casa mia, 24 anni esatti sono passati ma sembra ieri. In quel dicembre del 1995 avevo 21 anni anche se gli Iron li ascoltavo già da parecchio (dalla fine degli anni ’80). Ricordo che con gli amici arrivammo al Palasport di Pordenone attorno alle 11.30 del mattino ma non eravamo i primi, ci stavano infatti già una decina di fans appiccicati alla transenna che doveva essere “rimossa” appena nel tardo pomeriggio. Così, tra chiacchierate, cantate, panini al sacco e acqua (niente birra! :-D) siamo entrati a vedere i nostri beniamini per la prima volta. Due erano le band di supporto se non ricordo male: The Almighty e My Dying Bride.
Nonostante le molte ore in piedi sono riuscito a “resistere” in prima fila, durante gli Iron, fino a “The Evil That Men Do” se non ricordo male. Infatti, stremato, ho scavalcato (cosa normale durante i concerti) la transenna con l’aiuto della security e accompagnato ai bordi del palco riuscendo, in velocità, a dare anche un “cinque” a Janick Gers mentre suonava.
(qui avevo riproposto il video del concerto di Pordenone, ma ahimè non ci sta più…)
Gioia, tanta gioia per aver visto per la mia prima volta il mio gruppo preferito di sempre: gli Iron Maiden!
Di seguito la scaletta:
https://www.setlist.fm/setlist/iron-maiden/1995/palasport-pordenone-italy-73d39eed.html
Certo, non c’era più Bruce Dickinson e gli Iron erano ridotti a suonare in quel periodo in palazzetti e non in grandissimi palchi come negli anni ’80 o nel periodo successivo al 1999 fino ad ora. L’album “X Factor” era all’epoca additato come una ciofeca o quasi. “Il fattore X”, oltre ad essere il decimo album in studio, era lo stesso nuovo singer Blaze Bayley, quello che ha sostituito uno dei migliori cantanti rock della storia ancora in attività! Secondo il mio parere Blaze era adatto a cantare soltanto le canzoni nuove, con le vecchie infatti aveva notevoli problemi… non per colpa sua, ma perché era un cantante dotato di una voce diversa da quella di Dickinson! Infatti se la cavava, con le vecchie, soltanto con i brani più “bassi” come “Afraid To Shoot Strangers”. Ripeto, la responsabilità della scelta di Blaze è da attribuirsi a Steve Harris o chi per lui… invece vedo ancora in giro stupidi commenti diffamanti verso Bayley. Il perché e la verità di questo cambio alla voce non ci è dato di sapere, ma posso ipotizzare che ci sia sempre sotto una ragione di soldi e notorietà. Inoltre posso pensare che tutto il “gioco” sia stato studiato a tavolino per il futuro ritorno, nel 1999, di Bruce Dickinson dietro al microfono… ma sono solo teorie. Ricordo ai lettori che in quegli anni si apprendevano le notizie soltanto dalle riviste metal che uscivano e si compravano in edicola, personalmente compravo sempre Metal Shock, Flash, e qualche volta anche Metal Hammer, oltre ad altre riviste periodiche di cui non ricordo il nome.
Ritornando brevemente al disco in se, “The X Factor” lo reputo un gradino superiore a “Fear Of The Dark”, “No Prayer For The Dying” o “The Final Frontier”, solo per fare un esempio. E’ semplicemente una questione di gusti, è un album oscuro come nessun altro disco dei Maiden, su questo non c’è dubbio. Molti converranno con me riascoltando il CD senza paraocchi o senza paraorecchie.