Queste sono notizie che raramente appaiono in giro, e perfino su internet non si sa di questa storia che andrò adesso a descrivere.
Il
tutto inizia con un diligente studioso che porta il nome di Sergio
Vittori, uno storico della “bisiacaria” (zona della provincia di
Gorizia) che, per mezzo di libri e saggi storici, analizza per filo e
per segno ogni vicenda di questi luoghi con date, curiosità, nomi,
aneddoti, battaglie della prima guerra mondiale, documenti,
costruzioni e quant’altro. Non a caso ha avuto diverse onorificenze
dal Presidente della Repubblica Italiana e da quella Austriaca. Nel
2010 ha inoltre ottenuto la cittadinanza onoraria dal comune di
Sagrado.
In
uno di questi libri in mio possesso, (Sagrado – Il castello
Alimonda, la chiesa, il ponte) Sergio Vittori, a quattro mani con la
figlia Silvia, descrive le cure mediche che si effettuavano nei
pressi di quella che verrà chiamata la “Miramare sull’Isonzo”,
il Castello Alimonda appunto, a partire dagli anni ‘80 del 1800. Le
cure praticate erano basate sull’elettroterapia, quando
l’elettricità era ancora agli albori. Le testimonianze scritte su
una rivista sanitaria dell’epoca, tradotte dal gotico, narrano di
diverse guarigioni avvenute dopo una o poco più sedute:
dolori
di testa, malattie renali, pleurite, cancri allo stomaco, lacerazioni
gravi, ferite, dolori reumatici, sciatiche, disturbi psichici,
nevralgie, malattie alle articolazioni, suppurazioni delle ghiandole
linfatiche, malattie polmonari, bruciori, capogiri, respiri
affannosi, febbre, gravidanze dopo diversi aborti, setticemie,
gonfiori, dolori vari, lacerazioni gravi a varie parti del corpo,
cancrene, commozioni cerebrali, epilessie, convulsioni, calcoli
biliari, persa di sensibilità agli arti, tubercolosi, ecc…
All’inizio
i pazienti in cura risiedevano nelle zone limitrofe di Sagrado, ma
poi, data la validità delle terapie, le persone accorrevano sempre
da più lontano (Austria, Ungheria, Germania, Italia).
Il
ringraziamento va tutto ad Elisa e Sergio Vittori, al comune di
Sagrado e alla Grafica Goriziana.