La chiave armonica dell’universo

Nuovi paradigmi scientifici e antiche pratiche spirituali con Corrado Malanga e Rupert Sheldrake.
Modera e accompagna al pianoforte: Stefano Bollani
30 Novembre 2019 – Firenze – Cinema Teatro Odeon

OltreCoscienza Andrea Nicola 2019 – il testo definitivo – gratis

Finalmente è uscito il mio “testo” definitivo con un ritardo, per diversi motivi, di un annetto o poco più. Rispetto al precedente questo è stato rimesso a nuovo con correzioni, miglioramenti, aggiunte di foto mie, ampliamenti, ecc… ovviamente è scaricabile gratuitamente, sentitevi pure di condividerlo dove volete! Grazie a tutti anticipatamente!!! 🙂 Ecco il link:

https://drive.google.com/file/d/1iFmHtBLapoFU3zxJj-4Kk3y2nFQeo1p-/view?usp=sharing

(cliccare download, poi download anyway, per utenti windows: scansionate per scrupolo il file PDF per eventuali virus prima di aprirlo)

FELICE LETTURA 🙂

Prima foto di un entanglement quantistico

Scientists unveil image of quantum entanglement

Per la prima volta in assoluto, i fisici sono riusciti a scattare una foto di una forte forma di entanglement quantistico chiamata Bell entanglement – catturando la prova visiva di un fenomeno elusivo che uno sconcertato Albert Einstein chiamava una volta “azione spettrale a distanza”. Due particelle che interagiscono l’una con l’altra – come due fotoni che attraversano uno splitter, ad esempio – possono a volte restare connesse, condividendo istantaneamente i loro stati fisici, non importa quanto grande sia la distanza che le separa. Questa connessione è conosciuta come entanglement quantistico e sottende il campo della meccanica quantistica. Einstein pensava che la meccanica quantistica fosse “spettrale” a causa dell’istantanea interazione remota apparente tra due particelle entangled, che sembrava incompatibile con elementi della sua teoria della relatività speciale. Più tardi, Sir John Bell formalizzò questo concetto di interazione non locale descrivendo una forte forma di entanglement che mostrava questa spettralità Oggi, mentre l’entanglement di Bell viene sfruttato in applicazioni pratiche come il calcolo quantico e la crittografia, non è mai stato catturato in una singola immagine. In un articolo pubblicato oggi sulla rivista Science Advances, un gruppo di fisici dell’Università di Glasgow descrive come ha reso visibile la spettralità di Einstein per la prima volta in un’immagine. Hanno ideato un sistema che spara un flusso di fotoni entangled da una fonte quantistica di luce a “oggetti non convenzionali” – visualizzati su materiali a cristalli liquidi che cambiano la fase dei fotoni mentre li attraversano. Hanno installato una fotocamera super sensibile in grado di rilevare singoli fotoni catturando un’immagine solo quando vede sia un fotone che il suo “gemello” aggrovigliato, creando una registrazione visibile dell’entanglement dei fotoni.
Il Dr. Paul-Antoine Moreau della School of Physics and Astronomy dell’Università di Glasgow è l’autore principale dello studio. Il Dr. Moreau ha dichiarato: “L’immagine che siamo riusciti a catturare è un’elegante dimostrazione di una proprietà fondamentale della natura, vista per la prima volta nella forma di un’immagine. “È un risultato entusiasmante che potrebbe essere utilizzato per far avanzare il campo emergente dell’informatica quantistica e portare a nuovi tipi di imaging”. Il documento, intitolato ‘Imaging Bell-type nonlocal behavior’, è pubblicato su Science Advances.

fonte al seguente link:

https://www.facebook.com/groups/1417594735188886/permalink/2478535939094755/

articolo di “Phys” (in inglese)

https://phys.org/news/2019-07-scientists-unveil-first-ever-image-quantum.html

Cerca te stesso

«Si può dire che ognuno, nell’obiettivo delle sue ricerche, cerca se stesso e alla fine troverà solamente se stesso.
Il mistico cercherà Dio e alla fine della sua vita, aprendo l’ultima, porta scoprirà che dietro non c’è un fantomatico essere superiore ma l’immagine di lui stesso.
Il fisico quantistico cerca nel bosone di Higgs l’essenza di Dio, e alla fine scoprirà che non esiste il bosone perché quel Dio, di cui lui ha inconsapevole bisogno, non esiste. A quel punto scoprirà anch’egli che è lui l’unico essere esistente e dunque è il creatore di se stesso. E così via.
La ricerca finisce quando hai capito chi sei e questo significa anche che nel Mondo Felice non esiste più nessuna ricerca scientifica ma solo contemplazione della meraviglia delle cose che abbiamo creato.
In quell’istante si comprende che la paura del vivere si trasforma alchemicamente nella gioia di essere quello che si fa».

(Corrado Malanga, Il Mondo Felice. Un viaggio verso i luoghi della Coscienza)

Tesla – L’Uomo che inventò il XX Secolo

“La scienza non è altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell’umanità”
Lunedì 12 marzo dalle ore 21:00 alle ore 22:30
Hangar Teatri
via Luigi Pecenco 10,
Trieste
Tutto è luce.

Lampi e tuoni sono i suoi giocattoli. I terremoti il suo passatempo. La corrente corrente alternata, la radio, il motore a induzione, i Raggi X, il radar, la bobina di Tesla… alcune delle sue invenzioni.
L’energia elettrica che illumina le nostre case, opera sua.
Ma l’energia libera, a disposizione di tutti, il suo sogno. Possibile, sostenibile, in armonia con la natura; progetto boicottato, ostacolato e nascosto. Il sogno di Nikola Tesla.

La storia dello scienziato serbo trapiantato a New York a fine ‘800 – i suoi rapporti con Edison, George Westinghouse, J.P. Morgan – è l’appassionante storia di un uomo geniale, controverso, difficile, assolutamente puro nei suoi intenti. Troppo avanti per i suoi tempi, allora come adesso. Per questo, nello spettacolo, l’unico posto dove si poteva collocarlo era fuori dal tempo.
Quando chiesero ad Einstein come si sentisse ad essere l’uomo più intelligente del mondo, rispose: “Non lo so, chiedetelo a Nikola Tesla”.

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regia di Barbara Sinicco
con Alessandro Predonzan
voci di Massimo Serli, Valentino Pagliei, Chiara Minca
strumenti scientifici Mamad Mohsen Darai
produzione Fabbrica delle Bucce

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Per informazioni:
info@teatrodeglisterpi.org | +39 380 8990075 | 040 0643023 | hangarteatri.com

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Pubblicità riservata ai soci di Teatro degli Sterpi

“Oltre il Loop” parte 2 – Kurt Gödel – di Corrado Malanga (25/11/2017)

Il Teorema di incompletezza di Gödel (1931)

In ogni formalizzazione coerente della matematica che sia sufficientemente potente da poter  assiomatizzare  la teoria elementare dei numeri naturali- vale a dire, sufficientemente potente da definire la struttura dei numeri naturali dotati delle operazioni di somma e prodotto – è possibile costruire una preposizione  sintatticamente corretta  che non può essere né dimostrata né confutata all’interno dello stesso sistema ( 1° Teorema di Gödel).

continua su: http://www.humanlandia.it/oltre-il-loop-parte-seconda-kurt-godel/