Concerti visti

883 (Discoteca Hippodrome) 19 dicembre 1993

IRON MAIDEN + ALMIGHTY + MY DYING BRIDE (Palasport di Pordenone) 02.12.1995

SEX PISTOLS + IGGY POP + SEPULTURA + SLAYER + BAD RELIGION + PARADISE LOST (Stadio Olimpico di Roma) 10.07.1996

SEPULTURA (Pordenone) 02.12.1996

NAPALM DEATH + AT THE GATES (Pordenone) 1997

OBITUARY + CONTRASTO + KRISIUM (Pordenone) 22.05.1997

KREATOR + DIMMU BORGIR + KRISIUM (Pordenone) 21.12.1997

IRON MAIDEN + HELLOWEEN + DIRTY DEEDS (Trieste Palasport) 06.05.1998

DEATH + BENEDICTION (Milano) 20.10.1998

METALLICA+ MERCYFUL FATE + MONSTER MAGNET (Lubiana stadio) 07.06.1999

IRON MAIDEN + DIRTY DEEDS (Izola stadio) 09.06.2000

LITFIBA (Sagra dai pirus Pavia di Udine) 01.09.2000

PROZAC + (Gorizia piazza Vittoria) 17.09.2000

EXTREMA (Festintenda Mortegliano) 24.04.2001

TIMORIA (Sagra dai pirus Pavia di Udine) 31.08.2001

DREAM THEATER (S. Lucia di Piave Conegliano TV) 11.07.2002

NICKO MC BRAIN + guest (New Age Roncade TV) 07.11.2002

NICKO MC BRAIN + BURNIN’ DOLLS + ANTHENORA (teatro di Cormons) 08.11.2002

IRON MAIDEN + CRADLE OF FILTH + MURDERDOLLS + LACUNA COIL + DOMINE + VISION DIVINE (Heineken Jammin’ Festival Imola) 15.06.2003

IRON MAIDEN + GAMMA RAY (Firenze Palasport) 28.10.2003

PAUL DI ANNO + CHILDREN OF THE DAMNED (Uagamama PN) 16.11.2003

PAUL DI ANNO + CHILDREN OF THE DAMNED (Morarock) 26.06.2004

SLAYER + SLIPKNOT (Mazda Palace Milano) 23.09.2004

EXTREMA (Sala Bergamas Gradisca d’Isonzo) 07.12.2004

IMPALED NAZARENE (Mostovna Nova Gorica) 31.01.2005

ENSLAVED (Mostovna Nova Gorica) 11.03.2005

SYSTEM OF A DOWN (Dutch Forum Milano) 30.05.2005

VISION DIVINE (Morarock) 25.06.2005

IMPALED NAZARENE (Mostovna Nova Gorica) 29.04.2006

PAUL DI ANNO (Morarock) 24.06.2006

IRON MAIDEN + TRIVIUM + LAUREN HARRIS (Dutch Forum Milano) 02.12.2006

IRON MAIDEN + SLAYER + STONE SOUR + DOMINE + MASTODON + LAUREN HARRIS + EXTREMA (Heineken Jammin’ Festival Parco San Giuliano Mestre VE) 14.06.2007

TESTAMENT (Festintenda Mortegliano UD) 06.07.2007

DREAM THEATER + SYMPHONY X (Palasport di Padova) 30.10.2007

PRIMAL FEAR + EXTREMA Morarock giugno 2008

IRON MAIDEN (Gods of Metal 2008 Bologna) 27.06.2008

PINO SCOTTO (Summermusic 2008 Codroipo UD) 27.07.2008

DREAM THEATER + OPETH + Bigelf + Unexpect – (Progressive Nation 2009 Conegliano) 30.10.2009

MARCO MASINI 22 gennaio 2010

BLAZE BAYLEY Gradisca Sala Bergamas 02.05.2010

IRON MAIDEN + Labyrinth (Villa Manin di Codroipo) 17.08.2010

DREAM THEATER (Palasport di Pordenone) 20.02.2012

JOHNNY WINTER (Rossetti Trieste) 27.02.2012

MORGAN (Casinò Park) 23.03.2012

METALLICA + Machine Head (Stadio Friuli di Udine) 13.05.2012

OBITUARY (Mostovna) Slovenia 04.06.2012

BRUCE SPRINGSTEEN (Stadio Nereo Rocco) Trieste 11.06.2012

EXODUS + Heaten + Suicidal Angels @ Mostovna Slovenia 13.06.2012

ANASTACIA Villa Manin Codroipo 12.07.2012

GREEN DAY Trieste piazza Unità 25.05.2013

KISS Villa Manin Codroipo 17.06.2013

IRON MAIDEN Graz Austria 21.06.2013

RAMMSTEIN Villa Manin Codroipo 11.07.2013

EXTREMA Parco del Cormor Udine 20.07.2013

THRESHOLD + CRUCIFIED BARBARA Gradisca 10.08.2013

MEDEIA + DECAPITATED + CHILDREN OF BODOM Kino Siska Lubiana 19.11.2013

BLAZE BAYLEY Gradisca Bar Prestige 18.03.2014

RHAPSODY OF FIRE Trieste piazza G. Verdi 13.08.2014

CANNIBAL CORPSE Mostovna 23.11.2014

BLIND GUARDIAN Kino Siska Lubiana 21.05.2015

EXODUS Mostovna 13.06.2015

DREAM THEATER MetalDays 21.07.2015

LITFIBA Maiano (UD) 21.07.2015

ANNIHILATOR Lubiana 16.11.2015

BLAZE BAYLEY Gradisca La Baracheta 06.04.2016

ANTHRAX Maiano (UD) 22.07.2016

IRON MAIDEN Trieste piazza Unità 26.07.2016

FLASHGODS APOCALYPSE Orto Bar Lubiana 09.01.2017

HAKEN + NEXT TO NONE + THE ALGORITHM Zona Roveri Music Factory Bologna 3.04.2017

MAYHEM Mostovna 07.04.2017

DREAM THEATER Arena Alpe Adria Lignano Sabbiadoro 06.05.2017 (annullato per pioggia)

AUTO OFFICINA acustica Caffè Municipio Pordenone 30 maggio 2017

RHAPSODY OF FIRE Trieste Castello di San Giusto 29 luglio 2017

LACUNA COIL Treviso 1 agosto 2017

AMON AMARTH + ARCH ENEMY + RIVAL SONS Maiano 7 agosto 2017

TRIVIUM Gradisca d’Isonzo 23 agosto 2017

RAGE Gradisca d’Isonzo 26 agosto 2017

FABRI FIBRA Padova Teatro Geox Padova 28 ottobre 2017

GORGOROTH San Donà di Piave 11 novembre 2017

DEATH ANGEL + ANNIHILATOR + TESTAMENT Kino Siska Lubiana 26 novembre 2017

KREATOR + VADER + DAGOBA Kino Siska Lubiana 18 gennaio 2018

IRON MAIDEN + THE RAVEN AGE + RHAPSODY OF FIRE + TREMONTI 17 luglio Trieste 2018

SLAYER + GOJIRA + ANIMALS AS LEADER PANTERA + OVERKILL + SACRED REICH + NECRODEATH + CARVED Rock The Castle Villafranca (VR) 7 luglio 2019

METALDAYS 2019 ARCH ENEMY + ARCHITECTS + FINNTROLL + DREAM THEATER + ROTTING CHRIST

NECRODEATH Bar All In Villa Vicentina (UD)

NECRODEATH Area Verde Monfalcone (GO) 31.8.2021

ORION Fusi di Rock Turriaco (GO) 7.8.2021

IRON MAIDEN Arena Parco Nord Bologna (BO) 7.7.2022 (annullato)

ORION Birreria 4PR Farra d’Isonzo (GO) 6.8.2022

FABRI FIBRA Parco delle rose Grado (GO) 17.9.2022

IRON MAIDEN Dvorana Stožice Lubiana (SLO) 28.05.2023

MESHUGGAH + BEHEMOTH Media Center Lubiana (SLO) 06.06.2023

FABRI FIBRA Alpe Adria Lignano Sabbiadoro (UD) 14.07.2023

ANGELO BRANDUARDI Aquileia (UD) 18.07.2023

MAX PEZZALI Stadio Nereo Rocco Trieste (TS) 09.06.2024

CRISTINA D’AVENA & GEM BOY Parco delle Rose Grado (GO) 07.09.2024

Intervista ai RADAR, risponde Andrea Butkovic

Ciao Andrea, è piuttosto rischioso far recensire e farsi intervistare da gente con cui si è suonato in passato. Come mio solito, però, cercherò di essere il più obiettivo possibile.

Raccontati, fai a sapere a chi ci legge il tuo curriculum musicale

Chi sono i Radar?

Raccontaci la storia del gruppo

Ciao Andrea! I Radar sono un gruppo space-rock che proviene dal confine tra Italia e Slovenia. Sono composti da Patrick Quaggiato alla batteria, Alex Komic alle tastiere, Franko Reja alla chitarra, Andrea Iussa al basso e Andrea Butkovic alla voce.
Possono essere considerati come un gruppo space-rock per le sonorità elettroniche con influenze anni ’80 e per le atmosfere spaziali che avvolgono una struttura tipicamente rock.
Il nome Radar evoca la ricerca, la localizzazione, questione molto cara per una band di confine. I temi trattati nei testi sono quelli dei problemi ambientali, sociali, psicologici e politici dei tempi attuali, sia locali che internazionali, sempre proposti in chiave metaforica o con diverse possibilità di lettura.
Nel 2022 abbiamo esordito al 41° Festival Melodije morja in sonca di Portorož e abbiamo poi pubblicato il nostro primo album The Collapse of Nonsense, disponibile su Soundcloud e presto su tutte le piattaforme online.
Abbiamo anche partecipato al Festival Če povem 2022 a Čepovan come band di punta del secondo giorno, e abbiamo suonato a vari concerti presso bar e circoli della zona.

Entriamo nel vivo del CD uscito nel 2022 (ti ringrazio per avermelo donato). Con Galaxy Police si intuisce subito di che pasta siete fatti. Inquadrare il genere non è sempre facile ma paradossalmente è la cosa che più apprezzo in una band.

Ecco la tracklist di "the collapse of nonsense":
1 Galaxy Police
2 AK-47
3 I will never let you go
4 System sister
5 Triad
6 Sleep
7 Zyklon ?
8 Handicapped banana
9 Suck my candy cane
10 The end
11 Moje Meje (bonus track)
12 Holy Wood (bonus track)

Su cosa di basa il concept album?

THE COLLAPSE OF NONSENSE – il collasso dell’assurdo, è un concept album che traccia un percorso personale e sociale interpretabile a più livelli: da una parte è un percorso dell’ansia, l’angoscia che ognuno di noi prova in modo diverso e che ci attanaglia in maniera sempre più stretta quanto più cerchiamo di liberarci dalla sua morsa. E dall’altra parte è un percorso sociale, di ansia sociale in un mondo attuale che in diversi ambiti sta raggiungendo dei punti estremi: così citiamo questioni come il controllo sociale, il complottismo, la libertà personale, i problemi ambientali, le questioni religiose e l’uguaglianza di genere. Alle volte, in alcune canzoni, il tono è sarcastico e molto provocatorio, sia a livello di testo che dal punto di vista musicale. Altre invece l’atmosfera è più classica. E questa scelta riflette appunto il momento particolare del percorso che una persona e la società possono fare per essere coscienti delle proprie paure e dell’ansia e liberarsene.

Ascoltando il disco in un veloce track by track.
"Galaxy Police" è una bella opener diretta e molto rock!
La successiva "AK-47 incalza con una bella trama di basso.
La terza "I will never let you go" è carina ma un filino "inferiore" alle prime due.
"System sister" ricorda come stile Marilyn Manson.
La quinta traccia è "Triad", si svolge bene in tutti i suoi minuti.
"Sleep" inizia addormentata appunto in un atmosfera, sfociando poi nel vostro personale stile rock.
La successiva "Zyklon ?" ci porta, verso metà canzone, ad un parlato tedesco.
Ottava Song: "Handicapped banana" ci trasporta un po' nei lidi dei Rammstein, ma in modo sempre originale.
"Suck my candy cane" spiazza ancora  con una tastiera che ricorda la dance ma poi cambia ancora in un bel rock ritmato.
In "The end" ci sono dei lavori egregi della tastiera e assoli di chitarra davvero pregevoli!
La prima bonus track e undicesima canzone del CD è "Moje Meje" che è cantata in italiano, un condensato di rock incazzoso stile primi Litfiba.
Ultima traccia bonus track: "Holy Wood", una buona song nel complesso.

Ti prego di farmi un track by track del concept dal punto di vista dei testi

GALAXY POLICE
È la nostra prima canzone, nata pensando al controllo sociale al quale ci prestiamo e che è sempre più stringente. Controllo delle nostre informazioni, abitudini, consumi, pensieri. Lo facciamo volontariamente, siamo spinti e invitati a farlo con i social media soprattutto in maniera eclatante. D’altra parte arriva per molte persone il punto in cui si diventa consapevoli dei pericoli di questo controllo, e questo è il punto di partenza dell’ansia.

AK 47
Una canzone che sembra parlare solo del Kalashnikov, ma che in realtà serve come pretesto per creare una metafora della guerra che ognuno combatte contro l'ansia. L'angoscia ci mette di fronte alla verità, e per questo citiamo una parte di una poesia di Charles Manson: "A Poem About An Old Prison Man". Un pazzo in prigione ci chiede: "ti piace davvero la tua vita?".

I WILL NEVER LET YOU GO
Più avanti nel percorso dell’ansia, arriva la consapevolezza di non voler perdere la verità della propria esistenza. Questa è anche una canzone d’amore, per sé e per una seconda persona, ma anche un momento della società – per il quale credo i tempi non siano ancora maturi – in cui la consapevolezza prevale sull’abitudine e sull’automatismo cieco.

SYSTEM SISTER
Un inno al femminismo come movimento di lotta sociale ed emancipazione, un risveglio della nostra società che ben rappresenta la necessità di combattere le proprie paure una volta diventati consapevoli di esse.

TRIAD
La triade POESIA, CONDIVISIONE e CONSAPEVOLEZZA sono a mio avviso la soluzione dell'ansia - e non solo; è un discorso filosofico un po' complesso e lungo da affrontare in questo spazio, ma che ho inserito in un libro che ho pubblicato nel 2016.

SLEEP
Qui si parla di dolore. Dolore perché c’è una persona che soffre per la lontananza della persona amata. Che si tratti di noi stessi, o di qualcun altro, è una fase della consapevolezza e dell’ansia. È il momento in cui si vive il dolore puro. L’ansia, dopo un primo momento iniziale in cui crediamo di averla sconfitta, torna più forte di prima. E torna proprio perché siamo convinti di averla sconfitta. E tiriamo i remi in barca. L’umanità è forse ferma a questo stadio: siamo convinti di essere superiori, di meritarci questo mondo e che sia a nostra disposizione. Ci accorgeremo troppo tardi che le cose non stanno così. E soffriremo.

ZYKLON-P
Il Zyklon B era il veleno col quale i nazisti uccidevano gli ebrei nelle camere a gas. Nel processo dell'ansia, quando cominciamo davvero a combatterla, questa stessa comincia a soffrire di panico, lanciando lacrimogeni dentro di noi per la disperazione. L'ansia può soffrire di panico - la P in fondo a Zyklon - se la mettiamo alle strette.

HANDICAPPED BANANA
La banana è il fallo, il pene come simbolo filosofico dell'abuso di potere degli uomini nel patriarcato. Ma in realtà è un frutto "handicappato", che ci sta portando verso l'autodistruzione attraverso fenomeni patetici, come la presenza esclusivamente maschile nelle maggiori religioni. La banana è il simbolo di una disparità della quale bisogna rendersi conto per poter sconfiggere l'ansia - che riguarda le donne nel 70% dei casi.

SUCK MY CANDY CANE
"Succhiami il calzino" - di Bart Simpson diventa "Succhiami il lecca lecca". Prosegue la metafora sessuale per analizzare freudianamente l'omosessualità repressa nei rapporti di potere del maschilismo. Nel processo dell'ansia è importante affrontare i motivi profondi delle proprie paure. Riducendo in una frase decenni di teorizzazioni: la paura della morte - universale - porta gli uomini, incapaci di dar vita a differenza delle donne, a imporre la propria forza fisica entropica ed autodistruttiva. Scoprire il "Thanatos" o la pulsione di morte che ci spinge inconsciamente ad involvere è fondamentale per tenere in scacco l'ansia.

THE END
La fine della guerra contro l'ansia è un momento di estrema consapevolezza. E ciò di cui dobbiamo essere consapevoli è che bisogna continuare a combattere sempre.

MOJE MEJE
La canzone che abbiamo presentato al festival parla di confini. Limiti artificiosamente autoimposti che rischiano di arginare la nostra identità.

HOLY WOOD
Un inno alla natura e soprattutto agli alberi, indispensabili per la nostra sopravvivenza ma allo stesso tempo sempre più esclusi. Nelle nostre zone assistiamo infatti ad amministrazioni criminali che decimano gli alberi presenti sul carso, lungo gli argini dei fiumi, in città, nelle piazze e ovunque possano essere tagliati con la scusa della malattia, della prevenzione agli incendi, stimolati da ideologie architettoniche malate e dall'avidità della cementificazione. Gli incendi del 2022 sono stati un monito che finora in pochi hanno colto.

Come nasce solitamente un brano dei Radar?

Solitamente partiamo da un'idea musicale, alla quale aggiungiamo uno spunto vocale. Dopo di che la canzone cresce in un unicum di testo, voce e musica. Discutiamo sempre sul tema della canzone, sull'atmosfera che ci evoca e sul messaggio che vogliamo trasmettere.

Passiamo all'artwork, chi l'ha fatto, come e cosa rappresenta?

La copertina è un progetto di Anton Spazzapan, artista, illustratore, scenografo e scrittore goriziano e prima di tutto amico. Nasce come interpretazione dei temi trattati nell'album, e rispecchia il percorso di demolizione del non-senso che è necessario per affrontare l'ansia.

Dove e come è stato registrato il CD?

Abbiamo registrato tutto presso lo studio Lintver di Andrea Iussa, e ci siamo autoprodotti.

Dove possiamo sentirvi dal vivo prossimamente?

Abbiamo alcune date da definire in agosto e settembre, seguite la nostra pagina per aggiornamenti!

Mettici un link di un vostro sito o pagina

https://www.facebook.com/radarspacerock/

Radar

Considerazioni finali. Il CD non è sicuramente adatto a tutte le orecchie, mi reputo fortunato, in quanto ho visioni sonore piuttosto ampie. Il CD fisico si fa già apprezzare dalla copertina, la scritta radar si fa leggere uguale sia da destra che da sinistra, in mezzo il cervello di un soggetto distaccato dal cranio e con gli occhi che guardano giù (inconscio?). La qualità del suono è davvero straordinaria ed azzeccata per il genere proposto dai Radar. Un CD che va riascoltato sicuramente più volte per assorbirlo nella sua interezza, cogliendo magari ulteriori particolari interessanti sfuggiti precedentemente. Notevolissima è la professionalità di ogni singolo componente del gruppo, si sente davvero la tecnica e l'anima messa dentro con maestria ed originalità. Splendida la voce che potrebbe ricordare i Muse. Concludo questa intervista/recensione decretando il CD fantastico, da 9 e mezzo, non esagero. Si sfiora il capolavoro messo in un CD, e vorrei togliere il termine "sfiora". Sono anni che non sentivo un disco di tale figata ed originalità compositiva, sicuramente scavalca musicalmente artisti più famosi e blasonati, a mio modo di vedere. Posso paragonare i Radar al rock come gli Haken al prog metal. Grandi! Grazie ad Andrea per la pazienza di rispondere. A presto dal vivo...........

Grazie per lo spazio che ci concedi e per le tue bellissime parole!

andrea nicola oltrecoscienza

Intervista a Norby Violano

Ciao Norby, come stai?

Molto bene, grazie Andrea.

Fai una breve presentazione di te stesso

Sono Norby Violano, chitarrista/compositore e produttore di musica attraverso la mia piccola etichetta indipendente Filthy Music Records.

Come e quando sei entrato nel mondo della musica?

Grazie alla mia famiglia ed in particolare a mio padre Enzo, lui è stato il batterista dei Stones Rolling, Flexy Gang e Danger Sex in cui ho militato anch’io da ragazzino. C’è sempre stata buona musica rock in casa e pure molti strumenti musicali, un harmonium, basso, chitarre, percussioni etc…Decisivi sono stati gli LP di mio papà ad influenzare il mio percorso e tutte le cassette e videocassette che ci portavano i suoi amici rockettari in casa. Così ho cominciato dapprima con una tastierina, quelle che nei ’80 si trovavano in vendita nei negozietti di elettrodomestici, poi in seguito la svolta quando, sempre mio papà, ha comperato di seconda mano una chitarra elettrica da Mauro Radigna, leader della Flexy Gang e amico storico di famiglia.

I tuoi gruppi dai tuoi esordi ad oggi

Ho cominciato suonando thrash metal con il famoso batterista Paolo Crimi, eravamo partiti in due nel 1991, poi si sono aggiunti altri formando così i Los Bastardos. Nel 1992 sono poi entrato nella band di mio papà i Danger Sex, con il grande frontman-cantante Vice alla voce. Lì ho affinato il mio stile diventando un chitarrista glam-rock con influenze metal e punk. Nel 1994 ho formato i primi Headrollers dove alla voce c’era mio fratello Richi e alla chitarra il grande Carlo Venuti. Ho avuto una pausa artistica di 10 anni dove non mi esibivo più per motivi personali dove comunque continuavo a suonare e studiare chitarra in casa. La svolta nel 2003 quando ci siamo riformati con i Danger Sex. Ho poi militato in band importanti come Quo Vadis Baby? assieme all’amico artista e cantante Ab, Off & Brau Sisters fino ad entrare totalmente nel genere rockabilly-country con Daniele Stallone & his Loud Roll Shuffle con cui ho suonato in diversi Paesi europei e Stati Uniti, Filthy Boots e ultimamente con la mia band, i Plymouth Fury dove oltre ad eseguire brani originali in stile rockabilly ho ripreso un po’ il mio stile delle origini, con più gain glam-rock oriented.

Ho perso il conto, quante chitarre hai ed usi?

Eh molte, ma comunque negli anni ho visto che di elettriche è giusto averne massimo tre, dico questo per riuscire a suonarle a ruota tutte, senza lasciarle prendere polvere. Di acustiche uso una sei corde ed una dodici corde più un mandolino.

Quando non suoni cosa fai?

Leggo, ascolto molte interviste, mi interesso di politica e pure di argomenti che hanno a che fare con il ‘mistero’, cosa che mi affascina molto. Negli anni ho collezionato moltissimi libri, riviste sull’argomento, a parte i classici naturalmente come Platone o Oscar Wilde.

Quanti e quali CD (o comunque album) hai registrato fin ad ora?

Penso 10 album, tutti dal 2010 in poi. Molti registrati in studio e altri autoprodotti con la mia etichetta.

Com’è la situazione live, a tuo modo di vedere, nella nostra zona?

Molto bella anche se fino venti anni fa forse era più viva a livello di band che suonano musica loro. Pur abitando in una regione piccola abbiamo un sacco di opportunità, locali, festival ed iniziative, penso.

Ti ho visto recentemente con i Plymouth Fury a Telefriuli, al di là della vostra buonissima performance, i suoni a casa non erano proprio esaltanti…vi siete sentiti in qualche modo penalizzati?

Siamo stati la prima band a suonare in diretta lì da dopo la pandemia. L’impianto voci l’abbiamo portato noi, il tecnico del suono non riusciva a ricevere il segnale dal nostro mixer, c’è stato un problema tecnico proprio, così è riuscito solo a riprendere il suono da dei microfoni panoramici installati in alto vicino la cabina di regia. A parte questo sono molto contento che ci abbiano invitati, era la puntata giusta, con un nutrito gruppo di motociclisti professionisti della associazione Motoclub Morena. In fin dei conti la nostra esibizione non suona peggio di quelle dei primi gruppi degli anni ’50-’60 nelle TV nazionali americane, voglio dire l’intenzione traspare attraverso il risultato sonoro. Una bellissima esperienza per farci conoscere come band.

I tuoi gruppi preferiti di un tempo

Clash e Sex Pistols.

I tuoi gruppi preferiti di adesso

Gran parte dei pionieri del rockabilly anni ’50 come Buddy Holly o Eddie Cochran ed il Sacro Ordine dei Cavalieri di Parsifal che tra l’altro sono pure miei amici.

Le tue prossime date saranno…

Suoniamo sabato 3 giugno a Novacco, frazione di Joannis, il 30 giugno ad una festa privata e in luglio al festival Datazero di Tiziana Pioggia e al memorial di Max Turus a Moraro, dove ci tengo molto ad essere presente.

Come si può contattarti o rimanere aggiornati sulla tua musica? (Metti tutti i link che vuoi)

Principalmente trovate la mia musica qui su bandcamp: https://norbyviolano.bandcamp.com/

Ma potete anche seguirmi qui:

► Facebook: https://bit.ly/3tvP9kH
► Instagram: https://bit.ly/3jUiUbK

► Spotify https://spoti.fi/3cn48G4

► Apple Music https://apple.co/3OzC82l
Stessa cosa per la mia band Plymouth Fury:

Bandcamp: https://plymouthfuryrnrband.bandcamp.com/
► Spotify https://spoti.fi/3nkMZDt

► iTunes https://apple.co/3HWDvFK

Facebook https://m.facebook.com/plymouthfuryrnrband

Instagramhttps://www.instagram.com/plymouthfuryrnrband/

Grazie per la tua disponibilità!

Grazie a te Andrea che dai voce a gli artisti delle nostre zone!

Il video di White Eagle:

Intervista a Tiziana Pioggia

Chi è Tiziana Pioggia e perché il nome “Tiziana Pioggia”?

Tiziana Pioggia sono io nel senso più ampio del termine. Quella che non ho TENUTO nascosta, ma che SI È TENUTA nascosta solo per comparire al momento giusto e salvarmi. Ho scelto PIOGGIA perché mi identifico molto con questo elemento naturale. Proprio come la Pioggia mi è capitato spesso di non essere apprezzata come presenza, ma di essere poi desiderata fortemente al momento della mia assenza… Mi piace il cielo tempestoso e adoro i temporali con tutte le loro dinamiche sonore e cromatiche, gli alberi che si piegano al vento, la natura che sembra soffrire, mentre invece si nutre… La Pioggia è per tutti il “brutto tempo”, ma… Sarà vero? Forse è grazie alle nuvole grigie che apprezziamo il cielo azzurro, e il forse l’ho scritto solo per accontentare quelli che non ci credono, perché, anche se non sembra, adoro la felicità.

Da quanto tempo canti e suoni la chitarra?

Canto e suono la chitarra da quando avevo dodici anni, ma ho iniziato a comporre attorno ai venticinque anni, quando ho finalmente ricevuto il dono di riuscire a sublimare e trasformare le mie amarezze in qualcosa da dire invece che in qualcosa da infliggermi.

Hai o hai avuto dei maestri musicali?

Ho avuto dei maestri musicali e dei messaggi importanti nel bene e nel male in ogni singola canzone che ho ascoltato, persino dalle ninne nanne di mia madre. Massimo De Vitor mi ha insegnato ad accettare la mia voce e, per questo, lo ringrazierò sempre.

“MagiCorvo” è ufficialmente il tuo primo disco, dove e come è stato registrato?

MagiCorvo è una raccolta di canzoni vecchie e nuove che ho scelto come quelle che più mi rappresentano in questi ultimi tempi. È stato registrato in modo piuttosto travagliato in diversi studi, ma ha visto la Luce a Tolmezzo, grazie alle cure e alle capacità di traduzione delle miei contorte idee di Luca Valpin che è stato a tutti gli effetti un musicista dei miei pezzi. Energeticamente non ha svolto solo un magnifico lavoro tecnico, ma ha messo al primo posto come risultato la mia soddisfazione nel vedere realizzate le mie idee.

Chi o cos’è il “MagiCorvo”?

MagiCorvo è l’inizio e la fine di un sogno. È il momento che vede coincidere la straordinaria forza di un desiderio che si sta realizzando.. con il più pragmatico e lucido disincanto. È un’immagine reale che non si realizza, ma è lì. A tal proposito ringrazio moltissimo Alberto Blasizza che è l’autore di quest’immagine e dei suoi significati.

Se ti va, puoi descriverci un po’ le canzoni che sono presenti nell’album?

Ogni canzone contenuta in questo album è un manifesto di me stessa, ma non spiegherò il loro significato perché ogni verità è valida fino all’arrivo di quella successiva. Forse è possibile definire il punto da cui nasce un’opera, ma poi ogni opera, che sia testo, immagine, scultura o melodia, una volta tagliato il cordone ombelicale con l’autore, cammina con le proprie gambe e dice ciò che vuole sentire chi la incontra. Spiegare una canzone vuol dire ucciderla. Io stessa nelle mie canzoni vedo cose diverse a seconda del mio stato d’animo. Le canzoni sono libere, non appartengo a nessuno nella misura in cui appartengono a chiunque. Quando si sceglie una canzone o una poesia da dedicare a qualcuno ci si appropria di quell’opera e se ne diventa l’autore.

Dove collocheresti il tuo genere musicale?

Come la Pioggia sono contaminata, inquinata e sporca. Non so quale sia il mio genere, l’acqua evapora da laghi cristallini di montagna, mari e fogne. Forse direi indie rock ma ogni mia canzone ha un suo genere che non saprei iscrivere a nessuna corrente. Partiti politici, religioni, generi musicali, squadre di calcio…. Sono tutti la stessa cosa: decisioni a cui è difficile restare fedeli proprio perché non hanno a che vedere con la natura umana che è estremamente mutevole, se la si possiede.

La tua voce è molto profonda e unica, è l’espressione genuina di te stessa?

Come dicevo prima ho fatto pace con la mia voce da non troppi anni, e da quando l’ho fatto lei è più caritatevole con me e mi mostra più colori.

La scelta del bianco e nero nei tuoi video autoprodotti e nelle foto è ricorrente, come mai?

A proposito di colori: nelle mie foto e nei miei video scelgo il bianco e nero perché credo che la comprensione del presente sia molto difficile, capiamo il valore del nostro tempo e della (nostra) storia solo in differita. Apprezziamo il passato senza renderci conto che quando lo chiamavamo presente ce ne lamentavamo… Forse guardando i nostri momenti di “oggi” vestiti da “ieri” possiamo percepirli meglio come il tesoro che devono essere.

Indicami qualche pezzo del tuo repertorio (“MagiCorvo” compreso) a cui sei più affezionata.

Ogni pezzo che ho scritto è nato dalla necessità di doverlo fare, sul podio si alternano tutti a seconda del giorno e del momento che vivo.

Un piccolo tuffo nel passato. Se non erro hai le radici punk-rock, quali son stati i tuoi gruppi preferiti?

Ho ascoltato i nostri cantautori e ho imparato a suonare la chitarra con loro ma la musica che mi ha fatto innamorare è perdere la testa è stato di sicuro il Punk. Brevi brani buttati giù di getto senza attenzione per forma e perfezione, suoni sporchi , disagio buttato sul ridere, apparente allegria di chi piange tra i denti che mostra sorridendo, grandi messaggi nascosti nella più superficiale veridicità dell’incoscenza. Gruppi veri, gruppi finti…. Sex Pistols, Rancid, Exploited, Misfits… Sono musiche che non mi stancheranno mai perché mi accompagnano sempre alla stessa finestra dalla quale ho iniziato a guardare il mondo.

Quali invece sono i/le cantanti che ti piacciono o a cui ti ispiri?

Non so a chi mi ispiro, perché spero di non ispirarmi a nessuno. Non c’è nessuno che mi piaccia al cento per cento così come non c’è nessuno che io detesti nella stessa percentuale.

Dal vivo proponi anche qualche cover?

A volte ho proposto qualche cover di Giovanni Lindo Ferretti, De André, Nada…Misfits… Ma sono canzoni non esattamente popolari e in ogni caso credo che la cover eseguita in modo fedele non abbia senso, a quel punto meglio mettere su il disco originale. La cover è un vestito di licra che deve aderire al corpo di chi  sta indossando quella canzone.

Chi sono i componenti dal vivo che suonano con te?

Al momento non ho un gruppo e non ne sento l’esigenza, ho dei musicisti che mi danno una mano in modo più o meno assiduo. Grazie ai suoni del sintetizzatore che mi propone Alberto Blasizza sono riuscita a trovare una dimensione  nuova nella quale mi sento a mio agio, ma non mi sento di battezzare questa cosa col nome di un gruppo. Il mio progetto resta mio, cresce ed evapora come una pozzanghera.

Concerti in vista?

Suonerò:

il 17 giugno al Birrificio agricolo Primo Campo di Aiello

L’8 luglio al festival DatAZero a Ruda

Il 15 Luglio a Villesse per Analogie Acustiche

Il 19 agosto al Fosar festival underground

Altre date da confermare, potete seguire la mia pagina fb e il mio canale YouTube e Spotify

Complimenti per la tua attività musicale. Grazie per il tuo tempo e disponibilità!

Roger Waters, l’ex Pink Floyd contro Joe Biden: “Un criminale di guerra”

Manipolato? Non manipolato? … Un pilastro del rock si sbilancia e quello che va preso è il suo messaggio (vedi link). Altri cosiddetti “rockers”, famosi e non, dovrebbero farci un pensierino su queste dichiarazioni… rockers e metallers, dove siete?

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/08/08/roger-waters-lex-pink-floyd-contro-joe-biden-un-criminale-di-guerra-e-si-schiera-sulla-questione-cina-taiwan/6756300/

Dream Theater “A View From The Top Of The World”

Ci sono!

“Una vista dalla cima del mondo”, è questa la chiave per vedere e soprattutto ascoltare l’ennesima fatica dei Dream Theater. Sei sulla cima di un monte e ti si staglia di fronte un paesaggio (vedi copertina del disco), hai la possibilità di ammirarlo con gli occhi, magari con un buon binocolo o con un potente telescopio… ma è con quest’ultimo che si possono osservare particolari non visibili.

Musicalmente c’è poco da dire, maestria consolidata, suono praticamente perfetto sotto ogni punto di vista, soltanto un pizzico di innovazione qua e là nelle 7 tracce. Un passetto avanti al predecessore “Distance Over Time”. Se qualcuno attende ancora un “Images And Words” starà fresco, è come un po’ il discorso che c’è tra “7th Son of A 7th Son” e “Senjutsu” degli Iron Maiden. Il libretto contiene apprezzabili disegni in classico stile “Dream Theater” moderni.

Concludendo, consiglio di ascoltare “A View From The Top Of The World” con un Celestron o Meade… chi ha orecchio e vista, intenda! Cosciente ascolto!

Marongiu & I Sporcaccioni (intervista)

Puoi raccontarci la storia del gruppo?

Il gruppo nasce con intenti goliardici circa quindici anni fa. Si cercava di smuovere un tessuto politico e sociale ammuffito fra clientelismi, scarsa propensione alle novità culturali, asfissiante retorica di partito con obbligo settario di appartenenza a questo o quel movimento.

Questo lo volevamo fare con la musica come mezzo e fine ultimo, l’universo canzone in particolare.

Ovviamente non siamo riusciti nei nostri propositi. Siamo dei soccombenti, per dirla alla Thomas Bernard.

La Storia –non- ci sta dando ragione (Freak Antoni).

Come nasce generalmente una canzone di “Marongiu & i Sporcaccioni”?

In genere fischietto una melodia e su quella abbozzo il soggetto di un testo. Poi immagino qualche momento musicale –stacchi, stop and go, pause comiche, il tutto molto elementare- e propongo il materiale al gruppo, che traduce in note, accordi, ordine ed armonia queste emozioni primarie.

Potresti elencarmi almeno tre vostri “cavalli di battaglia”?

‘Leccar la mona’ come inno punk rock e sincero elogio femminista al cunnilinctus.

‘No me ricordo più’ come diario intimo sulla fine di una lunga relazione.

‘Bar band’ come testamento spirituale di un gruppo rock dalle sorti comuni a tanti nella provincia Italiana.

Veniamo al presente, parlami del titolo del nuovissimo CD “Aspettando Romolo”.

È un disco concepito e registrato senza pressioni interne al gruppo, ma con enormi pressioni inerenti la situazione drammatica degli ultimi due anni.

Non ho per ora rintracciato alcun filo rosso che vada a collegare i brani, ognuno è un’isola a sé. Scrivere buone canzoni è stato l’unico comandamento che ci siamo imposti.

Complimenti per la registrazione, mi è piaciuta molto. Anche musicalmente vi considero molto bravi e coesi, presi singolarmente non trovo molti punti deboli, bravi!

Puoi svelare qualcosa sulla copertina?

In passato abbiamo inseguito idee di copertine che fossero a tutti i costi rivoltanti, distrubanti, shokkanti. Questa tendenza mi aveva stancato, sicché ho messo Romolo, il ragazzo che ci portava pranzo e cena mentre eravamo a registrare il disco in Romagna (da qui ‘Aspettando Romolo).

Romolo è una persona brillante e gestisce un bar a Modigliana -Il Kremlino-, ma allo stesso tempo non ha esigenza di svendere la propria immagine a tutti i costi. Incarna alla perfezione la filosofia di Marongiu & I Sporcaccioni: se sai di essere grande, non c’è alcun bisogno che ti svenda.

Premesso che ho ascoltato il CD dopo aver visto diverse volte il video di “Bar Band” su YouTube, voci mi dicono che il prossimo video sarà quello di “Cava le Mudande” (lol), confermi?

Assolutamente. Penso che la tendenza a rincorrere consensi populistici a tutti i costi e quella a chiudersi a riccio in un elitarismo intellettualoide siano figlie dello stesso problema: l’incapacità di esprimere amore. A me l’amore non fa paura. Voglio bene a chi suona con me, a chi viene a vederci, finanche a chi mi ritiene un coglione deprecabile.

‘Cava le mudande’ è un brano importante ed esprime la voglia di dare amore.

L’intro parlato mette subito in chiaro una cosa: vogliamo essere inadatti. Questa affermazione si addice molto al tuo gruppo, “essere inadatti” può essere visto negativamente dalla massa, invece io la vedo come un “essere se stessi”, sia nella musica che nei testi soprattutto. Cosa ne dici?

Hai detto tutto. Non ho altro da aggiungere.

Veniamo alla canzone “Dischi”, puoi parlarcene?

Lì ho trattato della mia ludopatia. Un problema molto serio e dalle tinte tragicomiche che mi ha portato a svendere una -pur modesta- collezione di dischi per permettermi di giocare. Non mi vergogno di riportare che sono in cura al Sert da quasi due anni e l’astinenza sta funzionando molto bene. Ho ripreso contatto con me stesso, vivo sulla Terra, anche se il grosso della difficoltà di guarigione è insito proprio in questo dato: il mondo è difficile anche dopo la guarigione, la vita è una merda e resta tale. Devi tenerlo presente altrimenti crolli di nuovo.

Musicalmente invece nasce da un bel giro alla White Stripes di Giovanni, il chitarrista.

Quando me l’ha fatto sentire mi ha subito convinto. Don Antonio in studio ha poi provveduto a conferirgli un timbro moderno –e oscuro quel che basta-, alla Black Keys.

“Par no farte annoiar” è una canzone molto profonda, i miei personali complimenti, vuoi dirci qualcosina in più?

Avevo in testa certe atmosfere dilatate alla Bob Dylan ed il desiderio di mettere una grossa pietra sopra la mia relazione. A conti fatti però c’è un po’ di tutto, c’è la morte di mio nonno, la tristezza del lockdown invernale, il mistero delle colonne sonore di David Lynch.

Ora basta serietà! 🙂 Quando si assiste ad un concerto dei “Marongiu & i Sporcaccioni” è impossibile restare seri su almeno tre quarti dei brani! Questo è quello che chiamo energia, o meglio scambio di energia tra voi come musicisti ed il pubblico presente. Condividi o meno questo discorso?

Il danno derivante dalla quasi totale sospensione dei concerti dal vivo è per noi incalcolabile.

Buona parte dell’ispirazione per le composizioni le ricavo dalle situazioni surreali che si verificano dal vivo e per uno che come te suona, suppongo sia facile calarsi nei nostri panni.

I prossimi concerti?

Venerdì 13 agosto Osteria Ta’ L Curtivon Turriaco (GO)

Venerdì 27 agosto bar Area Verde Monfalcone (GO)

Puoi lasciarci qualche link di riferimento?

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Vuoi aggiungere qualcosa in conclusione?

Sì. Mi complimento per la competenza che hai espresso nel pormi domande ben ragionate.

Grazie & Sporcaccioni a vita!

Ecco i 3 nuovi video! 🙂

andrea nicola OltreCoscienza