Canzoni (piuttosto simili nel testo e nella musica) citate nell’articolo:
Chissà se nel tour 2025 di supporto al disco saranno inserite tutte e tre……………
Canzoni (piuttosto simili nel testo e nella musica) citate nell’articolo:
Chissà se nel tour 2025 di supporto al disco saranno inserite tutte e tre……………
Ad un primissimo ascolto l’unica cosa che mi sento di dire: sempre quello! Tutto già sentito su Black Clouds e altri album dopo, sembra fatto con l’IA … Aspettiamo l’intero album nel prossimo febbraio 2025. Non vorrei rimpiangere Mangini eh!
Fuorissimo questo recente video dei Voivod!
capolavoro
Ci sono!
“Una vista dalla cima del mondo”, è questa la chiave per vedere e soprattutto ascoltare l’ennesima fatica dei Dream Theater. Sei sulla cima di un monte e ti si staglia di fronte un paesaggio (vedi copertina del disco), hai la possibilità di ammirarlo con gli occhi, magari con un buon binocolo o con un potente telescopio… ma è con quest’ultimo che si possono osservare particolari non visibili.
Musicalmente c’è poco da dire, maestria consolidata, suono praticamente perfetto sotto ogni punto di vista, soltanto un pizzico di innovazione qua e là nelle 7 tracce. Un passetto avanti al predecessore “Distance Over Time”. Se qualcuno attende ancora un “Images And Words” starà fresco, è come un po’ il discorso che c’è tra “7th Son of A 7th Son” e “Senjutsu” degli Iron Maiden. Il libretto contiene apprezzabili disegni in classico stile “Dream Theater” moderni.
Concludendo, consiglio di ascoltare “A View From The Top Of The World” con un Celestron o Meade… chi ha orecchio e vista, intenda! Cosciente ascolto!
Il video di “Alien”
Il video di “Invisible Monster”
Giudicarla senza saperla suonare o ascoltare è quantomeno riduttivo
È da parecchio tempo che non metto un pieno voto ad uno dei miei gruppi preferiti. È forse giunto il momento?...
Inizio dall'odore delle pagine (lol), buonissimo! Il libretto con le foto, gli sfondi dei 5 dischi e i disegni sono davvero apprezzabili, con sempre qualche particolare da scoprire. L'immagine della classica cabina telefonica inglese con all'interno l'androide di "Distance Over Time" che telefona, è molto carina ed azzeccata. "Distant Memories - Live in London" promette bene già dall'intro e dalle prime note di "Untethered Angel". I Dream fanno sul serio però con "A Nightmare To Remember", brano sempre potente dal vivo. Si continua con "Fall Into The Light", il brano dell'ultimo CD che mio avviso è tra i pochissimi punti deboli del live, ma è un mio parere in quanto tale song l'ho da sempre reputata sufficiente o poco più. Il concerto prosegue con "Barstool Warrior" che è una valida canzone, sempre estratta dall'ultima fatica della band. È la volta di "In The Presence Of Enemies - part 1" prelevata da “Systematic Chaos” del 2007, ben incastonata con ultimo brano della prima parte del live, e cioè "Pale Blue Dot". Questa traccia, presa sempre dall'ultimo CD, è la mia preferita dell'ultimo disco, un brano che ho particolarmente apprezzato dal vivo l'anno scorso al MetalDays a Tolmino, in Slovenia.
Dopo un'oretta circa della prima parte del live, ecco partire l'oltre ora e mezza di "Metropolis Pt. 2: Scenes From a Memory", un album che a detta di una certa schiera di fans è l'ultimo album degno di nota dei DT. L'esecuzione musicale è impeccabile raggiungendo l'apice con "The Dance Of Eternity", la canzone strumentale che è tra le mie favorite della band. Insomma, il ventennale di “Scenes From A Memory” è stato celebrato a dovere.
L'ottima "At Wit's End" e la discreta bonus track "Paralyzed" concludono questo live londinese. Da segnalare un piccolo materiale bonus, che conta poco più di 4 minuti.
La prestazione della band è come al solito superlativa, un Jordan Rudess che vola tra una tastiera e l'altra, un Petrucci che è una goduria ascoltarlo in ogni sua nota, un solito Myung (immutabile da anni, lol) concentrato e preciso, un Mangini pauroso dietro le pelli (quanto si diverte su “Finally Free?”). Capitolo a parte meriterebbe James LaBrie, secondo me autore di una buona performance, nonostante le molte critiche che gli vengono troppo spesso rivolte. Accordare a 432Hz sarebbe un aiuto?
La produzione sonora è praticamente perfetta sotto ogni aspetto, dai pezzi più pesanti, prog/metal ai pezzi più melodici. Sicuramente l’audio è superiore al precedente “Breaking The Fourth Wall”, in questo momento, a caldo, potrei paragonarlo al “Live At Luna Park”. Se proprio devo trovare un difetto, trovo che la voce sia un pochino bassa nella prima parte del concerto…
Insomma i Dream Theater, musicalmente, non sbagliano un colpo. Posso quindi ritenermi molto soddisfatto di questo "Distant Memories - Live in London"... Alzare il volume, Ascoltare e Vedere per Credere!
traduzione in italiano del testo:
Allo Stremo
Lascia che ti aiuti, quando manca prima che realizzi?
Stai peggiorando e ti sta facendo morire dentro
Non riesco a irrompere, devi affrontare questo per conto tuo?
Vuoi essere lasciato solo
Non lasciarmi ora, non lasciarmi ora
So che ti sta facendo a pezzi
Non lasciarmi ora, non lasciarmi ora
Vivi
Senti che sto chiedendo troppo ma non posso lasciare andare
La paura alimenta odi e la tua apatia, vuoto e cavo
Hai perso la faccia, non c’è niente da fare. Perché chiudermi fuori?
Frenetico, disturbato, pieno di tristezza, non riesco a capirlo
Senza sonno, peggio per la paura
Fissando il soffitto
Sono sedato, intossicato
Assordante, assordante
Gridalo, gridalo
Bruciando, bruciando
Senza via d’uscita, senza via d’uscita
Non lasciarmi ora, non lasciarmi ora
So che ti sta facendo a pezzi
Non lasciarmi ora, non lasciarmi ora
Vivi
Mi hai chiesto di ascoltare Non posso andare avanti e affrontare un altro giorno
Ho mentito, non lo ammetto
Quello che è perso è ancora in te
Qualcosa manca
Vedi l’oscurità nei miei occhi
Maculata, non c’è cura
Giocando per smettere di fingere
Camminando dentro, è un turno senza fine
Non lasciarmi ora, non lasciarmi ora
Non lasciami ora
Non lasciarmi ora, non lasciarmi ora
Non lasciami ora