Le fake news si combattono pensando con la propria testa…

FONTE: http://storieviandanti.blogspot.com/2020/04/le-fake-news-si-combattono-pensando-con.html

No, quella di costituire una Commissione per individuare le fake news e colpirne gli autori non è una buona idea. Non lo è perché in campo scientifico non è semplice distinguere la genialità dell’innovatore dall’immaginazione del falsario. Un gruppo di “controllori” dell’ortodossia assomiglia troppo all’inquisizione che in nome della “verità vera” si rifiuta di accettare le ipotesi in quel momento considerate fantascientifiche di chi la metteva in discussione. Ed è fin troppo facile passare dalla scienza alla politica, dove il Potere di turno potrebbe annichilire la rispettiva opposizione avendo i mezzi per definire “menzognero” chiunque cerchi di sottrarsi alla sua influenza.
E’ sempre stato così, ogni guerra ha avuto bisogno di fake news per convincere generazioni di giovani a sbudellare tanti coetanei che non avrebbero avuto altrimenti alcun motivo per dichiararsi nemici. Tuttavia è innegabile come sia ancor più necessaria oggi una forte educazione al discernimento, a causa dell’alluvione di informazioni che sta travolgendo la cultura planetaria da un paio di decenni.
Rimanendo a esempi di questi giorni, chi capisce i criteri con i quali vengono “sparati” i numeri nelle criticatissime conferenze stampa quotidiane della Protezione Civile? Con quali strumenti, tra le migliaia di volti più o meno noti che affollano le tv, si possono distinguere i “falsi” dai “veri” scienziati? Come proteggersi dalla propaganda politica che cerca per esempio di presentare come uno straordinario successo una catastrofe sanitaria – e forse anche un crimine – come quella verificatasi nel tragico marzo lombardo? Come impedire ai sindaci di trasformarsi da “garanti della giustizia” in volgari paternalisti se-dicenti educatori del popolo, ai cittadini onesti di diventare insopportabili delatori, ai capi partito di mettere i panni dei vescovi e ai preti di sostituirsi agli amministratori?
Un errore potrebbe essere quello di pensare che tutto ciò accada adesso e che il coronavirus abbia suscitato i peggiori istinti negli esseri umani. Non è così, semmai questo periodo porta all’evidenza ciò che non era a tutti chiaro. Trent’anni di formazione televisiva improntata al “non senso” della vita, al consumismo edonista più bieco, alla religione del Soldo e dell’effimero hanno provocato una malattia sociale profonda, dalla quale non sarà semplice guarire.
Un rimedio facile da usare, in questo tempo di inimmaginabili restrizioni, potrebbe essere semplicemente quello di spegnere la tv e scoprire di quanti insondabili e sorprendenti pensieri è capace l’umano intelletto e quali meravigliose emozioni possono albergare ancora nel cuore di ognuno.

Obbligo di mascherine (o coprire naso e bocca) e guanti monouso negli esercizi commerciali di generi alimentari in Friuli Venezia Giulia

Coronavirus: no obbligo mascherina, ma coprire naso e bocca

Trieste, 3 apr – All’interno di mercati e degli esercizi commerciali di generi alimentari del Friuli Venezia Giulia l’obbligo per tutti è di coprire il naso e la bocca, con mascherine o altre protezioni, e di utilizzare guanti monouso (anche gli stessi forniti dai supermercati, ove presenti).

E’ quanto va evidenziato a proposito dell’ordinanza n.7 firmata oggi dal governatore Massimiliano Fedriga nell’ambito delle misure per il contenimento del Covid-19.

Viene così recepita un’indicazione largamente condivisa dalla comunità scientifica, sempre ricordando che l’utilizzo delle protezioni, per essere efficace, va abbinato all’osservanza della distanza di sicurezza tra le persone. ARC/PPH

Fonte: http://www.regione.fvg.it/rafvg/comunicati/comunicato.act?dir=/rafvg/cms/RAFVG/notiziedallagiunta/&nm=20200403210153013

L’ordinanza contingibile e urgente n. 7/PC http://www.regione.fvg.it/rafvg/export/sites/default/RAFVG/hp-new/in-evidenza/allegati/Ordinanza_n_7_PC_FVG_dd_03_04_2020.pdf

Tamponi: 80% di falsi positivi

Fonte dell’articolo: sconosciuto (se qualcuno gentilmente me lo indicherà in futuro lo metterò con piacere e per diritto).

Il TEST TAMPONE per rilevare il presunto Corona virus (covid19), secondo uno studio pubblicato, da parte del dipartimento di Biologia Cinese, il tampone fornisce l’80% di FALSI POSITIVI, quindi tutto ciò che si afferma da parte delle autorità statali (in primis il Ministero/ministro della “salute”) riguarda la cosiddetta “Epidemia”, e’ COMPLETAMENTE FALSO, infatti in Cina quel test non viene più utilizzato.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/32133832
Si richiede di Visionare con estrema attenzione quando riferito da questa ricercatrice nel video qui indicato
https://youtu.be/n-DHN9I1Co4
Inoltre come confermato da OMS
Le mascherine anti-smog – di quelle che negli ultimi tempi sono comparse in alcune grandi città – riescono a bloccare batteri e smog. Non è così per i virus, che invece sono più piccoli: sono generalmente compresi tra 0,02 e 0,3 micrometri, circa 10 volte più piccoli dei batteri. https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/advice-for-public/when-and-how-to-use-masks
Anche sulle cosiddette mascherine chirurgiche ci sono dubbi.
Qualche tempo fa David Carrington, medico e docente della St George’s University of London, aveva spiegato a BBC News che servono a poco contro i virus perché non coprono a sufficienza il viso, non hanno filtri e lasciano gli occhi esposti: i virus che si trasmettono per via aerea possono entrare anche da lì. L’unico caso in cui possono limitare il rischio di un contagio è quello in cui una persona infetta starnutisca o tossisca vicino a voi: una mascherina può fare da barriera fisica tra le vostre mucose e uno schizzo di saliva. Ma anche in un caso del genere non è detto che il virus non riesca a farsi strada.
informazioni riportate anche dal viceministro Sileri Coronavirus,: “Le mascherine non servono”.
Il viceministro della Salute, Pierpaolo Silieri: “Mascherina stupidaggine enorme, non serve”. E gli esperti sono d’accordo https://m.ilgiornale.it/news/mondo/coronavirus-sileri-usare-mascherine-stupidaggine-enorme-1819425.html

Stato di Polizia. Che cosa possiamo fare?

Dedicato alla stragrande maggioranza dei giornalisti e non solo: Procurato allarme è una fattispecie di reato prevista e punita dall’art. 658 del codice penale italiano. «Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l’Autorità, o presso enti e persone che esercitano un pubblico servizio, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda da euro 10 a euro 516.»

Grazie a Rosario Marcianò https://www.facebook.com/rosario.marciano.profilo2

https://youtu.be/4Ysc-OR5yFY

CORONAVIRUS 2019: non esiste un test per la diagnosi! Numero molto alto di falsi positivi dalla Real-Time PCR…

Department of Epidemiology and Biostatistics, School of Public Health, Xi’an Jiaotong University Health Science Center, Xi’an 710061, China.

Dalla Cina arrivano primi dati a livello globale sull’affidabilità dello screening per CORONAVIRUS 2019: L’80,33% dei positivi alla Real- Time PCR sono falsi positivi.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/32133832

5 marzo 2020: dalla “democratica” Cina, arrivano gli unici risultati al mondo, sul tasso di falsi positivi risultanti dall’indagine attiva sui cosiddetti “contagiati” dal virus…. Dalle nostre parti, si parla di portatori sani e/o di contagiati come di pericolosi untori da circoscrivere in zone rosse di quarantena. Di questi, tuttavia, l’80,33% sono falsi positivi.

La PCR che ricerca l’RNA del virus non è affidabile: solo il 19,67% dei cosiddetti “contagiati”, meglio definibili come, “individui infetti asintomatici” alberga veramente l’RNA virale ed in quantità, peraltro, più che minima. Una diagnosi di certezza su questo 20% circa, a questo punto, può arrivare solo dall’isolamento del virus finora riportato solo da pochissimi dei nostri ricercatori.

Di seguito lo studio, nella parte in lingua inglese:

[Potenziale tasso di falsi positivi tra gli “individui infetti asintomatici” in stretti contatti di pazienti COVID-19].

Abstract:

Obiettivo: Mentre la prevenzione ed il controllo di COVID-19 continua a progredire, lo screening del test dell’acido nucleico positivo nei contatti ravvicinati dei pazienti è stato effettuato in molte parti della Cina. Tuttavia, la percentuale di risultati falsi positivi allo screening non è stata finora riportata. Chiarire la percentuale di falsi positivi durante lo screening è importante nel controllo e nella prevenzione di COVID-19.

Metodi:

I valori numerici e gli intervalli ragionevoli dei vari indicatori che influiscono sulla percentuale di falsi positivi sui risultati positivi (ndr, alla PCR) sono stati stimati sulla base delle informazioni a nostra disposizione al momento. La percentuale di falsi positivi di soggetti positivi nello screening attivo è stata dedotta, e sono state effettuate analisi di sensibilità univariate e multivariate per comprendere la solidità dei risultati.

Risultati:

Quando il tasso di infezione dei contatti ravvicinati e la sensibilità e la specificità dei risultati riportati sono stati presi come punti di stima, il valore predittivo positivo dello screening attivo è stato solo del 19,67%, mentre il tasso di falsi positivi dei risultati positivi è stato dell’80,33%. I risultati dell’analisi di sensibilità multivariata-probabilistica hanno supportato i risultati del base-case, con una probabilità del 75% per il tasso di falsi positivi superiori al 47%. Conclusioni: Nei contatti ravvicinati dei pazienti di COVID-19, quasi la metà o anche di più degli “individui infetti asintomatici” riportati nello screening del test dell’acido nucleico positivo potrebbero essere falsi positivi.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/32133832

Il lavoro mostra chiaramente due cose:

a) Il 20% di veri positivi su cento positivi alla PCR ridimensiona in modo drastico l’entità dell’epidemia portata avanti da OMS-CDC;

b) Ancora più importante: non esiste la propagandata rapida e temibile diffusione del virus che, peraltro, non dà problemi quod vitam in circa il 95% delle persone sintomatiche.

I nostri rappresentanti istituzionali dovrebbero chiedere delucidazioni al riguardo…

Dr. Giuseppe Nobile

https://www.facebook.com/notes/giuseppe-nobile/coronavirus-2019-non-esiste-un-test-per-la-diagnosi-numero-molto-alto-di-falsi-p/2907776755948624/?hc_location=ufi&comment_id=Y29tbWVudDoyMjU5Mzg4NDg0NTQzMjJfMjI1OTQ1NzU4NDUzNjMx

Help us caption & translate this video!

https://amara.org/it/videos/SpVFt4MGcoFT/info/stato-di-polizia-che-cosa-possiamo-fare/

Tagli indiscriminati di alberi, c’entra il 5G?

“Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto, l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo pesce pescato, l’ultimo animale libero ucciso. Vi accorgerete… che non si può mangiare il denaro.” (fonte: internet)

4 dicembre 2019 a Sagrado, provincia di Gorizia:

4 dicembre 2019 a Ronchi dei Legionari, provincia di Gorizia:

https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2019/12/05/news/abbattuti-tra-le-proteste-40-dei-69-tigli-di-ronchi-dei-legionari-1.38069539

Decine e decine di alberi sani abbattuti a pochissimi chilometri di distanza nello stesso giorno, un atto ignobile ed ingiustificabile. Ora, non so se siano collegati questi tagli con la prossima introduzione del 5G di cui ho fatto un post recentemente: https://www.oltrecoscienza.it/2019/11/19/il-5g-nel-dettaglio/, ma è evidentemente che ci sia qualcosa di strano, anche perché questi abbattimenti sono già stati effettuati nei mesi scorsi in diversi comuni d’Italia.

Questo è un chiaro danno all’ambiente e a tutti gli esseri viventi di questo pianeta…

Quotidiano Il Piccolo – febbraio 2020

Altri tagli segnalati anche a Gorizia

Quando la verità non è libera, la verità non è vera (J. Prevert)

Coscienza e politica (di Corrado Malanga)

Il mondo della politica e della finanza si sta recentemente accorgendo che è importante introdurre il parametro coscienziale nella visione della mappa del territorio. Il recente libro che descrivo qui di seguito ne è un eclantante esempio.

IL NUOVO TOTALITARISMO E LA RIVOLUZIONE DELLA COSCIENZA

Con questo titolo Roberto Siconolfi pubblica il suo primo saggio (Aga Editrice, Milano,2019), introducendo alcune sue riflessioni sul passato, presente e possibile futuro della società. In questo suo percorso, tocca alcuni aspetti della realtà attuale che ci stanno molto a cuore, utilizzando concetti su cui ormai da anni disquisiamo continuamente. Intanto si parte da una analisi della società contemporanea che per quanto riguarda la politica e la finanza mostra tutte le sue problematiche realizzative e tutti i suoi limiti strutturali e storici. Al di là delle definizioni e delle categorizzazioni che lo storico può fare, salta subito agli occhi il fatto che l’autore si sia accorto che si può puntare il dito sul concetto di dualità. Dualità dell’essere, della politica, dell’universo intero in sé, dualità nel vedere il mondo e nel giudicarlo, dove concetti come bene e male, acceso spento, ricco povero ma anche pieno vuoto, consapevole inconsapevole la fanno da padroni. All’autore non sfugge infatti l’osservazione che l’idea di dualità è stata da sempre utilizzata per categorizzare il pensiero della gente che così potrà dire di appartenere ad una delle due categorie del pensiero duale. Oggi ci si categorizza per esempio proclamandosi di destra o di sinistra ma anche, a livello sociale, come ricchi o poveri, cattolici o islamici, maschi o femmine, rispettosi delle regole sociali o rivoluzionari. Nella categorizzazione, l’essere umano, trova una sua collocazione e con essa la sua definitiva identità mancante. Se non sai dove sei collocato non sai chi sei; ma il problema sorge proprio quando, per un caso, un giorno ci si accorge che non siamo noi ad aver scelto dove stare. Quella scelta è stata subdolamente effettuata da altri che ci hanno detto quali erano le opzioni da scegliere e soprattutto quale poteva essere la scelta corretta per non incorrere in problematiche sociali. Era chiaro che chi ci diceva di scegliere fra i due fronti dei buoni e dei cattivi era chi ci comandava e chi aveva per definizione già stabilito cosa era buono e cosa no, per noi. Banalmente la politica si divide in destre e sinistre ed ognuna delle due fazioni dell’universo duale, ci dirà di votare per lei. Così noi, nell’istante in cui abbiamo effettuato la scelta ci sentiamo di appartenere a quella squadra e cominceremo a tifare per essa credendo ciecamente di appartenergli. In quell’istante ci sentiremo sollevati dallo sforzo di emettere sentenze in favore di questo o quel problema sociale perché è il partito che ci dirà cosa dire. Nell’istante in cui ti senti sgravato da tale compito, il categorizzato non sente più la responsabilità della res publica, che ha demandato al suo categorizzatore. Egli, con il tuo beneplacito, da quel momento, ha deciso e deciderà per te. Tale istante è quello che decide che tu hai abdicato la responsabilità di gestire la tua vita e tale istante è il momento in cui la tua consapevolezza mostrerà i suoi limiti. Quando uno è stato categorizzato nel pensiero, ecco che non ragiona più liberamente ma deve, per paradigma, sostenere ciò che altri dicono, anche se fosse tutto sbagliato. Si comprende che la consapevolezza del singolo individuo che ha subito il processo di categorizzazione è andata a farsi benedire. Il cittadino dell’era moderna risulta così in balia di chi lo gestisce sia esso un partito politico od un ospedale od una banca od una scuola. Bisogna far notare come tale processo di categorizzazione ha grande successo e serve per mantenere il potere nelle mani di chi lo gestisce da sempre, a causa della iniziale mancanza di consapevolezza degli umani che si lasciano categorizzare cioè si lasciano dire da altri chi essi siano e che ruolo debbano o possano recitare nella società. La mancanza di una propria consapevolezza fa si che il singolo cerchi se stesso negli altri cioè nel gruppo di appartenenza ed il potere, che sa benissimo queste cose, ci offre due possibilità. O stai con me o contro di me: ed ecco che il singolo si sente di appartenere ad una corrente di pensiero, ad un gruppo; ma l’esigenza della idea di appartenenza è solo legata alla mancanza di consapevolezza di sé. Gli individui così categorizzati difenderanno non la propria identità, peraltro inesistente, ma l’identità del gruppo nel quale credono forse di riconoscersi. Ma c’è un ma. Con il passare del tempo è inevitabile che la consapevolezza della gente aumenti e molti individui, non si riconoscano più nel proprio gruppo. Si ha così un fenomeno che dapprima sembra avere le caratteristiche di un effetto migratorio da una fazione all’altra. In questa prima fase chi era di destra si rivolgerà deluso alla sinistra e viceversa. Questa migrazione, con ribaltamento dei paradigmi di credenza del singolo, può accadere solo e solamente se la gente non ha consapevolezza di sé e dunque non ha le idee chiare, altrimenti certi fenomeni di trasformismo politico non sarebbero sopportati ma sarebbero condannati inesorabilmente. Ma dopo aver provato anche l’altra sponda, dopo aver passato una vita nelle file della Destra, essere diventati di Sinistra ed essere ritornati alla Destra, dopo essere stati ferventi cattolici, essere divenuti musulmani e ritornati ad essere cattolici, non si può più essere categorizzati e dunque si esce dal circuito imposto dal potere. Ed è storicamente, a questo punto, che nasce quello che Siconolfi chiama Nuovo Totalitarismo. Il Potere ha bisogno di creare una forza nuova che sembri alternativa alla dualità in cui il cittadino convoglierà le proprie speranze: una nuova forza cioè che si prenda ancora una volta su di sé la responsabilità che il cittadino non vuole avere ma che vuole delegare sempre ad un altro. Ancora una volta il popolo fallisce perché delega ancora ad altri la responsabilità delle proprie azioni, salvo poi non essere contento delle scelte che altri hanno fatto per lui. Ma come si fa a creare una terza via in un mondo che è gestito solo dalla dualità. Ed ecco comparire il Nuovo Totalitarismo, nelle sue numerose sfaccettature che sembrano anche bellicosamente confrontarsi come, in questo momento storico, l’esempio dato dalle forze che comandano nella UE contro lo strano bipolarismo integrato Salvini-Di Maio; forze che di nuovo non hanno niente ma che riuniscono il peggio delle due fazioni che lo hanno originato. In questa sorta di sincretismo politico, dove non esiste più la Destra o la Sinistra ma il centro-destra ed il centro-sinistra, dove si finirà per fondere anche le religioni monoteiste, che offriranno un solo prodotto da consumare, un unico tipo di oppio dei popoli, dove anche le banche si fonderanno in una unica orwelliana mega banca, il processo di globalizzazione prenderà forma. La mancanza di consapevolezza del cittadino, ancora una volta, gioca un ruolo importante nella riuscita di questo concetto politico perché egli non riconosce nel movimento le vecchie idee di destra e sinistra neanche tanto abilmente celate. Dal canto suo il potere che dapprima governava con la dualità, ora cerca di trovare una unica via globalizzante. Ed è da notare che questa rappresenta un controsenso vivente poiché essa può esistere solo se si ammette che la dualità, che fino a pochi giorni fa gestiva la nostra vita, fosse inesistente e fosse stata un vero e proprio inganno. Qui entra in gioco il concetto di resilienza, cioè la capacità di un sistema di resistere ai cambiamenti modificandosi senza modificare nulla o cambiando molto poco nel far credere che si è cambiato tutto.Mentre il target della dualità era far prevalere una delle due fazioni, che con le sue idee avrebbe diretto le operazioni di governance, il Nuovo Totalitarismo, proprio perché è costruito sulla fusione di due teste opposte, non può che sperare di sopravvivere facendo in modo che la consapevolezza della gente sia ridotta al minimo. Ciò significa che il Nuovo Totalitarismo avrà come massima aspirazione il raggiungimento di un preciso obiettivo: la incapacità da parte del singolo cittadino che appartiene al Nuovo Totalitarismo di non essere in grado di scegliere tra due qualsiasi opzioni. Ciò dimostra due importanti cose: la prima è che il dualismo iniziale era effettivamente falso e chiunque vincesse aveva vinto sempre il Potere con la P maiuscola, che è super partes anche alle due fazioni, qualsiasi esse siano state. I contenuti del pensiero di destra e di sinistra finiscono così per sovrapporsi nell’unico vero scopo: mantenere il potere sul popolo. Il secondo aspetto è legato al concetto di entropia. Nell’universo l’entropia è una misura non tanto dell’ordine o del meno disordine ma è una misura della consapevolezza, attraverso il concetto matematico e statistico di Informazione. Più informazione esiste, più l’entropia del sistema aumenta e con essa la simmetria del sistema, società compresa. Si può facilmente dimostrare che in un sistema sociale quando siamo in regime di dualità, l’entropia di un insieme di persone che hanno scelto, è più alta della entropia di persone indecise, a prescindere da qualsiasi scelta si tenga in considerazione. Siccome l’entropia si misura con un parametro indicato come consapevolezza di sé, ecco che se il potere riesce alla fine a non far mai scegliere a nessuno, su qualsiasi argomento, esso ha raggiunto il minimo valore di entropia possibile: il che rappresenta la maggior probabilità di mantenere il potere stesso, a causa della bassa consapevolezza degli esseri umani. Siconolfi dunque propone in questo testo una ovvia finale rivoluzione: non già militare, sociale, economica, politica e religiosa. Tutto ciò è già stato sperimentato dalla storia. L’unica rivoluzione rimasta è quella delle coscienze e questa è nelle sole mani del singolo prima che di un qualsiasi gruppo di persone pensanti.

Corrado Malanga

18/luglio/2019

https://www.facebook.com/notes/corrado-malanga/coscienza-e-politica/1345079615660656/

OltreCoscienza Andrea Nicola 2019 – il testo definitivo – gratis

Finalmente è uscito il mio “testo” definitivo con un ritardo, per diversi motivi, di un annetto o poco più. Rispetto al precedente questo è stato rimesso a nuovo con correzioni, miglioramenti, aggiunte di foto mie, ampliamenti, ecc… ovviamente è scaricabile gratuitamente, sentitevi pure di condividerlo dove volete! Grazie a tutti anticipatamente!!! 🙂 Ecco il link:

https://drive.google.com/file/d/1iFmHtBLapoFU3zxJj-4Kk3y2nFQeo1p-/view?usp=sharing

(cliccare download, poi download anyway, per utenti windows: scansionate per scrupolo il file PDF per eventuali virus prima di aprirlo)

FELICE LETTURA 🙂

Il criminale

“Il criminale è l’elettore. (…) La scelta è tua, tu l’elettore, tu, che accetti ciò che esiste; tu, che, con il tuo voto, sancisci tutta la tua miseria; tu, che, votando, consacri la tua servitù. (…) Tu sei una minaccia per noi, uomini liberi, anarchici. Tu sei pericoloso quanto i tiranni, come i padroni a cui ti consegni, chi voti, chi eleggi, chi sostieni, chi nutri, chi proteggi con le tue baionette, chi difendi con la tua forza bruta, chi aduli con la tua ignoranza, chi legittimi con la tua scheda e chi ci imponi per mezzo della tua imbecillità. (…) Se i candidati avidi di mandati e ripieni di stupidità, ti grattano la schiena e pizzicano il culo della tua sovranità di carta; se ti intossichi dell’incenso e delle promesse in cui sei stato immerso da coloro che ti hanno sempre tradito, chi ti ha ingannato prima e chi ti ingannerà di nuovo domani; questo è perché tu sei come loro. (…) Andiamo, vota! Abbi fede nei tuoi delegati, credi in coloro per cui hai votato. Ma smettila di lamentarti. I giochi che subisci, sei tu che li imponi. I crimini di cui soffri, sei tu che li commetti. Sei tu il capo, sei tu il criminale e, ironia, sei tu lo schiavo, sei tu la vittima.”

(A. Libertad, Le Culte de la charogne. Anarchisme, un état de revolution permanente (1897-1908), Marseilles, Agone, 2006.)

tratto da…

La violenza non è soltanto quella delle stragi

Violenza non significa soltanto uccidere qualcuno. C’è violenza quando usiamo una parola tagliente, quando facciamo un gesto per respingere una persona, quando obbediamo per paura. Quindi la violenza non è soltanto quella delle stragi organizzate nel nome di Dio, della società o del paese. La violenza è molto più sottile, molto più profonda, e noi stiamo indagando la vera profondità della violenza. Quando vi definite indiani o musulmani o cristiani o europei, o qualsiasi altra cosa, voi siete violenti. E sapete perché? Perché vi state separando dal resto dell’umanità. Quando vi separate per una fede, per nazionalità, per tradizione, questo produce violenza. Quindi, una persona che cerca di comprendere la violenza, non appartiene a nessun paese, a nessuna religione, a nessun partito o sistema politico; si preoccupa della comprensione completa dell’umanità.

 (Da: Jiddu Krishnamurti, Libertà dal conosciuto, 1978)