Cos’è la verità – Dott.ssa Gatti e Corrado Malanga

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Questa Non è Una Esercitazione

Regia: Alessandro Cavazza Nel 1987 Bologna era considerata la Berlino italiana. L’Emilia Romagna era il simbolo del PCI dove tutto andava bene, era il laboratorio dell’espressione e della libertà. Poi arrivano loro, i Disciplinatha che sbattono in faccia ad una platea incredula i loro live fatti di estremismo hardcore industrial, provocazioni visuali, immaginario fascista sinistramente avveniristico e profezie foschissime sul futuro dell’Italia e dell’Europa. Il pubblico si spacca: chi li ha odiati, chi li ha amati e chi ha temuto il cortocircuito culturale inutilmente innescato da loro in quel lontano 1987. Disciplinatha fu solo incidentalmente un progetto musicale, in altre epoche sarebbe stato un nucleo di martiri della libertà o una cellula golpista impazzita. Con interviste a Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Jello Biafra, Mercy degli Ianva e Manuel Agnelli, “Questa non è un’esercitazione” sarebbe la storia di un gruppo musicale, se non raccontasse il cuore di tenebra di un intero paese nel quale è possibile fare tutto ciò che vuoi, tranne ciò che devi. Anno: 2012 Durata: 68 min Genere: documentario musicale Manufatto audiovisivo incluso nel cofanetto “Tesori della Patria” 2012 – Black Fading Records

Il fenomeno Fabri Fibra, “Caos”. Il tempo vola…

Quasi 40 volte “brutto figlio di puttana” viene ripetuto nella canzone omonima tratta dell’ultimo disco Caos (2022) di Fabri Fibra. Un altro “record” sfornato dal rapper più importante e chiacchierato della scena italiana.

Qui un mio articoletto datato 2017: https://www.oltrecoscienza.it/2017/08/06/fff-il-fenomeno-fabri-fibra/

Visto a Padova al Geox il 28 ottobre 2017 e a Grado (GO) al Parco delle Rose il 17 settembre 2022. Sarà nuovamente in concerto a Lignano Sabbiadoro il 14 luglio 2023 https://www.ticketone.it/event/fabri-fibra-arena-alpe-adria-16955675/

Alcuni brani:

Articolo di Giovanni Manco https://www.labparlamento.it/cultura-propaganda-di-fabri-fibra-e-linsostenibile-leggerezza-della-personalizzazione-politica/

Biografia: https://www.bohmagazine.it/fabri-fibra/

andrea nicola oltrecoscienza

Intervista a Norby Violano

Ciao Norby, come stai?

Molto bene, grazie Andrea.

Fai una breve presentazione di te stesso

Sono Norby Violano, chitarrista/compositore e produttore di musica attraverso la mia piccola etichetta indipendente Filthy Music Records.

Come e quando sei entrato nel mondo della musica?

Grazie alla mia famiglia ed in particolare a mio padre Enzo, lui è stato il batterista dei Stones Rolling, Flexy Gang e Danger Sex in cui ho militato anch’io da ragazzino. C’è sempre stata buona musica rock in casa e pure molti strumenti musicali, un harmonium, basso, chitarre, percussioni etc…Decisivi sono stati gli LP di mio papà ad influenzare il mio percorso e tutte le cassette e videocassette che ci portavano i suoi amici rockettari in casa. Così ho cominciato dapprima con una tastierina, quelle che nei ’80 si trovavano in vendita nei negozietti di elettrodomestici, poi in seguito la svolta quando, sempre mio papà, ha comperato di seconda mano una chitarra elettrica da Mauro Radigna, leader della Flexy Gang e amico storico di famiglia.

I tuoi gruppi dai tuoi esordi ad oggi

Ho cominciato suonando thrash metal con il famoso batterista Paolo Crimi, eravamo partiti in due nel 1991, poi si sono aggiunti altri formando così i Los Bastardos. Nel 1992 sono poi entrato nella band di mio papà i Danger Sex, con il grande frontman-cantante Vice alla voce. Lì ho affinato il mio stile diventando un chitarrista glam-rock con influenze metal e punk. Nel 1994 ho formato i primi Headrollers dove alla voce c’era mio fratello Richi e alla chitarra il grande Carlo Venuti. Ho avuto una pausa artistica di 10 anni dove non mi esibivo più per motivi personali dove comunque continuavo a suonare e studiare chitarra in casa. La svolta nel 2003 quando ci siamo riformati con i Danger Sex. Ho poi militato in band importanti come Quo Vadis Baby? assieme all’amico artista e cantante Ab, Off & Brau Sisters fino ad entrare totalmente nel genere rockabilly-country con Daniele Stallone & his Loud Roll Shuffle con cui ho suonato in diversi Paesi europei e Stati Uniti, Filthy Boots e ultimamente con la mia band, i Plymouth Fury dove oltre ad eseguire brani originali in stile rockabilly ho ripreso un po’ il mio stile delle origini, con più gain glam-rock oriented.

Ho perso il conto, quante chitarre hai ed usi?

Eh molte, ma comunque negli anni ho visto che di elettriche è giusto averne massimo tre, dico questo per riuscire a suonarle a ruota tutte, senza lasciarle prendere polvere. Di acustiche uso una sei corde ed una dodici corde più un mandolino.

Quando non suoni cosa fai?

Leggo, ascolto molte interviste, mi interesso di politica e pure di argomenti che hanno a che fare con il ‘mistero’, cosa che mi affascina molto. Negli anni ho collezionato moltissimi libri, riviste sull’argomento, a parte i classici naturalmente come Platone o Oscar Wilde.

Quanti e quali CD (o comunque album) hai registrato fin ad ora?

Penso 10 album, tutti dal 2010 in poi. Molti registrati in studio e altri autoprodotti con la mia etichetta.

Com’è la situazione live, a tuo modo di vedere, nella nostra zona?

Molto bella anche se fino venti anni fa forse era più viva a livello di band che suonano musica loro. Pur abitando in una regione piccola abbiamo un sacco di opportunità, locali, festival ed iniziative, penso.

Ti ho visto recentemente con i Plymouth Fury a Telefriuli, al di là della vostra buonissima performance, i suoni a casa non erano proprio esaltanti…vi siete sentiti in qualche modo penalizzati?

Siamo stati la prima band a suonare in diretta lì da dopo la pandemia. L’impianto voci l’abbiamo portato noi, il tecnico del suono non riusciva a ricevere il segnale dal nostro mixer, c’è stato un problema tecnico proprio, così è riuscito solo a riprendere il suono da dei microfoni panoramici installati in alto vicino la cabina di regia. A parte questo sono molto contento che ci abbiano invitati, era la puntata giusta, con un nutrito gruppo di motociclisti professionisti della associazione Motoclub Morena. In fin dei conti la nostra esibizione non suona peggio di quelle dei primi gruppi degli anni ’50-’60 nelle TV nazionali americane, voglio dire l’intenzione traspare attraverso il risultato sonoro. Una bellissima esperienza per farci conoscere come band.

I tuoi gruppi preferiti di un tempo

Clash e Sex Pistols.

I tuoi gruppi preferiti di adesso

Gran parte dei pionieri del rockabilly anni ’50 come Buddy Holly o Eddie Cochran ed il Sacro Ordine dei Cavalieri di Parsifal che tra l’altro sono pure miei amici.

Le tue prossime date saranno…

Suoniamo sabato 3 giugno a Novacco, frazione di Joannis, il 30 giugno ad una festa privata e in luglio al festival Datazero di Tiziana Pioggia e al memorial di Max Turus a Moraro, dove ci tengo molto ad essere presente.

Come si può contattarti o rimanere aggiornati sulla tua musica? (Metti tutti i link che vuoi)

Principalmente trovate la mia musica qui su bandcamp: https://norbyviolano.bandcamp.com/

Ma potete anche seguirmi qui:

► Facebook: https://bit.ly/3tvP9kH
► Instagram: https://bit.ly/3jUiUbK

► Spotify https://spoti.fi/3cn48G4

► Apple Music https://apple.co/3OzC82l
Stessa cosa per la mia band Plymouth Fury:

Bandcamp: https://plymouthfuryrnrband.bandcamp.com/
► Spotify https://spoti.fi/3nkMZDt

► iTunes https://apple.co/3HWDvFK

Facebook https://m.facebook.com/plymouthfuryrnrband

Instagramhttps://www.instagram.com/plymouthfuryrnrband/

Grazie per la tua disponibilità!

Grazie a te Andrea che dai voce a gli artisti delle nostre zone!

Il video di White Eagle:

L’Errore del medico non sarà più reato

Marcello Pamio - 5 aprile 2023

Nel 2021 i camici bianchi hanno avuto in regalo lo Scudo Penale, cioè la non punibilità per omicidio colposo e/o lesioni personali colpose durante la fase di emergenza epidemiologica. Ora hanno licenza di uccidere anche fuori da psicominchiate varie... Il ministro della Salute Schillaci, perfetto successore dei dementi emissari di Big Pharma (Stronzettin, Grillo e Speranza) vuole infatti depenalizzare la responsabilità medica! La scusante risibile sarebbe la medicina difensiva: in pratica la sovra-prescrizione di esami e visite quasi sempre inutili, per non dire pericolose che farebbe spendere alla sanità pubblica qualcosa come 10 miliardi l’anno. La medicina difensiva, chi difende? Il culo dei medici of course. Se infatti uno muore per un eccesso di terapie va tutto bene; se invece muore perché non ha voluto fare il napalm chemio e/o sieri genici), allora il medico viene indagato! Ricordo che i medici sono una delle prime tre cause di morte e invalidità nel mondo occidentale (assieme a malattie cardiovascolari e tumori). Vi figurate cosa accadrà ora che hanno carta bianca? Pregate di stare sempre bene o studiate attentamente le 5 Leggi Biologiche!!!

https://www.ilsole24ore.com/art/l-errore-medico-non-sara-piu-reato-cosi-governo-combatte-medicina-difensiva-AER1KZDD