Il fiume, la farfalla e Lei

AldilĂ  del fiume in secca tendenza,
ridotto a rigagnolo,
tra gli arbusti verdi
e i sassi
si riposò Lei.
Canti d’uccelli d’ogni tipo,
voli d’insetti,
pace.
Pace interrotta soltanto dal treno che sul ponte passava.
Nuovamente pace e rumori di natura selvaggia.
D’un tratto una farfalla svolazzava nei pressi,
si posò su una foglia accanto a Lei.
La farfalla era ferma ma in guardia,
osservava e con un diretto volo, su d’un indumento bagnato si piazzò.
“PerchĂ©?” Lei si chiese.
Così si avvicinò al piccolo insetto colorato e vide che stava bevendo dall’umido indumento.
Rivolò li attorno e nuovamente su d’una foglia si posò.
Lei si avvicinò piano, ma piano piano… sussurrandole qualche parola.
La farfalla si mostrò amichevole e si scambiò diecimila sguardi con Lei.
L’intesa era compiuta!
La mano si avvicinò lentamente alla foglia e,
con lieve diffidenza ma anche con coraggio,
camminò sulle dita della mano ferma di Lei.
Era fiducia, era sentimento,
era amore.
Poi svolazzò e si posò pure sui lunghi capelli biondi di Lei,
che solletico! E con un leggero scuotimento di testa la farfalla se ne andò altrove…
Il legame ormai era stato fatto, nulla poteva separarle…
solo il tempo e lo spazio, forse!

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Tal storia narra di come possano comunicare una coscienza e un’altra coscienza in modo del tutto naturale, armonico e soave.

Beata Lei! Beata la bella farfalla e beato il fiume…

oltrecoscienza andrea nicola

Questo short video è un insulto!

https://www.youtube.com/shorts/vizs8oMX-cw

Si, lo è e me ne vergogno, questo perché sono sessanta secondi estrapolati digitalmente da una "poesia musicale" durata sessanta minuti offerta dalla melodiosa ed armonica voce del grandissimo Angelo Floramo. Sapete, ho partecipato e visionato in passato molti convegni "mattoni", interessanti per carità, ma che nella maggior parte dei casi nutrono solo la conoscenza della mente... utili, pratici, tutto sommato anche piacevoli. Ma quello a cui ho assistito oggi a Staranzano, 12 maggio 2023, è stato un nutrimento per l'anima...e che nutrimento! Non trovo relatori così profondi paragonabili ad Angelo Floramo, che lui parli di marmellata, fagioli, canarini o, come in questo caso, di Leonardo da Vinci è pura musica, è poesia, è frequenza, è intelletto, è sapienza, è femminilità, è meraviglia. L'argomento di questo festival ( https://acquafestival.it/ ) è stato l'acqua. L'acqua come elemento non soltanto importante, ma fondamentale per ogni essere vivente abitante in questo favoloso pianeta chiamato Terra. Leonardo da Vinci fu affascinato dai quattro elementi, ma dedicò all'acqua un ruolo preponderante nei suoi studi e geniali intuizioni. Come lo straordinario Floramo ha suggerito, siamo anche terra, fuoco ed aria, i quattro elementi appunto...ma Aristotele sosteneva l'esistenza anche di un quinto elemento: l'etere, invito a fare profonde ricerche sugli studi di Enzo Nastati e Corrado Malanga, solo per citarne un paio. Concludo con un personale ringraziamento agli organizzatori di questo evento e all'amico Angelo Floramo: infinite grazie!

andrea nicola OltreCoscienza

Verso l’ultima frontiera (OltreCoscienza andrea nicola)

“Distrutti sono gli obelischi contenenti
l’occhio che tutto vede,
non maschio,
non femmina;
la battaglia è vinta
non la guerra!
Le coscienze son confluite
per la libertĂ  delle
undici dimensioni.
Nuove prospettive
si intravedono,
ricche di vita,
un nuovo Sole puro
non dominatore sorgerà…
Il cammino del SĂ©
come monti imponenti
e mari tempestosi,
spingono draghi di fuoco
e venti freddi ed impetuosi…
verso l’ultima frontiera…”

#AndreaNicola #OltreCoscienza (2014)

Il Mondo è un treno

Il Mondo è un treno, ma la gente crede che sia un treno fermo, invece sfreccia a 3.600.000 km/h.
Molti credendo d'esser fermi ad una stazione, scendono dal vagone ma schiattano inconsapevolmente.
Su treno la plebe discute animatamente, chi con gioia, chi con odio, chi per interesse, chi per imparare, chi per amare.
C'è chi dorme e chi guarda fuori, i fiori e gli orrori.
Qualcuno non muore, giĂ , non muore per rinascere su questo o in un altro treno.
Vive perché sa, sa che lui è il treno, lui è i sedili, lui è tutti i viaggiatori, lui è il capostazione, lui è il macchinista, lui è la corrente...
questo "lui" potresti essere TE...
e quando lo scopri sarai libero nella VeritĂ  con Amore incondizionato e sconfinato...
Felice e consapevole viaggio: ciufff ciuuuuffff

Andrea Nicola OltreCoscienza #andreanicola #oltrecoscienza

l’Italia è una Repubblica fondata sulle mascherine

l'Italia è una Repubblica fondata sulle mascherine,
non son mascherine,
son piĂą simili a bavagli,
a bavagli stretti per non parlare.

Mastini del potere,
uomini e donne innanzitutto,
quelle divise ingombranti,
son ingombranti

Ogni libertĂ  sembra ormai calpestata,
il popolino è stato cucinato,
cotto,
stracotto,
bruciato.

Lo schiavo vero si ribella,
lo schiavo finto difende il suo padrone.

L'ignoranza e la paura son malattie,
ma son malattie curabili,
non con pasticche,
ma con Amor per la Conoscenza.

L'universo paga a volte in ritardo,
ma paga.

L'Amore vince sempre,
ora,
questo sì.

LibertĂ !
#andreanicola #OltreCoscienza

Beati

Beata/o è colui che di questi tempi medita

Beata/o è colui che sa fare tanto ma con poco

Beata/o è colui che non cerca nemici al di fuori

Beata/o è colui che fa pace con se stesso

Beata/o è colui che coltiva l’orto

Beata/o è colui che s’incanta in Natura

Beata/o è colui che rimane bambino ad ogni età

Beata/o è colui che comprende l’altro oltre le parole

Beata/o è colui che ricerca la Verità assoluta in Sé

Beata/o è colui che coltiva Amore incondizionato

Beate/i i beati che son meno dei beoti…

Se – Rudyard Kipling

Se saprai mantenere la testa quando tutti intorno a te
la perdono, e te ne fanno colpa.
Se saprai avere fiducia in te stesso quando tutti ne dubitano,
tenendo pero’ considerazione anche del loro dubbio.
Se saprai aspettare senza stancarti di aspettare,
O essendo calunniato, non rispondere con calunnia,
O essendo odiato, non dare spazio all’odio,
Senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo saggio;

Se saprai sognare, senza fare del sogno il tuo padrone;
Se saprai pensare, senza fare del pensiero il tuo scopo,
Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due impostori.
Se riuscirai a sopportare di sentire le veritĂ  che hai detto
Distorte dai furfanti per abbindolare gli sciocchi,
O a guardare le cose per le quali hai dato la vita, distrutte,
E piegarti a ricostruirle con i tuoi logori arnesi.

Se saprai fare un solo mucchio di tutte le tue fortune
E rischiarlo in un unico lancio a testa e croce,
E perdere, e ricominciare di nuovo dal principio
senza mai far parola della tua perdita.
Se saprai serrare il tuo cuore, tendini e nervi
nel servire il tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tenere duro quando in te non c’è piĂą nulla
Se non la VolontĂ  che dice loro: “Tenete duro!”

Se saprai parlare alle folle senza perdere la tua virtĂą,
O passeggiare con i Re, rimanendo te stesso,
Se né i nemici né gli amici più cari potranno ferirti,
Se per te ogni persona conterĂ , ma nessuno troppo.
Se saprai riempire ogni inesorabile minuto
Dando valore ad ognuno dei sessanta secondi,
Tua sarà la Terra e tutto ciò che è in essa,
E — quel che più conta — sarai un Uomo, figlio mio!

Sonno

Nel tuo sonno, al limite dei sogni,
aspetto guardando in silenzio il tuo viso,
come la stella del mattino che appare per prima
alla tua finestra.
Con i miei occhi berrò il primo sorriso
che, come un germoglio, sboccerĂ 
sulle tue labbra semiaperte.
Il mio desiderio è solo questo.

Rabindranath Tagore

Tutto c’è

“impari a disimparare per riscoprire i talenti, questo frutto succoso del sapere eterno celato sotto una nebbia rigida e putrida, è magnifico quando il cambiamento avviene e il mondo si colora d’immenso vero, la visione è la visione dove prima altro sostava, la giostra menzoniera è dissipata dal tempo non tempo, stelle di energia ai confini della realtá uniscono fasci informanti dello stato primordiale, e poi silenzio dove nulla e tutto c’è nell’adesso”

#andreanicola #OltreCoscienza

I due ciliegi innamorati

Due Ciliegi innamorati, nati distanti, si guardavano senza potersi toccare. Li vide una Nuvola, che mossa a compassione, pianse dal dolore ed agitò le loro foglie … ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono.

Li vide una Tempesta, che mossa a compassione, urlò dal dolore ed agitò i loro rami … ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono.

Li vide una Montagna, che mossa a compassione, tremò dal dolore ed agitò i loro tronchi … ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono.

Nuvola, Tempesta e Montagna ignoravano, che sotto la terra, le radici dei Ciliegi erano intrecciate in un abbraccio senza tempo.

Storia Zen
Anonimo

https://www.visionealchemica.com/i-due-ciliegi-innamorati/?fbclid=IwAR0QOt5Akrsi0EzNPAAZRZfFosDfd2hCLRtezHovEKcAA-bQ6MqlDHKMBrQ

Poesia cosciente di Gibran

Dicono che prima di entrare in mare
Il fiume trema di paura.
A guardare indietro
tutto il cammino che ha percorso,
i vertici, le montagne,
il lungo e tortuoso cammino
che ha aperto attraverso giungle e villaggi.
E vede di fronte a sé un oceano così grande
che a entrare in lui può solo sparire per sempre.

Ma non c’è altro modo.
Il fiume non può tornare indietro.

Nessuno può tornare indietro.
Tornare indietro è impossibile nell’esistenza.
Il fiume deve accettare la sua natura
e entrare nell’oceano.

Solo entrando nell’oceano
la paura diminuirĂ ,
perché solo allora il fiume saprà
che non si tratta di scomparire nell’oceano
ma di diventare oceano “.

Khalil Gibran

Ti vedo

Anima libera,
d’arte splendi
in poesia
di corpo,
capelli dorati ora
come il cuore puro,
questo e assai altro traspare.
Gli occhi parlano piĂą delle
giĂ  tue meravigliose parole,
scandite con tono elegante,
elegante come il tuo fare,
vestire e modi.
Bellezza di rara bellezza…
questa sei.
Ti vedo.

Mi piaci quando taci

Mi piaci quando taci perché sei come assente,
e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca.
Sembra che gli occhi ti sian volati via
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.
 
Poiché tutte le cose son piene della mia anima
emergi dalle cose, piene dell’anima mia.
Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima,
e rassomigli alla parola malinconia.
 
Mi piaci quando taci e sei come distante.
E stai come lamentandoti, farfalla turbante.
E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge:
lascia che io taccia col tuo silenzio.
 
Lascia che ti parli pure col tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e costellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.
 
Mi piaci quando taci perché sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Allora una parola, un sorriso bastano.
E son felice, felice che non sia così.
 
Pablo Neruda
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