" I tuoi 'morti' non ti lasciano. Passano attraverso una porta in una nuova vita. Per loro è il più grande rilascio, non è difficile per loro, e i loro unici dolori sono i tuoi dolori. Nella tua evoluzione sei più reattiva alle vibrazioni materiali, che a quelle dello Spirito. I tuoi cari nello spirito sono molto vicini a te, a volte più vicini di quanto fossero prima che se ne fossero andati. È difficile per le lenti vibrazioni della materia raccogliere le rapide vibrazioni dello Spirito con cui ti circondano con amore "
Rivoluzione
“C’è una rivoluzione che dobbiamo fare se vogliamo sottrarci all’angoscia, ai conflitti e alle frustrazioni in cui siamo afferrati. Questa rivoluzione deve cominciare non con le teorie e le ideologie, ma con una radicale trasformazione della nostra mente. I pensieri, le idee non sono la verità; la verità è qualcosa che deve essere sperimentata direttamente, di momento in momento. Per intendere la Verità bisogna avere una mente molto calma, precisa e chiara; non una mente astuta, bensì capace di vedere senza pregiudizi e distorsioni, una mente innocente, aperta.”
Krishnamurti
La violenza non è soltanto quella delle stragi
Violenza non significa soltanto uccidere qualcuno. C’è violenza quando usiamo una parola tagliente, quando facciamo un gesto per respingere una persona, quando obbediamo per paura. Quindi la violenza non è soltanto quella delle stragi organizzate nel nome di Dio, della società o del paese. La violenza è molto più sottile, molto più profonda, e noi stiamo indagando la vera profondità della violenza. Quando vi definite indiani o musulmani o cristiani o europei, o qualsiasi altra cosa, voi siete violenti. E sapete perché? Perché vi state separando dal resto dell’umanità. Quando vi separate per una fede, per nazionalità, per tradizione, questo produce violenza. Quindi, una persona che cerca di comprendere la violenza, non appartiene a nessun paese, a nessuna religione, a nessun partito o sistema politico; si preoccupa della comprensione completa dell’umanità.
(Da: Jiddu Krishnamurti, Libertà dal conosciuto, 1978)
Indipendenza
Ogni guru è una trappola.
Ogni leader è un tiranno.
Ogni maestro confonde.
La malattia del secolo si chiama “dipendenza”.
È ridotta a una debole luce il contatto con la propria anima. Se fossimo in contatto col nostro cuore profondo,
cioè il luogo reale dello spirito, non accetteremmo nessun leader,
nessun maestro, nessun guru.
Saremmo indipendenti.
Svegli, vigili, autonomi non automi.
Il maestro sei tu.
E dentro c’è anche tutto quello che serve.”
-Krishnamurti-