Gran pasticcio nel rapporto sui decessi. Per l’Iss gran parte dei morti non li ha causati il Covid
Lo diciamo dai primi di marzo 2020, anche in questo sito…
DOSSIER GIUSTIZIA 50866-9140K/2017
Le 10 domande che nessun giornalista ha il coraggio di fare – Matteo Gracis
Covid-19: analisi dei fatti
La migliore prevenzione (Paolo Bellavite)
Gli scemi?
Dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) – 28 maggio 2020
Credete ancora oggi, alle soglie di giugno, ai terrificanti dati delle TV?
Mascherati rinchiusi
Arrivano le ronde antivirus, i bio sceriffi della mascherina (ByoBlu24)
Parla un biologo dell’Istituto Superiore di Sanità: Pompeo Macioce
Pompeo Macioce: primo ricercatore ISS:
http://old.iss.it/chis/index.php?lang=1&tipo=13&chis=pers&pid=1289
No, non è andato niente bene… (di Andrea Bellavite)
FONTE:
http://storieviandanti.blogspot.com/2020/04/no-non-e-andato-niente-bene.html
Dove è finito il libero pensiero? Nel diluvio di parole che caratterizza questo finalmente tramontante periodo di reclusione forzata, il sistema maggioritario sembra funzionare purtroppo molto bene. L’Italia si divide in due schieramenti, i “pro” e i “contro”, ciascuno con i propri politici scienziati giornalisti economisti da una parte o dall’altra. La piccola percentuale dei “non allineati”, quella che ragione esclusivamente con la propria testa, si trova proprio malgrado a essere iscritta d’ufficio al gruppo degli uni o degli altri, quasi veramente non fosse possibile percorrere una propria libera strada, frutto di constatazioni e non di opinioni. Oppure viene azzittita a malo modo e relegata nella cerchia dei complottisti, terrapiattisti, sostenitori del non sbarco dell’uomo sulla Luna e così via… Qual che esempio: se si ascolta il Nobel Montagnier che incrementa il sospetto di un collegamento fra i laboratori di Wuhan e la partenza dell’epidemia da Wuhan, sul carro salta Salvini con i suoi, gli avversari si scatenano contro lo scienziato “rincoglionito” e i sostenitori della sua tesi perché “altrimenti si rafforza Salvini”. A questo punto, se qualcuno – anche il più scatenato bolscevico comunista – osa ragionevolmente sottolineare che sia almeno un’incredibile coincidenza che il virus si diffonda a partire proprio dal mercato della città dove si studia nei laboratori il coronavirus, questo viene tacciato inevitabilmente di essere collaborazionista della Lega. Se si concorda con Sgarbi che riporta i dati dell’ISS che sconfessano i 25.000 morti “per coronavirus” e si sottolinea la necessità di una ripartenza diversificata tra Regioni che hanno situazioni estremamente diverse, qualcuno subito ti dice: “allora sei d’accordo con Forza Italia e con quel malandrino di Sgarbi”. No, io, uomo di parte, dichiaratamente schierato non nel centro sinistra ma a sinistra, voglio essere libero di dire che le coincidenze sono impressionanti – come se un asteroide colpisse esattamente la sede della Nasa che studia gli asteroidi, che le riviste scientifiche non hanno negato la “possibilità”, ma la “probabilità” che il virus sia partito proprio da Wuhan. E voglio essere libero di dirlo da internazionalista convinto, non certo perché ce l’abbia con un popolo meraviglioso come quello cinese, non me ne frega proprio niente se il virus sia nato in Cina o in Bessarabia, ma perché è necessario capire perché e da dove sia partito per combatterlo tutti insieme. Voglio essere libero di attraversare il confine tra Italia e Slovenia e tutti gli altri confini di Europa. Voglio essere libero io, come voglio che siano liberi di attraversare i confini tutti coloro che fuggono da fame guerra e persecuzioni. E voglio che gli italiani – tutti indistintamente – non siano considerati un pericolo planetario perché in Lombardia (e non solo, ahimé) sono stati mandati al massacro operatori sanitari, ospiti di case di riposo e anziani afflitti da tante malattie. Oppure perché – lo dice la Direzione del Ministero della Salute, con buona pace del Ministro Speranza, di sinistra – dal 20 gennaio al 10 marzo si è lasciato andare la gente allo stadio, a sciare, nelle fabbriche e negli ospedali senza presidi “perché si temeva di creare il panico”. No, io voglio che siano tolte le barriere di confine che abbiamo fatto tanta fatica ad abbattere e voglio essere libero di dire che in tutta questa storia non c’è destra o sinistra, ma (poca) coscienza e (molta) incoscienza. e che non è giusto che per l’incoscienza di pochi si debba “pagare tutti”. Infine, il 10 aprile (il 10 aprile!!!!!) si è creata la task force (che orribile termine!) per la fase 2. E prima non si è fatto nulla? Un altro team (altra espressione orribile) di esperti, selezionati accuratamente, nessuno sa e saprà mai con quali criteri, decideranno come dovrà “ripartire” l’economia. Mentre il precedente team di scienziati non ci spiega perché un mese e mezzo di reclusione non abbia prodotto che scarsi risultati, stando almeno ai numeri che un team di statistici ci hanno propinato per due mesi senza alcuna logica tecnica e scientifica. No, davvero, non è andato niente bene!
Andrea Bellavite
Sara Cunial e Vittorio Sgarbi – Camera dei Deputati (24 aprile 2020)
Decessi da ridimensionare e mascherine
Una telefonata da Trieste all’Ing. Carlo Negri – da ascoltare –
Il canale di YouTube dell’Ing. Carlo Negri:
https://www.youtube.com/channel/UCNr53RpdLXqnYVJC-Ntz9Jg/videos
Un’ipotesi, una riflessione… – di Giovanni Marras
Testo gentilmente propostomi da Giovanni Marras, una persona davvero colta, intelligente, spirituale, piacevole e Amica. Felice e consapevole lettura a tutti! 🙂
UN’IPOTESI, UNA RIFLESSIONE … prima che trascorra il “Venerdì Santo”! Nel Tanakh Ebraico (il Pentateuco Cristiano), s’indica col termine “Pèsach”, in particolare, la cena rituale celebrata nella notte fra il 14 e il 15 del mese di Nisan (ossia il settimo mese del calendario Ebraico che, rispetto al calendario “Gregoriano” corrente, ricade nei mesi di marzo-aprile) in ricordo di quella che aveva preceduto la liberazione dalla schiavitù in Egitto. Ma non solo, in quanto il Pèsach fa parte d’una festività rituale della durata di sette giorni denominata “Festa dei Pani non lievitati” (o Festa dei Pani Azzimi), che trae origine dalla celebrazione per il raccolto delle prime spighe d'orzo e del loro utilizzo per preparare focacce senza lasciare il tempo necessario per il formarsi di nuovo lievito, così da ottenere la fermentazione della nuova farina.
Stiamo parlando della più comunemente nota “Pasqua Ebraica”, nel quale periodo avvenne la cattura del Cristo Gesù, la sua messa a morte e la Risurrezione, evento quest’ultimo che si celebra, secondo la tradizione cristiano-cattolica (così venne stabilito a seguito del Concilio di Nicea a. 325 D.C.), la domenica successiva alla prima luna piena di primavera (poiché all'epoca dei primi computi l'equinozio cadeva il 21 marzo, questa divenne la data di riferimento) e che è preceduto dalla “Quaresima”, periodo liturgico che si rifà ai quaranta giorni ("quarantena" vi dice niente?) trascorsi da Gesù nel deserto dopo il suo battesimo nel Giordano.
Se si presta attenzione non è difficile rilevare come il profondo significato rituale di entrambe le fattispecie mistiche (che giungono a sovrapporsi) afferisca al medesimo “evento trascendente”: il superamento d’una data condizione a favore d’una nuova (“Pèsach” in quanto liberazione dalla schiavitù; “Festa dei Pani Azzimi” quale “fermentazione” di una nuova farina; “Pasqua di Risurrezione” come sconfitta delle tenebre e ritorno alla nuova luce della vita).
Senza voler dare alcuna specifica “schematizzazione” religiosa (perciò mi astengo da ogni riferimento tipico in tema), cercando di mantenere, quindi, una “equidistanza” dalle diverse professioni di fede, appare comunque chiaro che sia i periodi prodromici alla data commemorazione sia la ricorrenza finale sono profondamente intrisi di ritualistica, ossia di quella condizione fondamentale della cultura umana che si riscontra in tutte le società, tal che, a ben osservare, presenta caratteristiche costanti di universalità tipiche delle leggi naturali, così da interessare ogni forma di attività individuale e collettiva (oltre che appartenere, per il credente, alla sfera del sacro) dell’Uomo.
Oggi sappiamo che i rituali, al di là della loro manifestazione esteriore, concorrono allo svilupparsi di energie importanti, idonee a produrre effetti non meno importanti non solo nell’ambito della materia ma (e soprattutto) del Multiverso quantico.
Negli annuali periodi quaresimale e Pasquale si concentrano le più rilevanti ed incisive ritualità, pertanto è quello il tempo nel quale le “energie” afferenti al “riscatto” dell’Umanità ed alla sua “risurrezione” (intesa come rinascita, rinnovamento, evoluzione …) producono i maggiori effetti.
Ma è evidente che v’è “qualcuno” (non necessariamente un solo determinato soggetto, ma anche un sistema, un insieme di soggetti o … altro!!) che da sempre (diciamo da qualche migliaio d’anni?) ha un’avversione profonda per quelle energie (le quali evidentemente disturbano un piano oscuro, affatto favorevole alla Creatura Umana) che da sempre cerca di osteggiare. Poi arriva il “covid-19 / coronavirus”, che manipolato ad-hoc riesce a scatenare una follia planetaria in grado di minare alla base l'intera società umana e giunge, prima ed unica volta nella storia dell'Uomo, a far sì che sia impedito lo svolgersi dei rituali quaresimali e pasquali in comunità (particolare questo di estrema importanza energetica), ossia a neutralizzare in larga misura gli effetti energetici derivanti dalla riunione attorno ad un altare di individui che celebrano la Risurrezione (al di là dei Credo, vista come “rinascita” dell’Uomo che si oppone alla schiavitù delle “tenebre”)!
Il "male" è forse (almeno per ora) riuscito nel disegno di "spegnere le luci" della trascendenza dell’Uomo?
La questione è d’una portata devastante, come mai prima è stato, se solo si riflette che perfino durante le orribili epidemie di peste le Genti si sono raccolte e si sono ancor più unite, e la peste infine è scomparsa e l’Uomo non si è estinto... ! Oggi, invece, per un'infezione virale che, dati ufficiali alla mano (basta andare a consultare i resoconti dell'Istituto Superiore di Sanità), sta mietendo molte meno vittime (su scala globale) di quanto hanno fatto le patologie bronco-polmonari delle epidemie influenzali del 2018 / 2019, sta venendo negata e vietata, con provvedimenti odiosi che richiamano alla memoria le peggiori forme dittatoriali, una tra le maggiori espressioni della spiritualità dell'Uomo. Un “qualcuno / qualcosa”, quindi, è giunto a “sprangare la porta” tra la materia del corpo e la Trascendenza, annichilendo una parte considerevole dell’Umanità …
Questa è la vera pandemia! Orrore ben più pernicioso del virus, perché potrebbe essere introduttivo ad un corso dell'umanità del tutto privo d'ogni forma di carità e di spiritualità.
Escatologicamente parlando, pare che si stia manifestando il più lugubre tra i segni dell'Apocalisse: l’espressione plateale e globale del "puro male".
Ci aspetta una guerra, al cui confronto tutti i conflitti della storia umana, per quanto orribili, saranno considerati alla stregua di “scaramucce”? Uno scontro che verosimilmente si concluderà con la battaglia finale … in tutti sensi?
Se ciò avverrà l’Uomo non s’illuda di poterne essere regista ovvero attore principale, perché la lotta (alla quale gli Umani parteciperanno, una parte schierandosi [ovvero omettendo di farlo] con l’oscurità e l’altra con la purezza della Luce) vedrà contrapposte forze inimmaginabili esogene a questo pianeta.
Forse, per quanto possa apparire paradossale, lo strumento “covid-19” ci sta offrendo un’ultima possibilità di scegliere (esplorando quanto di più interiore v’è in ciascuno di noi) se stare al buio ovvero se godere della Luce sempiterna.
Un abbraccio.
Gio
Accorgersi è il primo passo verso la Libertà
Il 63% dei decessi aveva 3 o più patologie, il coronavirus ha una letalità minima, per non dire trascurabile. Ricercare in modo AUTONOMO i dati ISS (Istituto Superiore di Sanità) https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/. Inoltre, siamo addirittura al di sotto della media dei decessi del periodo, rispetto agli anni passati.
Intanto questa fuffa chiamata “pandemia” obbliga a STARE A CASA, e l’80/90% degli italiani sembra non importare mentre negli altri paesi sembrano, quantomeno, un tantino più svegli. Confrontate, se ne avete voglia, la propaganda della TV con i dati sopracitati, grazie.
Coronavirus: dati, non chiacchiere – Gianluca Spina
Coronavirus: dati falsi sulla mortalità. Ecco le prove
AnimAli in gabbia
Prendo spunto da questo mio breve “pensiero” di qualche anno fa, con relative foto allo zoo di Lignano Sabbiadoro:
https://andreanicola.blogspot.com/2013/09/il-parco-zoo-punta-verde-di-lignano.html
E’ forse banale e scontata l’analogia con l’attuale situazione in cui tutti indistintamente di troviamo, ma ogni essere umano reagisce secondo la propria consapevolezza di stare al mondo.
Siamo come loro, gli Animali, ingabbiati dentro casa, soltanto che almeno fino a qualche settimana fa almeno c’era una misera parvenza di “libertà”. Ma era comunque una Libertà illusoria, libertà di lavorare credendo di lavorare per se stessi, libertà di scegliere una compagna o un compagno per la Vita, libertà di scegliere se studiare in una scuola piuttosto che in un’altra, illusioni preconfezionate a tavolino… ma di questo ne ho parlato ampiamente nel mio testo “OltreCoscienza”.
Proprio in questi giorni, in queste settimane che potrebbero pericolosamente sommarsi ad altre, le persone si rendono conto quanto sia importante la libertà, e non si parla di chissà quali enormi libertà, ma parlo semplicemente di andarsene in mezzo alla Natura, che sia in un bosco, su una montagna, su un prato verde, al giardinetto, al fiume o al mare. Che tutti si ponessero questa domanda: “a chi farei del male se vado in Natura?”. Qui i difensori del sistema diranno: “Eh, se tutti facessero così, ci sarebbe il caos, e bla bla bla, a morte chi va a farsi la passeggiata, e bla bla bla…”. Ma par favore, usiamo una cosa chiamata buonsenso, se uno rispetta il famoso metro (ora trasformato in 2, 3 o 4 metri), non crea assembramenti, che problema c’è? Guardate che la stragrande maggioranza delle persone rispetta queste norme, o sbaglio? Ma no, i difensori del sistema obiettano denunciando il vicino se va a camminare o fare jogging. Fatevi i cazzi vostri, altrimenti il tutto si trasformerà in una guerra fra “poveri”, cosa tanto auspicata dai poteri in alto… poteri che stanno liberando i loro mastini contro i cittadini e non a loro difesa.
Neanche in guerra si era obbligati a stare in casa come in questa “crisi” di tipo sanitario, economico, sociale, ecc… E se forse invece è esattamente questa una guerra mascherata? La massa è convinta che tutto torni come prima, che lo fanno per il nostro bene… si, come no, abbiate ancora fede nelle istituzioni. In molti pregheranno il “sistema” per un fantomatico mix vaccinale per questo virus, virus che non sta causando tanti morti come le televisioni ci stanno facendo credere 24h su 24, vedetevi i dati dell’Istituto Superiore di Sanità se sto dicendo sciocchezze.
Non esprimo altro in merito alle cose “visibili” dato che sono sotto gli occhi di tutti, basta essere curiosi, indagatori con un minimo di buonsenso ed essere attivi, non passivi, alla ricerca della Verità.
Prima o poi le gabbie, non come quelli degli animali del mio articolo, si apriranno. Qualcuno uscirà credendo di trovare lo stesso mondo, altri non vorranno più uscire, altri che usciranno ne trarranno beneficio dopo aver meditato in queste settimane, altri saranno morti di paura nel vero senso della parola.
Il mondo e l’universo sono sempre in equilibrio, nonostante tutto.
Intanto prendiamo gratis la vitamina D, la vitamina C, meditiAmo, cambiamo modo di pensare, cambiamo stile di vita, proponiamoci, facciamo qualcosa… spegniamo la tv e accendiamo il cervello spirituale, non c’è altra via.
Buon tutto 🙂
“Nulla succede per caso, tutto a suo tempo”
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Dati dell’Istituto Superiore di Sanità e riflessioni personali
Questo post vuol essere un riassunto dei vari dati messi a disposizione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Inoltre, in fondo, alcuni spunti di riflessione personali con relativi link, grazie per le condivisioni! 🙂 Andrea Nicola OltreCoscienza
DATI E TABELLA DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’
Situazione italiana aggiornata al 30 marzo 2020.
L’Istituto Superiore di Sanità pubblica due volte a settimana un’analisi sui dati epidemiologici dei pazienti deceduti positivi a COVID-19 in Italia.
Ecco le caratteristiche relative al report: età media 78 anni
Patologie pregresse al momento del ricovero:
Pazienti con 0 patologie pre-esistenti 2,1%
Pazienti con 1 patologia pre-esistente 21,3 %
Pazienti con 2 patologie pre-esistenti 25,9 %
Pazienti con 3 o più patologie pre-esistenti 50,7 %
QUINDI IL 97,9% DELLE PERSONE MORTE AVEVANO DA 1 A PIU’ PATOLOGIE!
(fonte: Istituto Superiore di Sanità)
Trova le differenze con la TELEVISIONE 24h SU 24h:
ALCUNI SPUNTI DI RIFLESSIONE PERSONALI
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La malsanità è scomparsa? – Ing. Carlo Negri
22 secondi li trovate per ascoltare questo?
Epidemia? Il Dott. Stefano Montanari a Telcolor
Ricordiamo che il Dott. Stefano Montanari è stato denunciato dall’associazione “Patto Trasversale per la Scienza”:
https://www.facebook.com/pattotrasversaleperlascienza/posts/2241832806112285
Il Dott. Montanari viene introdotto al minuto 16:32
Il virologo Giulio Tarro: La strage? Non è Covid-19
Seguire la strada della verità – Andrea Libero Gioia
Istituto Superiore di Sanità (ISS 18 marzo 2020)
Nuovo coronavirus
Il
9 gennaio 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha
dichiarato che le autorità sanitarie cinesi hanno individuato un nuovo
ceppo di coronavirus mai identificato prima nell’uomo, provvisoriamente
chiamato 2019-nCoV e classificato in seguito ufficialmente con il nome
di SARS-CoV-2. Il virus è associato a un focolaio di casi di polmonite
registrati a partire dal 31 dicembre 2019 nella città di Wuhan, nella
Cina centrale. L’11 febbraio, l’OMS ha annunciato che la malattia
respiratoria causata dal nuovo coronavirus è stata chiamata COVID-19.
Il 30 gennaio, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha confermato i primi due casi di infezione da COVID-19 in Italia.
Nell’ambito delle strategie di contrasto e gestione del rischio sanitario connesso all’emergenza epidemiologica, l’Istituto Superiore di Sanità è parte del comitato tecnico scientifico per il coordinamento degli interventi, istituito presso il Dipartimento della Protezione civile, e gestisce la sorveglianza epidemiologica e microbiologica del SARS-CoV-2.
L’ISS, attraverso il proprio sito EpiCentro, ha dedicato al coronavirus un’intera sezione.
null Comunicato Stampa N° 22/2020 Coronavirus: in media 8 giorni tra sintomi e decesso, terapia antibiotica la più utilizzata
ISS 18 marzo 2020
Nelle persone decedute positive al Covid-19 la terapia antibiotica è stata quella più utilizzata (83% dei casi), meno utilizzata quella antivirale (52%), più raramente la terapia steroidea (27%). Lo afferma il Report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi pubblicato sul sito Epicentro, a aggiornato al 17 marzo. Il documento mostra anche i tempi mediani, in giorni, che trascorrono dall’insorgenza dei sintomi al decesso (8 giorni), dall’insorgenza dei sintomi al ricovero in ospedale (4 giorni) e dal ricovero in ospedale al decesso (4 giorni). Il tempo intercorso dal ricovero in ospedale al decesso era di 1 giorno più lungo in coloro che venivano trasferiti in rianimazione rispetto a quelli che non venivano trasferiti (5 giorni contro 4 giorni).
“Il comune utilizzo di terapia antibiotica – si legge nel documento – può essere spiegato dalla presenza di sovrainfezioni o è compatibile con inizio terapia empirica in pazienti con polmonite, in attesa di conferma laboratoristica di COVID-19. In 25 casi (14,9%) sono state utilizzate tutte 3 le terapie”.
Per quanto riguarda le caratteristiche dei deceduti, il numero medio di patologie osservate in questa popolazione è di 2.7. Complessivamente, 3 pazienti, e non 12 come era stato indicato in precedenza per un refuso, presentavano 0 patologie (0,8% del campione), 89 (25,1%) presentavano 1 patologia, 91 presentavano 2 patologie (25.6%) e 172 (48,5%) presentavano 3 o più patologie.
Sempre su Epicentro è stato pubblicato anche l’aggiornamento epidemiologico sui dati raccolti attraverso la piattaforma web dedicata. La degenza in un reparto di ricovero è riportata per 3.281 casi (13,1% dei casi totali); di questi 397 (12%) risultano ricoverati in terapia intensiva. Al 16 marzo 2020, 106 province italiane su 107 (tutte ad eccezione di Isernia) hanno segnalato almeno un caso di COVID-19. I casi si concentrano soprattutto nel nord Italia, in particolare in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, e nelle Marche dove sono stati segnalati al sistema di sorveglianza oltre 1.000 casi.
Guarda anche l’infografica
Riflessione. La concentrazione maggiore di “decessi” che si ha in Lombardia è probabilmente provocata (oltre alle gravi patologie pregresse e all’età avanzata dei pazienti) dai vaccini che, ricordiamo, sono stati di circa 1.200.000 di nella sola regione Lombardia appunto. 35000 vaccinati per meningococco (che può causare anche polmonite oltre ad altre patologie…). Aggiungiamo le morti da “paura” non conteggiate. Infine ricordiamo l’importante distinzione tra morte DI CORONAVIRUS e CON CORONAVIRUS. Ad ognuno le sue riflessioni.
2 morti
Coronavirus: Iss, in Italia i decessi accertati finora per causa del Covid-19 sono solo due. 60 milioni di italiani sono quindi agli arresti domiciliari per una falsa pandemia!
6 ed 11 marzo 2020: con due decreti a distanza di pochi giorni il Presidente del Consiglio, Prof. Giuseppe Conte annuncia l’inasprimento per le norme contro il diffondersi del “contagio del coronavirus”. Tutta l’Italia è definita “zona protetta”. Di conseguenza sono consentiti gli spostamenti solo per motivi inderogabili di lavoro e di salute e sono vietati gli assembramenti. Le attività commerciali, esclusi i negozi e supermercati di alimentari, le tabaccherie e le edicole, devono restare chiusi. Chiunque viene colto in violazione del decreto, è denunciato alle autorità e rischia ammende ed anche il carcere.
Conferenza stampa del 13 marzo 2020 – Roma (dal minuto 10:38 – https://youtu.be/vR5-01ZjYmM?t=638) – “Le persone morte a causa del coronavirus in Italia, che non presentavano altre patologie, potrebbero essere solo due. E’ quanto risulta dalle cartelle cliniche finora esaminate dall’Istituto superiore di sanità”. E’ quanto riferito dal Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza stampa tenuta presso la Protezione civile a Roma. “I pazienti deceduti positivi hanno una media di oltre 80 anni – 80,3 per l’esattezza – e sostanzialmente sono prevalentemente maschi”, ha aggiunto Brusaferro. “Le donne sono il 25,8 per cento. L’età media dei deceduti è significativamente più alta rispetto agli altri positivi. Le fasce d’età superiori ai 70 anni, con un picco tra gli 80 e gli 89 anni. La maggioranza di queste persone è portatrice di patologie croniche. Soltanto due persone non sono risultate al momento portatrici di patologie”, ma anche in questi due casi, l’esame delle cartelle non è concluso e potrebbero, dunque emergere cause di morte diverse dal Covid-19. Il presidente dell’Iss ha precisato che, alla data del 13 marzo 2020, dagli ospedali di tutta Italia sono pervenute “poco più di cento cartelle cliniche”.
Sono i primi dati un minimo dettagliati forniti finora dalla Protezione civile sulle cause di morte dei pazienti affetti da coronavirus. Allo stato attuale, infatti, le autorità non sono in grado di distinguere coloro i quali sono morti a causa del virus, da quelli che, invece, vengono quotidianamente comunicati all’opinione pubblica, ma che erano in massima parte portatori di altre gravi patologie e che, quindi, non sarebbero deceduti a causa del Covid-19. Rispondendo a una domanda di “Agenzia Nova”, infatti, Brusaferro non ha saputo indicare il numero esatto dei decessi da coronavirus. Il professore ha inoltre chiarito che, in base ai dati analizzati, la grande maggioranza delle vittime “avevano serie patologie e in alcuni casi l’insorgenza di un’infezione delle vie respiratorie può portare più facilmente a un decesso. Per far chiarezza su questo punto, e fornire dati reali, “man mano che acquisiremo le cartelle andremo ad approfondire ulteriormente. Comunque le popolazioni più a rischio sono quelle fragili, portatrici di più patologie”.
PRONTA LA DENUNCIA CONTRO L’ESECUTIVO CONTE ET AL. Il documento può essere scaricato dal nostro server TANKER ENEMY. Qui: http://www.tanker-enemy.com/…/DECRETO-COVID19-DENUNCIA-TIPO…
Da presentare presso una Caserma dei Carabinieri o presso un Commissariato di Polizia oppure direttamente presso la cancelleria penale della Procura di Roma.
Oppure da indirizzare con raccomandata AR a: PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA. Presso: Tribunale di Roma, Via Golametto (Piazzale Clodio), 12, 00136 ROMA
Oppure via PEC a: prot.procura.roma@giustiziacert.it
Coronavirus e Vaccini – i segreti che nessuno ti dirà mai
Caccia all’untore
CACCIA ALL’UNTORE
PRONTA LA DENUNCIA CONTRO L’ESECUTIVO CONTE ET AL. Il documento può essere scaricato dal nostro server TANKER ENEMY. Qui: http://www.tanker-enemy.com/PDF/DECRE…
Da presentare presso una Caserma dei Carabinieri o presso un Commissariato di Polizia oppure direttamente presso la cancelleria penale della Procura di Roma.
Oppure da indirizzare con raccomandata AR a: PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA. Presso: Tribunale di Roma, Via Golametto (Piazzale Clodio), 12, 00136 ROMA
Oppure via PEC a: prot.procura.roma@giustiziacert.it
Conferenza stampa del 13 marzo 2020 – Roma (dal minuto 10:38 – https://youtu.be/vR5-01ZjYmM?t=638) – “Le persone morte a causa del coronavirus in Italia, che non presentavano altre patologie, potrebbero essere solo due. E’ quanto risulta dalle cartelle cliniche finora esaminate dall’Istituto superiore di sanità”. E’ quanto riferito dal Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza stampa tenuta presso la Protezione civile a Roma.
L’esperimento di riduzione della democrazia
Fulvio Grimaldi, Massimo Mazzucco e Alessandro Sansoni, conduce Claudio Messora
Istituto Superiore di Sanità
CS N° 21/2020 Coronavirus, letalità fino a questo momento è del 5,8%, più alta negli uomini
Ma io ISS, 13 marzo 2020
La letalità (intesa come numero dei morti sul totale malati) del Covid-19 in Italia al momento è del 5,8%. Lo afferma il Report dell’Istituto Superiore di Sanità sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a COVID-19 in Italia, appena pubblicato sul sito Epicentro. L’età media dei pazienti deceduti e positivi a COVID-19 è 80 anni, più alta di circa 15 anni rispetto ai positivi e le donne sono il 28,4%.
Sono 2 i pazienti deceduti COVID-19 positivi di età inferiore ai 40 anni. Si tratta di 1 persona di età di 39 anni, di sesso maschile, con pre-esistenti patologie psichiatriche, diabete e obesità, deceduta presso il proprio domicilio e di 1 persona di 39 anni, di sesso femminile, con pre-esistente patologie neoplastica deceduta in ospedale. Le donne decedute dopo aver contratto infezione da COVID-19 hanno un’età più alta rispetto agli uomini (età mediane: donne 84.2 – uomini 80.3) e la letalità aumenta in maniera marcata dopo i 70 anni.
“La letalità stratificata per fasce di età non è più alta di quella di altri paesi – sottolinea Graziano Onder, direttore del Dipartimento malattie cardiovascolari, dismetaboliche e dell’invecchiamento -. Scontiamo un’età media molto alta e una percentuale significativa della popolazione che ha più patologie, un fattore che aumenta il rischio di morte. Non a caso il numero medio di patologie osservate nei deceduti è di 2.7”.
Alcuni dettagli in più sulla letalità sono presenti nel bollettino epidemiologico (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Bollettino-sorveglianza-integrata-COVID-19_12-marzo-2020.pdf) pubblicato sempre su epicentro. Negli uomini la letalità risulta più alta, il 7,2%, mentre nelle donne è del 4,1%. La differenza nel numero di casi segnalato per sesso aumenta progressivamente in favore di soggetti di sesso maschile fino alla fascia di età ≥70-79. Nella fascia di età ≥ 90 anni il numero di casi di sesso femminile supera quello dei casi di sesso maschile probabilmente per la struttura demografica della popolazione.
Sempre su Epicentro si può consultare l’infografica sulla sorveglianza integrata.
Report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a COVID-19 in ItaliaIl presente report è basato sui dati aggiornati al 13 Marzo 2020 https://www.iss.it/documents/20126/0/Report+per+COVID+2019_ITA_Draft_2020-03-13_FINAL.pdf/6e449e0a-fdb4-0eab-6ed6-91e48250e571?t=1584130380404