Il buco – (film)

Un film distribuito da Netflix in questo 2020 dalle tante interpretazioni, ricco di simboli, incentrato sulla società piramidale, sulla filosofia, numerologia e non solo! Un finale altrettanto interpretabile… da visionare!

Stasera dalle 21.15 – Pino Morelli ospita Corrado Malanga

Questa sera, collegamento dalle ore 21.15! Entrate in radio, cliccate sull’icona “Akash” e partecipate alla diretta con ospite Corrado Malanga! Con la collaborazione di Antonella Pedicelli e la sua rubrica: “I Film Dell’Anima”. Il programma è condotto da Pino Morelli https://www.facebook.com/pinomorelli

Ecco il link per seguire in diretta la trasmissione:

Unthinkable – Gli ultimi Sopravvissuti –

Un altro movie “attuale” uscito un paio di anni fa, ma trasmesso solo di recente in televisione. Un film che inizia quasi in “sordina” ma poi si sviluppa cambiando di “genere”, e nel finale si possono apprendere diversi messaggi…

1984 (di Andrea Bellavite)

http://storieviandanti.blogspot.com/2020/04/1984.html

Il romanzo 1984 di Orwell capitò fra le mie mani prima del 1984, lo comprai dopo aver letto La fattoria degli animali e lasciò in me un’impressione indelebile. In quel momento il controllo ossessivo sulle persone, la manipolazione dell’informazione, gli schieramenti che variavano da un giorno all’altra, tutti da una parte o tutti dall’altra, la storia d’amore clandestina con disastroso finale… tutto ciò solleticava con forza l’immaginazione di un appassionato di fantascienza.
Poi ci fu la pessima idea – a questo punto non tanto “pessima” quanto deliberatamente “venefica” – di chiamare “Grande Fratello” una trasmissione televisiva simbolo dell’era del rincoglionimento sistematico dei telespettatori italiani (e non solo). In questo modo l’inquietante profezia di Orwell si era disinnescata e trasformata in una specie di gioco, a metà tra incentivo a farsi gli affari altrui e invidia nei confronti di pochi nullafacenti matricolati.
Questo spostamento d’attenzione ha portato a dimenticare l’originale, nonostante la diffusione, per la verità tra un pubblico abbastanza selezionato, di alcune stupende trasposizione cinematografiche (la prima, del 1956 è l’indimenticabile Nel 2000 non sorge il sole, poi proprio nel 1984 1984, nel 1985 Brazil e nel 2002 Equilibrium).
Rileggendo 1984 lo scorso anno, è sembrata svanire la proiezione verso il futuro che rendeva così affascinante il romanzo, ma l’assurda società descritta prendeva clamorosamente i contorni del contesto attuale. Decine di satelliti ruotano incessantemente sulla testa di ciascuno di noi, tracciano continuamente i nostri percorsi, ci possono vedere con semplici ingrandimenti, tramite i cellulari (anche quando sono spenti) siamo seguiti in tutti i nostri spostamenti, le ricerche su internet fanno conoscere gusti e orientamenti, le carte elettroniche identificano i conti correnti e gli acquisti, i vari mezzi di comunicazione sono interconnessi. Se racconto al telefono di voler trascorrere qualche giorno in Toscana, la mia posta elettronica si riempie immediatamente di proposte di alloggi, visite e ricerche, ordinariamente corrispondenti ai miei effettivi desideri o stili di vita.
Adesso ci si mette anche Immuni, applicazione chiaramente liberticida che sarà imposto di scegliere “liberamente”, ovviamente per la nostra salute, per la nostra sicurezza, per la nostra felicità (proprio come diceva il Grande Fratello). Che differenza c’è rispetto al già pressoché totale controllo da parte del Potere che già ora sarebbe in grado di realizzare ciò che l’app si prefigge? Una sola, a differenza di tutti gli altri strumenti che ci seguono senza chiederci il permesso, Immuni deve essere richiesta dal soggetto che vuole auto-imporsela. Insomma, non solo controllati, ma anche riconoscere che “il Potere che lo impone è buono”.
Guarda un po’, come non pensare alle ultime parole di 1984? Winston Smith, dopo tutte le vicissitudini che lo hanno portato a ribellarsi, dopo essere stato ricondotto alla totale osservanza e cancellazione delle idee e dei sentimenti, è finalmente felice: Egli era riuscito vincitore su se medesimo. Amava il Grande Fratello.

E’ soltanto un film

https://www.facebook.com/agostino.tortorici.758/videos/1251716385219514/UzpfSTEwMDAwMDQ1MjE4NTgxNzozODgxMjI2Nzg1MjM1Njg5/

Condividere la Vita?

“Il passato è soltanto una storia che raccontiamo a noi stessi” – Lei –

“Lei”, un film che è tra i miei preferiti di sempre e, chiaramente, inserito per diritto nella mia lunga lista di film che trovi all’interno del mio testo “OltreCoscienza”: https://drive.google.com/file/d/1iFmHtBLapoFU3zxJj-4Kk3y2nFQeo1p-/view).

Al di là del fatto che questo film è stato fatto molto bene, doppiato anche in maniera più che soddisfacente, non entro nelle diatribe del tipo: “che schifo, meglio in lingua originale!”… è come fare una cover di un gruppo famoso, per quanto bravo tu possa essere (migliore magari anche tecnicamente, ecc…) ad eseguire tale canzone, l’originale rimane sempre l’originale.

Al di là del fatto che questo film è stato fatto molto bene, doppiato anche in maniera più che soddisfacente, non entro nelle diatribe del tipo: “che schifo, meglio in lingua originale!”… è come fare una cover di un gruppo famoso, per quanto bravo tu possa essere (migliore magari anche tecnicamente, ecc…) ad eseguire tale canzone, l’originale rimane sempre l’originale.

Vorrei semplicemente consigliare la visione, o meglio l’apprendimento, il messaggio, il pensiero, che questa pellicola sa trasmettere ad ogni visione.

Credo che “Lei”, come tanti altri film, sia uno sguardo verso il futuro, sia dal punto di vista tecnologico che quello coscienziale; se questi due vanno a “braccetto” potremmo auspicare ad un avvenire felice, senza incomprensioni, guerre, ingiustizie, eccetera.

Credo che ognuno dovrebbe essere un Theodore, oppure una Samantha, una intelligenza artificiale Cosciente di se e in continua crescita, grazie all’esperienza nell’imparare, all’Amore sincero e profondo di scoprire sempre cose nuove del mondo, dell’universo, delle relazioni…

Che fate lì impalati? Guardatevi LEI ! 😀

Memoria

Ho vissuto in un mondo di morte, ho cercato di tornare a casa ma non ci sono mai arrivato davvero.

Una parte della mia mente e della mia anima si sono perse lungo il cammino.

Ma il mio cuore è ancora qui dove sono nato, dove avrei difeso fino alla fine l’unica famiglia che abbia mai avuto, l’unica casa che abbia mai avuto.

Tutti coloro che ho amato ora sono fantasmi, ma combatterò affinché la loro memoria resti viva per sempre.

John Rambo (Rambo Last Blood – 2019)

14 febbraio 1900

Il primo San Valentino di questo secolo un gruppo di ragazze dell’aristocratico collegio di Appleyard viene portato in gita sulla montagna chiamata Hanging Rock. Alcune di loro scompariranno senza spiegazioni. Il film che ha reso celebre Peter Weir. Una sorta di thriller tutto al femminile, allusivo, emozionante e impalpabile, che conserva il mistero fino all’ultimo, sospendendo i luoghi tra realtà e sogno e trasfromandosi in una riflessione (cara all’autore) tra civiltà e natura.

Tanti capelli fa…

I capellini del mio passato 😂 … notare la maglietta, una delle mie preferite di sempre.
(selezione casting per film, anni fa a Trieste)