Prima foto di un entanglement quantistico

Scientists unveil image of quantum entanglement

Per la prima volta in assoluto, i fisici sono riusciti a scattare una foto di una forte forma di entanglement quantistico chiamata Bell entanglement – catturando la prova visiva di un fenomeno elusivo che uno sconcertato Albert Einstein chiamava una volta “azione spettrale a distanza”. Due particelle che interagiscono l’una con l’altra – come due fotoni che attraversano uno splitter, ad esempio – possono a volte restare connesse, condividendo istantaneamente i loro stati fisici, non importa quanto grande sia la distanza che le separa. Questa connessione è conosciuta come entanglement quantistico e sottende il campo della meccanica quantistica. Einstein pensava che la meccanica quantistica fosse “spettrale” a causa dell’istantanea interazione remota apparente tra due particelle entangled, che sembrava incompatibile con elementi della sua teoria della relatività speciale. Più tardi, Sir John Bell formalizzò questo concetto di interazione non locale descrivendo una forte forma di entanglement che mostrava questa spettralità Oggi, mentre l’entanglement di Bell viene sfruttato in applicazioni pratiche come il calcolo quantico e la crittografia, non è mai stato catturato in una singola immagine. In un articolo pubblicato oggi sulla rivista Science Advances, un gruppo di fisici dell’Università di Glasgow descrive come ha reso visibile la spettralità di Einstein per la prima volta in un’immagine. Hanno ideato un sistema che spara un flusso di fotoni entangled da una fonte quantistica di luce a “oggetti non convenzionali” – visualizzati su materiali a cristalli liquidi che cambiano la fase dei fotoni mentre li attraversano. Hanno installato una fotocamera super sensibile in grado di rilevare singoli fotoni catturando un’immagine solo quando vede sia un fotone che il suo “gemello” aggrovigliato, creando una registrazione visibile dell’entanglement dei fotoni.
Il Dr. Paul-Antoine Moreau della School of Physics and Astronomy dell’Università di Glasgow è l’autore principale dello studio. Il Dr. Moreau ha dichiarato: “L’immagine che siamo riusciti a catturare è un’elegante dimostrazione di una proprietà fondamentale della natura, vista per la prima volta nella forma di un’immagine. “È un risultato entusiasmante che potrebbe essere utilizzato per far avanzare il campo emergente dell’informatica quantistica e portare a nuovi tipi di imaging”. Il documento, intitolato ‘Imaging Bell-type nonlocal behavior’, è pubblicato su Science Advances.

fonte al seguente link:

https://www.facebook.com/groups/1417594735188886/permalink/2478535939094755/

articolo di “Phys” (in inglese)

https://phys.org/news/2019-07-scientists-unveil-first-ever-image-quantum.html

Ci son libri che…

Credo che nella Vita ci si imbatta in alcuni libri che ti segnano, che ti rimangono, che sembrano tuoi in qualche modo… questo è senza dubbio uno di quelli! Ho letto molte conversazioni di Nisargadatta, ma queste ultime sono la cosiddetta ciliegina sulla torta! Il pensiero base è rimasto piuttosto immutato, ma in questo si possono notare alcuni piccolissimi particolari differenti, che solo l’attento lettore può cogliere nel profondo. Fortemente consigliato per chi si trova in qualche sorta di cammino spirituale (non new-age) di consapevolezza, che apprezzi il pensiero orientale e, in generale, tutto ciò che ruota attorno alla Coscienza…

Felice lettura 🙂

Il sito rinnovato!

Una nuova veste per il sito, grazie alle dritte di Alex. Spero sia apprezzato… e aggiornato quando possibile! Buon proseguimento! 🙂

Rock the Castle 7/7/19 Castello Scaligero, Villafranca di Verona (VR)

Una bella giornata quella del terzo ed ultimo giorno al Rock the Castle di Villafranca di Verona, nella splendida cornice del Castello Scaligero. Siamo entrati proprio sul finire dei Carved, gruppo di apertura della giornata. Mentre il caldo nel primo pomeriggio iniziava a farsi sentire, salgono sul palco i nostrani Necrodeath con una notevole performance. Arrivano poi gli Onslaught e anche loro, nonostante sia un gruppo anni ’80, sferrano una prestazione ottima. Puntualissimi alle 17 salgono gli Overkill con un thrash senza fronzoli e con un cantante super! Mentre il cielo si sta annuvolando minacciosamente, la temperatura è decisamente più sopportabile. Alle 18.30 il palco è di Phil Anselmo & the Illegals, una scaletta dedicata ai celebri brani dei Pantera, una prestazione degna di nota per i moltissimi fans presenti. Alle 20 puntualissimi iniziano i Gojira, un gruppo death metal tecnico veramente interessante, ma più di qualcuno ha storto il naso poichè sembravano un pochino fuori luogo, dato che la giornata era più dedicata al thrash metal. Con circa una decina di minuti di ritardo iniziano i thrasher per eccellenza, gli Slayer! Che dire dopo averli visti per la quinta volta? Una performance pressochè perfetta sotto tutti i punti di vista, una scaletta varia, ma con i soliti classici che li hanno reso celebri in tutto il globo. Questo loro tour finale d’addio ha rattristato i numerosi fans accorsi a vederli (forse) per l’ultima volta, fatto confermato anche da Tom Araya che alla fine del concerto ringrazia, umilmente, tutto il pubblico presente a questo Rock the Castle 2019.

Qui sotto qualche scatto fatto col telefonino, per ricordare una giornata che sarà impressa nei cuori di molti. Lunga vita alla musica! 🙂

Al link qui sotto anche 2 spezzoni di video degli Slayer

https://andreanicola.blogspot.com/2019/07/rock-castle-7719-castello-scaligero.html

La Pietra Canta – Soul Circus gospel choir & Feruglio Luigina (Arpa Celtica) – Sas de Belin, Polazzo Fogliano Redipuglia (GO) 29.6.19

Una bellissima serata musicale nel suggestivo e magico luogo, noto come “Sass de Belin”, con l’arpa celtica di Feruglio Luigina e del “Soul Circus” gospel choir. Un ringraziamento a tutte le istituzioni, gli organizzatori, lo staff, ai musicisti, al pubblico, ecc… ma soprattutto al grandissimo Cianela, vera anima dell’evento e del suo fantastico ed importante operato nel luogo del “Sass”. La leggenda del “Sas de San Belin” – a cura dello storico Sergio Vittori: https://youtu.be/gWfHIfAwG8c

Scherzare

A noi immortali non piace essere presi sul serio, ci piace scherzare. La serietà, caro mio, è una nota del tempo: nasce, te lo voglio confidare, dal sopravvalutare il tempo. Anch’io una volta stimavo troppo il tempo e desideravo perciò di arrivare a cent’anni. Ma nell’eternità, vedi, il tempo non esiste; l’eternità è solo un attimo, quanto basta per uno scherzo.


Hermann Hesse

dal libro “Il lupo della steppa” di Hermann Hesse

Ciò che rimane…

Ciò che nella vita rimane, non sono i doni materiali, ma i ricordi dei momenti che hai vissuto e ti hanno fatto felice. La tua ricchezza non è chiusa in una cassaforte, ma nella tua mente. È nelle emozioni che hai provato dentro la tua anima.

Alda Merini