Ci sono!
“Una vista dalla cima del mondo”, è questa la chiave per vedere e soprattutto ascoltare l’ennesima fatica dei Dream Theater. Sei sulla cima di un monte e ti si staglia di fronte un paesaggio (vedi copertina del disco), hai la possibilità di ammirarlo con gli occhi, magari con un buon binocolo o con un potente telescopio… ma è con quest’ultimo che si possono osservare particolari non visibili.
Musicalmente c’è poco da dire, maestria consolidata, suono praticamente perfetto sotto ogni punto di vista, soltanto un pizzico di innovazione qua e là nelle 7 tracce. Un passetto avanti al predecessore “Distance Over Time”. Se qualcuno attende ancora un “Images And Words” starà fresco, è come un po’ il discorso che c’è tra “7th Son of A 7th Son” e “Senjutsu” degli Iron Maiden. Il libretto contiene apprezzabili disegni in classico stile “Dream Theater” moderni.
Concludendo, consiglio di ascoltare “A View From The Top Of The World” con un Celestron o Meade… chi ha orecchio e vista, intenda! Cosciente ascolto!